Ci sono anche situazioni in cui le sanzioni previste per una violazione di legge sono limitate e si traducono solo nella perdita di diritti o benefici.
Non sempre l'osservanza della legge implica l'applicazione di una sanzione. Ci sono situazioni in cui la legge stessa non prevede una punizione per la sua violazione. In determinati contesti sono ammesse giustificazioni che possono escludere l'applicazione della sanzione prevista dalla legge. Ecco quali:
Il tutto non implica una minore obbligatorietà della legge, poiché tutte le norme legali sono vincolanti. La violazione di alcune norme non comporta conseguenze, né amministrative né penali. In certi casi, possono sussistere conseguenze di natura civile, come nel caso in cui un cliente, impossibilitato a pagare con contanti, richieda di effettuare il pagamento in un secondo momento senza incorrere in interessi di mora.
Un altro scenario in cui potrebbe sembrare che la legge non debba essere rispettata è quando il suo contenuto consiste solo in raccomandazioni anziché obblighi. Durante la pandemia Covid-19, ad esempio, alcuni decreti del governo consigliavano fortemente ai cittadini di evitare di uscire di casa, ma senza prevedere sanzioni per chi trasgredisse.
Ci sono anche situazioni in cui le sanzioni previste per una violazione di legge sono limitate e si traducono solo nella perdita di diritti o benefici. Ad esempio, la legge che impone di non vendere la prima casa entro cinque anni comporta la perdita del beneficio fiscale ottenuto all'acquisto. Inoltre, nel caso dell'obbligo di fedeltà nel matrimonio, non vi è una vera e propria sanzione, ma la perdita dei diritti al mantenimento e successori.
Infine vanno menzionate le cause di giustificazione, ipotesi in cui la legge non prevede sanzioni nonostante la violazione, poiché il comportamento del trasgressore è giustificato e tollerato. Queste includono la forza maggiore, lo stato di necessità e il caso fortuito, situazioni straordinarie che esulano dalla normale prevedibilità umana e che non consentono di evitare il danno senza precauzioni superiori alla media diligenza.
La disobbedienza civica, intesa come forma di protesta pacifica contro norme ritenute ingiuste, non ha rilevanza giuridica e non esime i trasgressori dalle sanzioni previste dalla legge. Tuttavia, l'aumento del numero di trasgressori può rendere più complesso l'applicare le sanzioni, rendendo efficaci tali forme di protesta anche sotto il profilo della pressione sugli organi politici.
Ogni legge deve essere rispettata, innanzi tutto per motivi civici e non soltanto giuridici. Ma il legislatore, consapevole della natura umana, accompagna le norme con sanzioni proporzionate all'importanza dei precetti.
Chi viola la legge è soggetto a sanzioni di diversa entità. Si ritiene che la funzione principale della pena sia deterrente: il timore delle conseguenze dovrebbe incentivare il rispetto della legge. Non sempre avviene e vi sono individui che commettono reati, evadono, rubano o non rispettano le norme del codice stradale. Di conseguenza, la semplice previsione astratta di una pena non è sufficiente; è necessario un organo che individui le violazioni e applichi le sanzioni. Questo ruolo è svolto dalle autorità di pubblica sicurezza e dal sistema giudiziario.