I single affrontano spese pro capite più elevate, mentre le coppie senza figli beneficiano della condivisione dei costi.
Il costo della vita in Italia varia a seconda della composizione del nucleo familiare e dello stile con implicazioni per la gestione delle spese personali e familiari. Analizziamo le differenze tra il vivere da single, come coppia senza figli e come famiglia con figli, basandoci sui dati più recenti disponibili da Istat, Coldiretti e altri sul costo della vita:
Il costo dell’abitazione è una delle spese più impegnative per chi vive da solo. I single sostengono interamente il costo di affitto o mutuo, oltre alle bollette. Ad esempio, il canone di affitto per un monolocale o bilocale nelle città italiane va dai 500 ai 1.000 euro mensili, con prezzi più alti nelle grandi città come Milano e Roma. L’energia e il gas rappresentano un ulteriore onere, con costi che superano i 100-150 euro mensili in media.
Un single spende circa 313 euro al mese per alimenti e bevande, cifra che risulta il 57% più alta rispetto alla spesa pro capite di una famiglia di tre persone, che può beneficiare delle economie di scala. Questo è dovuto anche al fatto che molte confezioni di cibo sono pensate per famiglie, rendendo i costi più alti per chi acquista in quantità minori.
Molti single usano un mezzo privato per gli spostamenti quotidiani, con costi medi di circa 150-200 euro al mese tra carburante, assicurazione e manutenzione. Le alternative di trasporto pubblico possono variare, ma nelle grandi città si aggirano sui 35-50 euro mensili per un abbonamento.
Le coppie senza figli beneficiano di una suddivisione delle spese, il che riduce il costo pro capite rispetto ai single. La possibilità di condividere le spese principali dell’abitazione e le utenze comporta un risparmio, anche se le spese complessive sono inferiori rispetto a quelle delle famiglie con figli.
Con la possibilità di condividere i costi, le coppie senza figli possono spendere mediamente meno in affitto o mutuo pro capite rispetto ai single. Le coppie possono destinare circa 1.000-1.500 euro mensili complessivi per l’abitazione, che includono affitto, utenze e servizi comuni. Anche se la spesa complessiva è alta, il costo per ciascun partner risulta ridotto.
La spesa alimentare per una coppia senza figli si aggira sui 400-500 euro mensili, ovvero circa 200-250 euro a persona, un valore inferiore a quello sostenuto da un single. Inoltre, le coppie hanno la possibilità di acquistare confezioni più grandi e più convenienti, risparmiando su ogni singolo prodotto.
Le coppie senza figli tendono a destinare una maggiore percentuale del reddito per le spese ricreative, come cene fuori, vacanze e attività culturali. Anche se questa spesa varia in base allo stile di vita, è generalmente più alta rispetto alle famiglie con figli, dato che una parte significativa del reddito non è destinata a spese educative o a sostegno dei figli.
Secondo i dati Istat, nel 2020 la spesa media mensile per una coppia senza figli era di circa 2.589 euro, con una forte incidenza delle spese per l’abitazione, seguite da quelle per il tempo libero e la mobilità.
Le famiglie con figli sostengono spese complessive maggiori rispetto a single e coppie senza figli. L’aumento delle spese si riflette nelle necessità dei bambini, comprese quelle educative, sanitarie e ricreative. La spesa alimentare aumenta in proporzione al numero di membri della famiglia, ma beneficia anche delle economie di scala. Una famiglia di tre persone spende circa 600-700 euro al mese per alimentazione, con un costo pro capite di circa 200-250 euro, inferiore a quello di un single.
Le famiglie con figli devono spesso affrontare spese per l’istruzione, le attività extrascolastiche e sportive. Secondo un rapporto dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, mantenere un figlio dalla nascita fino ai 18 anni ha un costo medio di 175.642,72 euro, comprendendo spese scolastiche, abbigliamento, sport e tempo libero.
Le spese per l’abitazione e le utenze aumentano con la crescita della famiglia. Una famiglia con figli può spendere fino a 1.500-2.000 euro mensili per affitto/mutuo e utenze, soprattutto se vive in una grande città.
Le famiglie con figli sostengono anche costi medici aggiuntivi, che possono comprendere visite specialistiche, farmaci e servizi di prevenzione, con una spesa che può variare da 50 a 150 euro mensili.