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Quanto si può guadagnare lavorando in Naspi senza perderla nel 2025? Importi, regole, calcoli ed esempi

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
redditi lavoro naspi

Quali sono i limiti reddituali ufficiali da rispettare nel 2025 per la cumulabilità tra la Naspi per la disoccupazione e i redditi da lavoro

L'INPS, attraverso il messaggio n.1414 del 9 aprile 2025, ha ufficializzato i nuovi parametri economici entro cui è possibile mantenere l'indennità di disoccupazione Naspi mentre si svolge un'attività lavorativa. Questi limiti reddituali consentono ai beneficiari di integrare il sussidio con entrate derivanti da occupazioni parziali, senza perdere il diritto all'indennità.

Limiti di reddito ufficiali per il 2025, quanto è possibile guadagnare con la Naspi

I percettori dell'indennità di disoccupazione possono svolgere attività lavorative restando entro specifiche soglie di guadagno. Per il 2025, l'INPS ha confermato che la compatibilità tra sussidio e redditi da lavoro è garantita entro questi limiti annuali:

  • 8.500 euro per i redditi da lavoro dipendente e parasubordinato
  • 5.500 euro per i redditi da lavoro autonomo
Superare queste soglie comporta la perdita del beneficio economico della Naspi, pertanto è fondamentale pianificare attentamente la propria attività lavorativa durante il periodo di fruizione dell'indennità.

Naspi e lavoro subordinato, obblighi di comunicazione e conseguenze

Quando un percettore di Naspi inizia un nuovo rapporto di lavoro dipendente, la normativa prevede precisi adempimenti per mantenere il diritto al sussidio. Il beneficiario deve informare tempestivamente l'INPS dell'inizio della nuova attività lavorativa, seguendo una procedura specifica.

Tempistiche e modalità di comunicazione

In caso di avvio di un rapporto di lavoro subordinato durante la percezione della Naspi, il lavoratore è tenuto a:

  • Comunicare all'INPS il reddito annuo previsto entro 30 giorni dall'inizio dell'attività
  • Utilizzare l'apposito modulo NASpI-COM per effettuare tale comunicazione
Il mancato rispetto di questi obblighi comporta conseguenze che variano in base alla durata del nuovo rapporto di lavoro:
  • Per contratti di durata fino a sei mesi: sospensione temporanea dell'indennità Naspi
  • Per contratti superiori a sei mesi: decadenza definitiva dal beneficio

Naspi e lavoro autonomo,  modalità di cumulo e riduzione dell'indennità

Anche chi avvia un'attività autonoma mentre percepisce la Naspi può mantenere l'indennità, ma con meccanismi diversi rispetto al lavoro dipendente. In questo caso, il beneficiario deve:
  • Informare l'INPS dell'inizio dell'attività autonoma entro un mese
  • Utilizzare il Modello NASpI-Com per la comunicazione
A differenza del lavoro subordinato, per le attività autonome la normativa prevede che l'importo dell'indennità mensile venga proporzionalmente ridotto in base al reddito prodotto. Tale riduzione viene calcolata dall'INPS secondo parametri specifici che tengono conto dell'80% dei proventi derivanti dall'attività autonoma.

Cumulabilità tra Naspi e prestazioni occasionali nel 2025

Un caso particolare riguarda le prestazioni di lavoro occasionale, come il contratto di prestazione occasionale (PrestO) o il Libretto Famiglia. Per queste tipologie di attività, la normativa del 2025 prevede regole specifiche di compatibilità con l'indennità di disoccupazione.

Soglie di cumulabilità totale e obblighi informativi

Per il lavoro occasionale, la situazione si articola nei seguenti termini:

  • Fino a 5.000 euro annui di compensi da lavoro occasionale: cumulabilità totale con la Naspi, senza obbligo di comunicazione all'INPS
  • Oltre i 5.000 euro annui: obbligo di comunicazione preventiva all'INPS entro un mese dall'inizio della prestazione
Il mancato rispetto dell'obbligo di comunicazione per compensi superiori alla soglia comporta la perdita del diritto all'indennità Naspi. Questo rappresenta un aspetto cruciale da considerare per chi intende svolgere prestazioni occasionali significative durante il periodo di fruizione del sussidio.

Calcolo della riduzione della Naspi per attività lavorative nel 2025

Per il 2025, il meccanismo di calcolo della riduzione dell'indennità Naspi in caso di attività lavorativa segue regole precise stabilite dalla normativa vigente. In particolare:

  • Per il lavoro autonomo: l'importo della Naspi viene ridotto di un ammontare pari all'80% dei proventi derivanti dall'attività
  • Per il lavoro dipendente di durata inferiore a sei mesi: la Naspi viene sospesa per il periodo di lavoro e riprende al termine dello stesso
È importante sottolineare che, nel caso di redditi inferiori alle soglie stabilite, la riduzione viene applicata solo per i mesi in cui si è effettivamente svolta l'attività lavorativa, permettendo così di massimizzare il beneficio complessivo.

Domande frequenti sulla cumulabilità tra Naspi e redditi da lavoro nel 2025

È possibile avviare un'attività imprenditoriale mantenendo la Naspi?

Sì, è possibile avviare un'attività imprenditoriale o professionale durante la percezione della Naspi, ma è necessario rispettare il limite di 5.500 euro annui di reddito da lavoro autonomo e comunicare tempestivamente l'inizio dell'attività all'INPS tramite il modello NASpI-Com.

Come viene calcolato il reddito per le prestazioni occasionali?

Per le prestazioni occasionali, il reddito viene calcolato considerando il compenso lordo percepito nell'anno solare. Il limite di 5.000 euro annui per la cumulabilità totale si riferisce al compenso complessivo percepito da tutte le prestazioni occasionali svolte nell'anno.

Cosa succede se supero accidentalmente i limiti di reddito?

Il superamento delle soglie di reddito comporta la perdita del diritto alla Naspi. In caso di superamento accidentale, l'INPS procederà al recupero delle somme indebitamente percepite. È quindi fondamentale monitorare attentamente i propri guadagni e, in caso di previsione di superamento delle soglie, valutare attentamente la convenienza economica complessiva.

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