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Ravvedimento operoso speciale, chi ne ha diritto, per cosa e scadenze? Spiegazione e chiarimenti circolare 11/E Agenzia Entrate

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Ravvedimento operoso speciale 2024

Il termine del 31 maggio 2024 è la data da ricordare per i contribuenti che vogliono fruire del ravvedimento speciale per regolarizzare le violazioni fiscali.

I contribuenti hanno l'opportunità di mettersi in regola con il fisco riguardo alle dichiarazioni dei redditi del 2022. L'Agenzia delle entrate ha fissato al 31 maggio la data limite per aderire al ravvedimento operoso, che permette di sanare le irregolarità con una riduzione delle sanzioni.

Questa opzione è disponibile anche per le dichiarazioni relative al 2021 e agli anni antecedenti, grazie alla riapertura dei termini introdotta dalle recenti normative. Le modifiche legislative, comprese nel decreto Milleproroghe e nel decreto Agevolazioni fiscali, sono state implementate tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024, offrendo così ai contribuenti una nuova chance per regolarizzare la propria situazione fiscale senza subire le penalità piene. Vediamo nel dettaglio:

  • Nuove norme sul Ravvedimento operoso speciale 2024
  • Spiegazione e chiarimenti dell'Agenzia delle entrate

Nuove norme sul Ravvedimento operoso speciale 2024

Il termine del 31 maggio 2024 è la data da ricordare per i contribuenti che vogliono fruire del ravvedimento speciale per regolarizzare le violazioni fiscali delle dichiarazioni del periodo d'imposta 2022, nonché per quelle relative al 2021 e anni precedenti. La circolare n.11/E, rilasciata il 15 maggio dall'Agenzia delle Entrate, fornisce le linee guida su come sfruttare le opportunità offerte dai recenti decreti Milleproroghe e Agevolazioni fiscali.

Il Milleproroghe ha ampliato il ravvedimento speciale, consentendo ai contribuenti di sanare le irregolarità delle dichiarazioni del 2022 tramite il pagamento di una sanzione molto contenuta, pari a 1/18 del minimo, oltre a imposte e interessi. Questi possono essere saldati in un'unica soluzione o distribuiti in rate, con la condizione che il versamento iniziale o la prima rata siano effettuati entro il 31 maggio 2024.

Entro questa data vengano anche corrette le anomalie. Le violazioni già contestate entro il 31 maggio o quelle che hanno generato notifiche di controllo formale sono escluse da questa procedura, mentre non preclude il ravvedimento la ricezione di un processo verbale di constatazione. Per i pagamenti dilazionati, gli interessi applicati sulle rate successive sono del 2% annuo.

Dal canto suo, il decreto Agevolazioni fiscali ha introdotto una nuova possibilità di ravvedimento per le dichiarazioni relative al 2021 e agli anni antecedenti. Coloro che non hanno aderito alla regolarizzazione entro il termine originale del 30 settembre 2023, o che, pur avendo aderito, vogliono correggere ulteriori violazioni dello stesso anno o di anni precedenti, possono farlo entro il 31 maggio 2024.

Questa opzione è valida anche per chi ha perso il beneficio della rateazione e ora intende sanare altre irregolarità, sempre che non riguardino questioni già trattate. La circolare dettaglia inoltre come calcolare gli importi dovuti, sia per il pagamento in un'unica soluzione sia per quello rateale.

Chiarimenti dell'Agenzia delle entrate sul ravvedimento speciale

La recente disposizione dell'Agenzia delle Entrate, nota come Milleproroghe, amplia le opportunità per i contribuenti di regolarizzare le violazioni fiscali legate alle dichiarazioni del periodo d'imposta 2022. La normativa consente di sanare tali irregolarità versando una sanzione ridotta a 1/18 del valore minimo, aggiungendo le tasse e gli interessi dovuti. Questi pagamenti possono essere effettuati in una soluzione unica o suddivisi in rate.

Coloro che vogliono beneficiare di questa misura devono agire entro il 31 maggio 2024, termine ultimo per il pagamento completo o della prima rata, nonché per la correzione delle anomalie nelle dichiarazioni.

Le violazioni già note o oggetto di contestazione fino al 31 maggio escono dal campo di applicazione di questa agevolazione, mentre la presentazione di un processo verbale di constatazione non impedisce di fruirne. Nei casi di rateizzazione, gli interessi applicati sulle rate successive alla prima ammontano al 2% annuo.

In parallelo, il decreto Agevolazioni fiscali riapre i termini per aderire al ravvedimento speciale per le dichiarazioni riferite al periodo d'imposta 2021 e precedenti. La circolare dell'agenzia indica che questa opportunità si estende fino al 31 maggio 2024 sia per i contribuenti che non hanno completato la regolarizzazione entro il termine originale del 30 settembre 2023, sia per quelli che desiderano ora estenderla a nuove violazioni dello stesso periodo o di periodi anteriori.

Questa opzione è valida anche per chi, pur avendo aderito precedentemente, è decaduto dal beneficio della dilazione dei pagamenti. La circolare dettaglia infine come calcolare l'importo dovuto, sia per i pagamenti in unica soluzione sia per quelli dilazionati.