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Rinnovo contratti CCNL forze dell'ordine 2024-2026, aumenti stipendi possibili e altri miglioramenti anche in arrivo a breve

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Rinnovo contratti CCNL forze dell'ordine

Il Ministero dell'Economia ha diffuso il dettaglio delle somme destinate agli incrementi salariali per il personale delle forze dell'ordine e militari nell'ambito del rinnovo CCNL 2024-2026.

Il contratto 2024-2026 delle forze dell'ordine sta per essere oggetto di una serie di aggiornamenti che includono un aumento degli stipendi, la creazione di un tavolo per il rinnovo del contratto e un robusto pacchetto di 17.000 nuove assunzioni. Queste modifiche sono parte di un impegno più ampio volto a migliorare le condizioni di lavoro e l'efficienza operativa.

Con queste iniziative, il governo mira a riconoscere il lavoro svolto dalle forze dell'ordine nel mantenere la sicurezza pubblica e l'ordine. Gli aumenti salariali e le nuove opportunità di impiego sono passi avanti nella valorizzazione del personale e nel rafforzamento delle risorse umane a disposizione delle istituzioni di sicurezza.

In aggiunta, le forze armate come i Carabinieri e la Guardia di Finanza vedranno migliorare la propria rappresentanza sindacale. La formazione di nuove sigle sindacali all'interno di questi corpi militari garantirà che il personale abbia una voce più forte nelle discussioni relative ai diritti lavorativi e alle condizioni di lavoro. Vediamo tutte le novità:

  • Quali aumenti di stipendio nel nuovo CCNL forze dell'ordine 2024-2026
  • Altri miglioramenti previsti nel contratto nazionale

Quali aumenti di stipendio nel nuovo CCNL forze dell'ordine 2024-2026

Il Ministero dell'Economia ha diffuso il dettaglio delle somme destinate agli incrementi salariali per il personale delle forze dell'ordine e militari nell'ambito del rinnovo CCNL 2024-2025. Questi aggiustamenti salariali annuali lordi si presentano come segue:
  • Esercito Italiano: 2.360 euro
  • Guardia di Finanza: 2.666,15 euro
  • Aeronautica Militare: 2.640,60 euro
  • Arma dei Carabinieri: 2.607,05 euro
  • Marina Militare: 2.602,81 euro
  • Polizia di Stato: 2.580,42 euro
  • Polizia Penitenziaria: 2.456,86 euro
Queste cifre sono solo una media e sono indicative, poiché le risorse stanziate dovranno coprire anche la revisione di altre componenti dello stipendio, inclusi i pagamenti per gli straordinari.

Oltre agli incrementi salariali, si apre un nuovo capitolo per la rappresentanza sindacale all'interno delle Forze Armate e dei corpi di polizia con ordinamento militare, quali Guardia di Finanza e Carabinieri. Per la prima volta, il personale potrà affiliarsi a associazioni professionali simili ai sindacati. La valutazione della rappresentatività di queste associazioni è in corso e gioca un ruolo chiave nella definizione di chi avrà il diritto di partecipare alle negoziazioni contrattuali.

La deadline per stabilire quali associazioni possano partecipare era stata fissata per il 31 gennaio, ma il processo di raccolta dei dati non è ancora completo. Si prevede che la Guardia di Finanza e il Ministero della Difesa concludano le loro procedure entro la metà del prossimo mese, mentre l'Arma dei Carabinieri è già più avanti in questo processo.

Altri miglioramenti previsti nel contratto nazionale

Il nuovo anno è carico di novità per il settore della sicurezza pubblica e della difesa anche per l'autorizzazione di 16.845 nuovi ingressi. Di questi, 13.500 saranno destinati a sostituire il personale che ha lasciato il servizio per pensionamento. Un incremento di 3.300 posti è stato possibile grazie a finanziamenti straordinari ottenuti tramite diversi provvedimenti.

Queste assunzioni si inseriscono in un contesto più ampio di rinnovo contrattuale per il pubblico impiego, un processo che vede le forze di sicurezza e la difesa tra i primi settori a negoziare i nuovi termini. Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica Amministrazione, ha avviato la procedura rilasciando la cosiddetta "direttiva madre". Questo documento, che stabilisce le linee guida per tutti i rinnovi contrattuali, è stato inviato all'Aran, l'agenzia responsabile delle negoziazioni.

Questo periodo di rinnovamento contrattuale è fondamentale per adeguare le condizioni di lavoro e le remunerazioni alle esigenze del personale del settore pubblico, garantendo che le forze dell'ordine e la difesa possano continuare a operare nell'interesse della sicurezza nazionale.