Quali sono i controlli e le multe che si possono fare per le stufe a pellet in casa: i chiarimenti e le spiegazioni
Quali sono i controlli e le multe che si possono ricevere se si hanno stufe a pellet in casa per il riscaldamento? La normativa in vigore nel 2024 prevede un piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale per contenere le emissioni inquinanti.
Una valida alternativa ai sistemi inquinanti di riscaldamento è rappresentata dalle stufe a pellet. Vediamo cosa prevede la normativa in merito.
Per l’accensione delle stufe a pellet, le norme prevedono la possibilità di installare e accendere solo apparecchi dalle 4 stelle in su e si possono accendere solo quelli con classi di qualità inferiori solo se costituiscono l'unica fonte di riscaldamento della casa.
E', inoltre, previsto il divieto di utilizzo, in presenza di riscaldamento alternativo dal primo ottobre al 30 aprile, delle caldaie inferiori alle 3 stelle nei comuni classificati non montani, situati cioè sotto i 300 metri di altitudine e dei camini aperti e delle stufe a legna.
Per quanto i controlli, è previsto l'obbligo di manutenzione delle stufe a pellet che devono essere tassativamente effettuati da un tecnico abilitato e prima dell’inverno, in modo tale da garantire un corretto funzionamento dell’impianto e non incorrere in problemi.
I lavori da parte del tecnico devono riguardare soprattutto:
Oltre ai lavori di manutenzione annuale, esiste anche una manutenzione straordinaria che viene generalmente effettuata in maniera cadenzata nel tempo e consiste nella pulizia dello scambiatore di calore (almeno una volta al mese) e nella pulizia del condotto della cenere e del fumo (una-due volte l’anno).
Le autorità competenti possono effettuare in qualsiasi momento dei controlli sulle stufe a pellet e se non si rispettano le norme si rischia di ricevere delle multe.
Se, infatti, la stufa non è a norma, o non è provvista di apposito libretto, la multa prevista oscilla tra i 500 e i 3mila euro.
Se, invece, si usa la stufa a pellet senza aver prima eseguito i dovuti controlli, la multa sale fino a 5.000 euro.
Precisiamo che le norme cambiano da regione a regione, così come le sanzioni, per cui il consiglio è sempre quello di informarsi consultando il sito istituzionale del proprio Comune o della propria regione di residenza.