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Rinnovo contratti statali 2024-2025, la firma sembra più vicina con diverse novità

di Marianna Quatraro pubblicato il
Rinnovo contratti statali

Continuano le trattative per il rinnovo dei contratti degli statali, tra aumenti degli stipendi e miglioramenti delle condizioni lavorative: in arrivo la firma ufficiale

A che punto la trattativa sul rinnovo dei contratti per gli statali? La premier, Giorgia Meloni, ha annunciato di volere accelerare nel 2024 sul rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici. E l’occasione per la firma definitiva potrebbe essere la prossima Manovra Finanziaria per concludere i primi accordi sul contratto degli statali delle Funzioni centrali e su quello per le Forze della difesa e la sicurezza. 

  • Quali sono le novità sul rinnovo dei contratti degli statali 2024-2025, dagli aumenti allo smart working
  • Continuano le trattative anche per il rinnovo del contratto delle Forze dell’Ordine

Quali sono le novità sul rinnovo dei contratti degli statali 2024-2025, dagli aumenti allo smart working

Partendo dalle trattative per gli statali, le ipotesi di rinnovo contrattuale parlano di aumenti per i dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti economici come Inps e Inail, del 5,78%, per importi medi di 160 euro lordi mensili.

Gli aumenti, in generale, oscillerebbero da 110 euro per gli operatori a 194 euro per le elevate professionalità e interesserebbero circa 197mila dipendenti.

Il governo potrebbe concedere un ulteriore aumento, sotto forma di salario accessorio, dello 0,22%, che porterebbe l’incremento di stipendio sostanzialmente al 6%. I sindacati e l’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) potrebbero firmare subito il contratto e poi riaprire una trattativa solo per la destinazione delle somme aggiuntive. 

Oltre alla parte economica, l’Aran e il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, stanno proponendo diverse novità a favore dei dipendenti, come il superamento del criterio della prevalenza dei giorni in presenza nei ministeri rispetto a quelli in smart working.

In discussione ci sarebbero anche nuove regole da definire per l'avanzamento di età a lavoro dei dipendenti statali, considerando la proposta di permettere il pensionamento di alcuni statali fino a 70 anni, su base volontaria. 

Le amministrazioni dovranno pertanto effettuare un monitoraggio costante delle condizioni ambientali e di salute, garantire una maggiore flessibilità nell’orario di lavoro per i dipendenti più anziani e impiegare i dipendenti più esperti per affiancare i neoassunti. 

Continuano le trattative anche per il rinnovo del contratto delle Forze dell’Ordine

Passando al comparto delle Forze dell’Ordine, sarebbe previsto un aumento del 5,78% degli stipendi.

I sindacati chiedono, però, anche il riconoscimento della specificità del lavoro, relativa ai compiti specifici svolti da forze dell’ordine e dai militari, come per esempio il pedinamento di un mafioso e altre, che oggi vengono riconosciuti con aumenti irrisori. 

In discussione anche le uscite. Oggi il personale delle forze dell’ordine può lasciare il lavoro a 60 anni e, considerando le regole del sistema contributivo, le pensioni rischiano di essere decisamente basse. 

I sindacati chiedono, quindi, di rafforzare la previdenza dedicata, una sorta di previdenza integrativa specifica, nonchè, modificare i coefficienti di trasformazione, per calcolare la pensione dei militari a 60 anni come se ne avessero 67.