Cosa cambia per i manager e i dirigenti del settore Industria con il rinnovo ufficiale del contratto. Avrà validità fino al prossimo 2027
Cosa prevede il rinnovo del contratto CCNL Manager e dirigenti Industria 2025-2027? E’ stato ufficialmente rinnovato il contratto nazionale di lavoro per i manager e i dirigenti del settore Industria valido dal primo gennaio 2025 al 31 dicembre 2027.
Il rinnovo del contratto prevede interventi su diverse tematiche, tra cui gli aumenti retributivi, il rafforzamento del sistema di welfare bilaterale con particolare attenzione alla parità di genere, l’ampliamento della definizione di dirigente. Vediamo nel dettaglio le novità approvate.
I valori del trattamento minimo di garanzia (Tmcg) per i tre anni di vigenza del contratto (2025-2027) si attesteranno a 80mila euro per il 2025 e a 85mila euro dal 2026.
Il nuovo contratto rende vincolante il riconoscimento della parte variabile della retribuzione. Ciò significa che tutte le imprese dovranno adottare sistemi retributivi collegati a risultati e determinati indici.
Un’altra importante questione affrontata dal rinnovo contrattuale riguarda la parità di genere. Il contratto riserva, infatti, una particolare attenzione al tema delle pari opportunità e dell’equità retributiva.
Ciò significa eliminare qualsiasi tipo di ‘differenza’ tra uomini e donne a lavoro, compresi gli stipendi riconosciuto che continuano ad essere sempre troppo differenti tra gli uni e le altre nonostante occupino le stesse posizioni dirigenziali.
Il nuovo contratto per i manager e i dirigenti punta anche sul welfare. Sono stati, in particolare, previsti:
E’ stata, in particolare, aumentata al 100% la retribuzione l’indennità per i congedi, che la legge fissa all’80%, ed è stata anche incentivata una modalità per garantire al padre o alla madre, durante il periodo di astensione obbligatoria, di accedere alle informazioni aziendali, in modo da facilitarne il rientro a conclusione del periodo.