Ricevere un pacco in ritardo è una situazione frequente soprattutto in periodi di forte traffico logistico o durante le festività. Nessuno è immune da inconvenienti legati alle spedizioni; anche i migliori corrieri possono incontrare imprevisti o problemi operativi. La rapidità nell’attivarsi e nella raccolta delle informazioni si rivela fondamentale: monitorare il tracking, controllare notifiche e conoscere le opzioni a disposizione consente spesso di recuperare rapidamente la spedizione e scongiurare ulteriori problemi.
Verifiche iniziali: tracking, notifiche e contatto con il corriere
La prima risposta al ritardo di una spedizione è il controllo approfondito dello stato del pacco tramite tracking. Ogni pacco è associato a un codice identificativo di tracciamento, generalmente comunicato via email o tramite la piattaforma di acquisto. Ecco le azioni consigliate in caso di consegna posticipata:
- Accedere al servizio di tracking: la quasi totalità dei corrieri (SDA, Poste Italiane, InPost, Amazon Logistics, Bartolini, GLS, UPS, ecc.) dispone di una sezione sui rispettivi siti web o app, dove è sufficiente inserire il numero di spedizione o tracking per consultare lo stato aggiornato del pacco.
- Controllare tutte le notifiche ricevute: spesso le piattaforme di spedizione o e-commerce (come Amazon o Vinted) inviano aggiornamenti automatici via email o SMS, con dettagli sulle tempistiche, eventuali tentativi di consegna falliti e motivi di giacenza.
- Verificare il recapito dell’ordine nella sezione "I Miei Ordini" delle piattaforme di e-commerce: in questa area sono talvolta presenti informazioni aggiuntive sullo stato della spedizione non sempre visibili dal tracking del corriere.
- Contattare direttamente il corriere incaricato: se il tracciamento risulta bloccato per oltre 48 ore o sussistono motivi di incertezza sulla posizione reale del pacco, è consigliabile mettersi in contatto tramite i recapiti ufficiali (numero verde, e-mail o form online) del vettore.
- Verificare recapiti e indirizzo: controllare che l’indirizzo del destinatario e i dati di contatto forniti siano esatti, poiché errori anche minimi possono rallentare molto la consegna.
Un errore frequente consiste nel non annotare o perdere il numero di tracking: senza di esso è praticamente impossibile ottenere aggiornamenti tempestivi. Anche la scelta del corriere e dell’indirizzo giusto svolge un
ruolo determinante nella puntualità della consegna. In caso di fallimento del primo tentativo di recapito, nella maggior parte dei casi viene lasciato un avviso cartaceo o digitale per segnalare la possibilità di riprogrammare la consegna o ritirare il pacco presso un punto designato.
Le regole dei principali spedizionieri per il ritiro presso la filiale, deposito e magazzino direttamente di un pacco: SDA, Poste Italiane, Amazon, InPost e altri
Le procedure per il ritiro diretto di una spedizione in ritardo possono variare sensibilmente in base al vettore incaricato. Di seguito una sintetica panoramica delle prassi adottate dai principali operatori italiani ed europei nel caso di pacchi non consegnati:
| Azienda/Corriere |
Regole per pacchi in giacenza |
| SDA |
Se la consegna non va a buon fine per destinatario assente, indirizzo errato o altro motivo, il pacco viene trattenuto presso uno dei centri SDA o hub di smistamento. Spesso non viene lasciata la possibilità di ritiro presso le sedi operative, sebbene in alcuni casi sia possibile rivolgersi direttamente al deposito designato dopo aver verificato la reale presenza della spedizione tramite assistenza clienti o tracking avanzato. In caso di impossibilità alla riconsegna, dopo alcuni giorni viene attivata la procedura di reso al mittente. |
| Poste Italiane |
I pacchi non recapitati sono generalmente trasferiti presso un ufficio postale o centro deposito indicato nell’avviso di passaggio. Il destinatario può recarsi per il ritiro portando un documento valido e l’avviso cartaceo ricevuto. Se non ritirato entro la scadenza (in media 7-10 giorni), l’invio viene avviato al reso o smaltito, a seconda dei casi e della tipologia della merce. Per alcune spedizioni viene richiesto di contattare preventivamente il customer care per ricevere dettagli. |
| Amazon (Amazon Logistics) |
Amazon garantisce solitamente almeno due tentativi di consegna. Se falliscono, il pacco viene inviato in giacenza presso centri affiliati o, più comunemente, rispedito a un punto Amazon Locker o Amazon Counter selezionato dal cliente. Tutte le informazioni vengono notificate via mail/SMS. Se il pacco non viene ritirato entro i termini stabiliti, l’importo viene rimborsato all’acquirente e la spedizione restituita. |
| InPost |
I pacchi sono depositati presso i Locker o InPost Points. Una volta che la spedizione è stata riposta, viene inviata comunicazione con codice di ritiro e data limite. Decorso il tempo di giacenza (72 ore di regola, prorogabili in evento di festività), la spedizione viene restituita al mittente. |
| Altri corrieri (BRT, GLS, UPS, FedEx, ecc.) |
Quasi tutti permettono il ritiro in filiale o punto convenzionato se i tentativi domiciliari sono risultati vani. Occorre presentare documento e numero di spedizione; le tempistiche di giacenza e i costi possono variare molto (mediamente tra 3 e 7 giorni lavorativi). |
Le differenze fra corrieri riguardano anche la trasparenza delle informazioni e la facilità d’accesso ai servizi di assistenza. Alcuni operatori non consentono la gestione autonoma della giacenza, altri invece prevedono apposite sezioni per la riprogrammazione o il recupero delle spedizioni tramite App o sito.
Quando e come è possibile il ritiro diretto presso il centro spedizioni
La possibilità di recarsi personalmente presso il deposito del corriere non è sempre automatica ed è fortemente influenzata dalla tipologia di spedizione e dalle regole interne del vettore:
- Con SDA, il ritiro diretto presso hub logistici è possibile solo in presenza di autorizzazione o conferma che il pacco si trovi effettivamente in sede (spesso dopo chiamata all’assistenza e non sempre garantita). Personale interno può talvolta diniegare la consegna diretta per motivi logistici, privacy o sicurezza.
- Per Poste Italiane, è più semplice recarsi presso l’ufficio indicato nell’avviso di giacenza, testimoniando l’identità per lo svincolo.
- Amazon Logistics e Amazon Locker: i resi non ritirati in Locker vengono rispediti. La consegna presso i centri logistici Amazon non è generalmente consentita ai privati; è possibile effettuare però il ritiro presso i Locker inserendo il codice ricevuto.
- BRT, GLS, InPost, UPS, ecc.: la maggior parte dei corrieri prevede la possibilità di ritiro presso punti autorizzati o centri automatici (locker o shop convenzionati), generalmente su presentazione di documento e codice tracking.
Per accedere a questo servizio, in caso di ritardo:
- è necessario consultare il tracking e individuare l’ubicazione reale della spedizione;
- contattare l’assistenza clienti se non è chiaro dove sia fisicamente il pacco;
- presentarsi con un documento di identità valido e il codice di spedizione;
- in casi particolari, fornire una delega scritta se il ritiro è affidato a terzi.
La possibilità di accedere fisicamente al centro di smistamento del corriere non è garantita in tutte le regioni e può essere subordinata a procedure interne o orari di apertura ridotti.
Punti di ritiro, giacenza e locker: modalità di recupero pacchi
Negli ultimi anni sono aumentate le soluzioni alternative alla classica consegna a domicilio. Tra queste:
- I Locker automatizzati (Amazon Locker, InPost Locker, Fermopoint, ecc.) permettono il ritiro del pacco H24 utilizzando un codice inviato via SMS/mail, fino a una data limite (di norma 72 ore per InPost, variabile per altri corrieri).
- I punti vendita convenzionati (tabaccherie, supermercati, negozi di elettronica) ospitano sportelli per partenze e ritiri sia con SDA che con corrieri come BRT, GLS, UPS. Generalmente offrono orari estesi, maggiore flessibilità e un’esperienza più controllabile dal destinatario.
- Gli uffici postali costituiscono la soluzione abituale per il fermo deposito Poste Italiane, segnalato tramite avviso cartaceo lasciato dal portalettere.
- Gli Access Point e Parcel Shop completano l’offerta dei corrieri multinazionali (FedEx, DPD, Bartolini, UPS) garantendo servizi sia di ritiro che spedizione presso terzi.
Per ogni modalità esistono limitazioni legate a:
- dimensione e peso del pacco;
- durata della giacenza prima della restituzione al mittente;
- necessità di presentare un documento valido e il codice ricevuto via mail/SMS al momento del ritiro.
Optare per locker o punti di ritiro consente
maggiore autonomia nella gestione delle spedizioni e una riduzione dei rischi legati a ritardi e tentativi di recapito non andati a buon fine. Un aspetto importante riguarda anche sicurezza e privacy, dal momento che la procedura di ritiro richiede la verifica dell’identità e il controllo della corrispondenza della spedizione.
Cosa fare se il tracking non si aggiorna o il pacco sembra perso
Un tracking fermo o assente per diversi giorni rappresenta una delle situazioni più delicate per chi attende una spedizione. In questi casi:
- Controllare la correttezza del codice tracking inserito; errori banali nel numero comportano l’impossibilità di accedere agli aggiornamenti.
- Verificare la presenza di segnalazioni o avvisi nel portale di tracking o tramite mail/SMS: alcuni corrieri segnalano direttamente problemi come giacenza, blocchi doganali o cambi di indirizzo.
- Contattare l’assistenza clienti del corriere tramite canali ufficiali, fornendo numero di tracking, dati personali e ogni eventuale documentazione disponibile. In caso di spedizioni tramite e-commerce, coinvolgere anche il servizio clienti del sito da cui è stato effettuato l’acquisto per accelerare le verifiche.
- Per le spedizioni assicurate, qualora dopo 7-10 giorni lavorativi il pacco risultasse irreperibile o in ogni caso “perso” il destinatario può attivare la richiesta di rimborso secondo le condizioni contrattuali del vettore o della piattaforma di e-commerce.
- Segnalare frodi o comportamenti illeciti agli organi preposti (Polizia Postale, Autorità Garante Consumatore) nei casi in cui sorgano sospetti, ad esempio per falsi tentativi di consegna o tracking alterati.
La tempestività nell’apertura della pratica di reclamo o di smarrimento è spesso decisiva per ottenere il rimborso o il reinvio della merce, specialmente su piattaforme che tutelano le transazioni come Amazon o Vinted.