La Corte di Cassazione ha stabilito che le sanzioni e gli interessi associati a una cartella esattoriale sono soggetti a una prescrizione predefinita.
Un contribuente ha l'opportunità di richiedere una riduzione sull'importo di una cartella esattoriale quando sono trascorsi cinque anni dal suo rilascio. Questa procedura non richiede l'adesione a particolari sanatorie ma si basa sulle disposizioni normative vigenti.
La diminuzione dell'importo da versare non è attivata in maniera automatica; il contribuente deve manifestare esplicitamente la propria intenzione di avvalersi di questo diritto, inoltrando una specifica richiesta alle autorità competenti. Vale allora la pena approfondire tutti i dettagli:
La prescrizione inizia a decorrere dal quinto anno successivo al ricevimento della cartella esattoriale, a meno che non vi siano state, nel frattempo, azioni come intimazioni di pagamento, preavvisi di fermo amministrativo, ipoteche o pignoramenti che interrompano i termini di prescrizione.
Nonostante la prescrizione di sanzioni e interessi sia avvenuta, non si verifica una riduzione automatica dell'importo dovuto sulla cartella esattoriale. Il contribuente deve avanzare esplicitamente la richiesta di riduzione parziale dell'importo, specificatamente per la parte che comprende le sanzioni e gli interessi.
Il contribuente deve intraprendere azioni di autotutela o rivolgersi all'autorità giudiziaria per ottenere la detrazione delle somme in esame. Questo intervento è necessario quando la prescrizione del debito evidenziato nella cartella esattoriale è decennale.
Nel caso in cui la prescrizione sia quinquennale è necessario richiedere l'annullamento totale della cartella. Non è possibile per il contribuente avvalersi del ricorso tradizionale dato che i termini per questa procedura (60 giorni dalla notifica della cartella) sono largamente trascorsi.
La strategia consigliata è attendere un nuovo atto coattivo da parte dell'ente creditore, come un'intimazione di pagamento o un avviso di misure cautelari come il fermo, l'ipoteca o il pignoramento.
A seguito di tale atto, il contribuente ha la possibilità di presentare un ricorso entro 60 giorni. Attraverso questa procedura giudiziale o mediante l'azione di autotutela, il contribuente può richiedere che l'importo totale della cartella sia ridotto eliminando la quota attribuibile agli interessi e alle sanzioni maturate.