Al via il nuovo sistema di assegnazione delle supplenze scolastiche tramite gli interpelli delle singole scuole: i chiarimenti e le spiegazioni
Il Ministro dell'Istruzione, con l'ordinanza n. 88 del 16 maggio 2024, ha pubblicato il nuovo regolamento per l'assegnazione delle supplenze ai docenti. Questo sistema normativo introduce cambiamenti notevoli nelle modalità di reclutamento del personale docente per coprire i posti vacanti nelle istituzioni scolastiche. Analizziamo nel dettaglio cosa prevede questa nuova procedura e quali sono le implicazioni per gli aspiranti insegnanti.
Stando a quanto stabilito dall'ordinanza ministeriale del 16 maggio, la novità più rilevante riguarda la modalità di attribuzione dei posti rimasti vacanti dopo le ordinarie operazioni di convocazione dei supplenti. Secondo il nuovo regolamento, i posti non assegnati non saranno più coperti tramite la Messa a Disposizione (MAD), bensì attraverso un sistema di interpelli pubblicati direttamente dalle istituzioni scolastiche.
Gli interpelli rappresentano inviti ufficiali che vengono pubblicati sia sui siti web delle scuole sia sui portali degli Uffici Scolastici Provinciali. Questi avvisi hanno lo scopo di coprire le cattedre vacanti quando le graduatorie esistenti risultano esaurite o insufficienti per soddisfare il fabbisogno di personale docente.
La responsabilità di pubblicare gli avvisi di candidatura spetta direttamente alle scuole, che devono specificare:
Una caratteristica importante del nuovo regolamento è l'ampia platea di potenziali candidati che possono partecipare agli interpelli. Possono infatti presentare la propria candidatura tutti gli aspiranti docenti che non hanno ricevuto una proposta di nomina, indipendentemente dal fatto che siano o meno inclusi in una qualsiasi graduatoria.
Tuttavia, l'ordinanza ministeriale stabilisce un ordine di priorità ben definito. Il decreto specifica infatti che i posti disponibili devono essere assegnati prioritariamente ai docenti già presenti nell'organico dell'autonomia, purché in possesso di:
Per quanto riguarda l'effettivo conferimento delle supplenze, l'ordinanza ministeriale stabilisce una precisa gerarchia procedurale che prevede lo scorrimento sequenziale di:
Un aspetto vantaggioso per gli aspiranti supplenti è che non esistono limitazioni territoriali nella partecipazione agli interpelli. I docenti possono infatti candidarsi per posizioni su tutto il territorio nazionale, aumentando così le proprie opportunità di impiego.
Nonostante l'introduzione del nuovo sistema basato sugli interpelli, è importante precisare che il Ministero dell'Istruzione mantiene la possibilità di ricorrere anche alle Messe a Disposizione (MAD). Questa duplice modalità offre maggiore flessibilità al sistema di reclutamento, garantendo la copertura dei posti vacanti anche in situazioni di particolare urgenza o necessità.
Le MAD, quindi, non vengono completamente abolite ma affiancate dal nuovo meccanismo degli interpelli, creando un sistema integrato per l'assegnazione delle supplenze.
L'ordinanza ministeriale introduce anche precise conseguenze per chi rifiuta un incarico assegnato. Gli aspiranti docenti che rinunciano all'assegnazione della supplenza conferita o che non prendono servizio entro i termini stabiliti perdono la possibilità di partecipare a ulteriori fasi di attribuzione delle supplenze per l'anno scolastico in corso.
Questa disposizione mira a garantire maggiore serietà e impegno nelle candidature, riducendo i casi di rinuncia che possono compromettere il regolare avvio dell'anno scolastico e la continuità didattica.