Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Buoni fruttiferi postali convengono davvero? I pro e contro emissioni 2025

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Buoni fruttiferi postali convengono

Buoni fruttiferi postali 2025: pro e contro delle nuove emissioni, rendimenti aggiornati e consigli per investire in modo sicuro

I buoni fruttiferi postali rappresentano storicamente una delle soluzioni di investimento a basso rischio preferite dagli italiani. Anche nel 2025, nonostante il panorama economico in evoluzione, questi strumenti finanziari continuano a offrire un'opportunità per valorizzare i propri risparmi, garantendo la restituzione integrale del capitale versato più gli interessi maturati. Ma è proprio dalle condizioni economiche che occorre partire per valutare se i buoni fruttiferi postali convengono davvero.

La caratteristica principale di questi titoli è la loro affidabilità rispetto ad altre forme di investimento: chi sottoscrive un buono conosce fin dall'inizio l'esatto guadagno e il periodo di maturazione. Oltre ai buoni fruttiferi postali ordinari, Poste Italiane propone diverse varianti come i buoni dedicati ai minori, quelli indicizzati all'inflazione e i buoni 3×4. Le condizioni di rendimento variano periodicamente, influenzando di conseguenza la loro attrattività per i risparmiatori.

Vantaggi dei buoni fruttiferi postali nel 2025

Sono proprio le caratteristiche strutturali dei buoni fruttiferi postali a renderli attraenti per molti investitori. Questi strumenti godono della garanzia dello Stato italiano, offrono un rendimento che aumenta progressivamente nel tempo e beneficiano di un'aliquota fiscale agevolata del 12,50% sugli interessi, rispetto al 26% applicato ai proventi di altri strumenti finanziari.

Emessi da Cassa Depositi e Prestiti (società per azioni controllata dal Ministero dell'Economia) e distribuiti da Poste Italiane, i buoni fruttiferi possono essere sottoscritti senza costi né commissioni, con la comodità di poter procedere all'acquisto anche online senza recarsi fisicamente in un ufficio postale.

Disponibili sia in formato cartaceo che dematerializzato, i buoni fruttiferi postali garantiscono sempre la possibilità di rimborsare il capitale investito. Sebbene possano essere liquidati in qualsiasi momento, rappresentano principalmente un investimento a lungo termine, risultando particolarmente vantaggiosi se mantenuti fino alla scadenza ventennale.

Una novità significativa del 2025 riguarda l'esclusione dei buoni fruttiferi postali fino a 50.000 euro dal calcolo dell'ISEE. Questa misura, introdotta per incentivare il risparmio garantito dallo Stato, rappresenta un ulteriore motivo per considerare questi strumenti, soprattutto per chi beneficia di agevolazioni legate all'indicatore della situazione economica.

Svantaggi e limiti dei buoni fruttiferi postali

Il principale punto debole dei buoni fruttiferi postali è il rendimento relativamente contenuto, comunque compensato dalla sicurezza intrinseca di questa forma di risparmio. Anche se il tasso fisso cresce con il passare del tempo, la percentuale riconosciuta nei primi anni è generalmente bassa, intorno allo 0,5-1% lordo. Il rendimento inizia a diventare più interessante solo dopo diversi anni, in particolare negli ultimi 4 o 5 del periodo di investimento.

La durata massima dei buoni fruttiferi postali ordinari è di 20 anni. Poste Italiane applica alcune limitazioni: la sottoscrizione è possibile solo da persone fisiche, per importi multipli di 50 euro fino a un massimo di un milione di euro al giorno.

Per quanto riguarda la capitalizzazione degli interessi, questa avviene su base bimestrale (capitalizzazione semplice) e su base annuale (capitalizzazione composta), ma gli interessi vengono corrisposti esclusivamente al momento del rimborso e non prima di un anno dalla sottoscrizione.

In merito agli aspetti fiscali, è importante ricordare che l'esenzione dall'imposta di bollo si applica solo se il valore complessivo del portafoglio di buoni fruttiferi postali ordinari è inferiore o uguale a 5.000 euro. In caso contrario, si applica un'aliquota dello 0,20% sul capitale investito.

Buoni fruttiferi postali 3×4, caratteristiche e rendimenti

I buoni fruttiferi postali 3×4 presentano due differenze sostanziali rispetto ai buoni ordinari. Innanzitutto, hanno una durata massima di 12 anni invece di 20. In secondo luogo, gli interessi maturati durante ciascun triennio vengono riconosciuti al termine del terzo, sesto, nono e dodicesimo anno dalla data di sottoscrizione.

Per l'emissione 2025, i rendimenti dei buoni 3×4 (serie TF212A241114) sono strutturati in modo crescente:

  • 1,00% alla fine del 3° anno
  • 1,25% alla fine del 6° anno
  • 1,50% alla fine del 9° anno
  • 1,75% alla fine del 12° anno
Questa struttura a scaglioni rende i buoni 3×4 particolarmente adatti a chi desidera un piano di investimento di medio periodo con la possibilità di riscatto a intervalli regolari, beneficiando degli interessi maturati fino a quel momento.

Buoni fruttiferi postali ordinari, rendimenti e caratteristiche 2025

I buoni fruttiferi postali ordinari rappresentano la tipologia più classica e diffusa. Per le emissioni del 2025 (serie TF120A241011), hanno una durata di 20 anni e offrono un rendimento crescente che può arrivare fino al 2,25% lordo annuo a scadenza.

La progressione dei tassi di rendimento effettivo annuo lordo è la seguente:

  • 0,50% per i primi 3 anni
  • Graduale aumento fino a 0,95% al 10° anno
  • Progressione fino a 1,61% al 15° anno
  • Incremento finale fino a 2,25% al 20° anno
Questa struttura a rendimento crescente incentiva il mantenimento dell'investimento per periodi più lunghi, premiando la fedeltà dell'investitore. Gli interessi vengono riconosciuti ogni bimestre a partire dal primo anno, ma sono corrisposti solo al momento del rimborso.

Buoni fruttiferi postali dedicati ai minori

Nel 2025 è possibile sottoscrivere i buoni fruttiferi postali dedicati ai minori, strumenti pensati per costruire un risparmio a lungo termine per bambini e ragazzi. Questi titoli possono essere acquistati da persone maggiorenni ma vengono intestati a chi ha meno di 16 anni e mezzo.

La caratteristica distintiva di questi buoni è che capitale e interessi vengono restituiti al compimento del 18° anno di età dell'intestatario. Nel caso si desideri richiedere il rimborso quando l'intestatario è ancora minorenne, è necessario ottenere un'autorizzazione specifica dal giudice tutelare.

I buoni dedicati ai minori (serie TF118A241126) offrono rendimenti particolarmente interessanti rispetto alle altre tipologie, con tassi che possono arrivare fino al 5% annuo lordo per i buoni con scadenza più lontana. Il rendimento varia in base alla data di compimento del 18° anno:

  • 2,50% per scadenze fino al 30/09/2030
  • 2,75% per scadenze fino al 30/09/2032
  • 3,00% per scadenze fino al 30/09/2040
  • 4,00% per scadenze fino al 30/09/2041
  • 5,00% per scadenze dal 01/10/2041
In caso di rimborso anticipato prima del 18° anno, viene applicato un tasso di interesse nominale annuo lordo ridotto, pari allo 0,50%.

Buoni fruttiferi postali Rinnova Prima

Tra le novità più interessanti troviamo il Buono Rinnova Prima (serie TF704A241008), un prodotto riservato a chi ha rimborsato buoni fruttiferi postali scaduti dopo il 1° gennaio 2024 o a chi possiede buoni in scadenza nei 30 giorni successivi (esclusi quelli dedicati ai minori e i Buoni RisparmioSemplice).

Questi buoni hanno una durata di 4 anni e offrono un rendimento lordo annuo del 2,50% (2,20% netto), tra i più elevati attualmente disponibili per questa fascia temporale. Gli interessi vengono corrisposti solo alla scadenza del quarto anno; in caso di rimborso anticipato, non vengono riconosciuti interessi.

Come per gli altri buoni fruttiferi postali, anche per i Rinnova Prima l'importo minimo di sottoscrizione è di 50 euro. La prenotazione, sottoscrizione e rimborso sono gratuiti, con la consueta tassazione agevolata del 12,50% sugli interessi maturati.

Buoni fruttiferi postali indicizzati all'inflazione

Nel 2025, dopo un'assenza di alcuni anni, sono tornati disponibili i buoni fruttiferi postali indicizzati all'inflazione italiana (serie IL110A240307). Questi strumenti rappresentano una soluzione particolarmente interessante in periodi di incertezza economica, poiché permettono di proteggere il potere d'acquisto dei propri risparmi.

Con una durata di 10 anni, questi buoni offrono un rendimento composto da due componenti:

  1. Un tasso fisso annuo lordo che parte da 0% il primo anno e arriva progressivamente fino allo 0,60% al decimo anno
  2. Una componente variabile legata all'andamento dell'inflazione italiana misurata dall'indice ISTAT FOI (indice dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati)
Il capitale viene rivalutato in base all'inflazione attraverso un coefficiente di indicizzazione che viene aggiornato bimestralmente. Questo meccanismo consente di ottenere rendimenti complessivi potenzialmente interessanti in caso di inflazione sostenuta. Ad esempio:
  • Con inflazione media annua dell'1%: rendimento complessivo 1,61% lordo
  • Con inflazione media annua del 2%: rendimento complessivo 2,61% lordo
  • Con inflazione media annua del 3%: rendimento complessivo 3,62% lordo
A differenza di altri strumenti indicizzati all'inflazione come i BTP-i, i buoni fruttiferi postali garantiscono sempre il rimborso del capitale nominale investito, anche in caso di deflazione.

 

Leggi anche