Il Regno Unito si appresta ad avviare un’importante revisione delle proprie politiche d’ingresso per lavoratori altamente qualificati. La Brexit e le successive trasformazioni normative hanno innalzato la soglia d’accesso al mercato del lavoro britannico, aumentando la competizione e i costi burocratici per cittadini stranieri.
Tuttavia, in risposta alle nuove esigenze del mercato interno e alle pressioni internazionali, e contrariamente a quanto sta avvenendo negli Stati Uniti, il governo britannico intende introdurre un programma di agevolazioni fiscali volto ad azzerare le tasse sui visti destinati a profili specifici.
Il sistema attuale di immigrazione e visti nel Regno Unito: requisiti, costi e burocrazia
Oggi, per accedere alla maggior parte dei visti lavorativi, inclusi i permessi per lavoratori qualificati, è necessario:
- Disporre di un’offerta di lavoro formale da un datore di lavoro autorizzato dall’Home Office.
- Soddisfare requisiti minimi di stipendio annuale (almeno £38.700, con soglie ridotte a £23.200 nei settori sanitario e dell’istruzione e ulteriori riduzioni per specifiche categorie come giovani under 26 o neolaureati).
- Dimostrare una conoscenza della lingua inglese almeno a livello B1 secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue.
- Ottenere qualifiche professionali riconosciute o titoli di studio idonei al ruolo richiesto.
Il costo attuale di un visto per lavoratori stranieri in Gran Bretagna oscilla tra 719 sterline e 1.420 sterline (circa 840 euro e 1.670 euro) a seconda della durata del permesso e della posizione lavorativa ricoperta. A tali spese si aggiungono contributi obbligatori come l’Immigration Health Surcharge (IHS), stimato attorno a 624 sterline annue, e i costi connessi alla richiesta del National Insurance Number e di altri documenti amministrativi. Dal 9 aprile 2025 è inoltre previsto un ulteriore aumento delle tariffe, che coinvolge sia le richieste dall’estero sia quelle inoltrate dal Regno Unito.
Profili di lavoratori qualificati interessati alle esenzioni fiscali: chi potrà beneficiare delle nuove misure
Il piano di azzeramento delle tasse sui visti è destinato a una fascia selezionata di lavoratori stranieri. I principali beneficiari sono coloro che posseggono competenze di alto livello, in linea con la strategia governativa di attrarre figure specializzate in settori prioritari per lo sviluppo economico e l’innovazione britannica. Rientrano nel target:
- Professionisti STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica), con particolare attenzione a dottorati ed esperienza post-doc.
- Operatori altamente qualificati del settore sanitario e infermieristico.
- Docenti universitari, ricercatori e manager dell’istruzione superiore.
- Ingegneri, programmatori, tecnici dell’informatica e della cybersecurity.
- Manager e dirigenti nei comparti dell’intelligenza artificiale e dell’innovazione tecnologica.
- Giovani professionisti e neolaureati inseriti in programmi di formazione avanzata.
Sono, invece,
escluse le posizioni di carattere non qualificato o temporaneo, in linea con la stretta recente sugli ingressi per lavori a basso valore aggiunto. Il governo mira così a sottrarre i settori ad alta competitività dalla carenza di talenti globali, mitigando le barriere dovute ai costi di accesso.
Le categorie coinvolte dovranno continuare a rispettare gli altri requisiti generali, tra cui la certificazione della conoscenza linguistica e la stipula di contratti con datori di lavoro ufficialmente riconosciuti. Restano previste eccezioni e valutazioni caso per caso, specialmente per le figure altamente richieste nella pianificazione strategica nazionale.
Azzeramento delle tasse sui visti e le tempistiche di attuazione
Le nuove agevolazioni che prevedono la cancellazione delle tariffe di emissione dei visti per tutte le categorie di lavoratori qualificati e specializzati indicate nei decreti attuativi dal governo britannico dovrebbero entrare in vigore nel corso del 2026.