Il 2025 è atteso come un anno di particolare importanza per il mercato dei metalli preziosi, con una maggiore attenzione degli investitori verso asset tangibili e capaci di proteggere il patrimonio dal rischio di svalutazione monetaria. L'argento, caratterizzato da una doppia natura - bene rifugio e commodity industriale - appare sempre più al centro delle strategie di diversificazione. Oltre a svolgere una funzione di riserva di valore, la sua domanda è sostenuta anche dall'industria tecnologica ed energetica.
Le prospettive di crescita derivanti dall'espansione di settori quali energie rinnovabili e elettronica inducono gli analisti a prevedere una possibile spinta al rialzo delle quotazioni. A fronte di queste dinamiche, il metallo si distingue per l'accessibilità dell'investimento rispetto all'oro ed è sempre più scelto da chi intende equilibrare il proprio portafoglio, con un occhio attento al rapporto rischio/opportunità offerto.
Perché comprare argento fisico: vantaggi, ruoli e prospettive rispetto all'oro
Scegliere di investire in argento fisico offre una serie di benefici distinti che rispondono sia a esigenze di tutela patrimoniale, sia a strategie di diversificazione. Il primo vantaggio è la sua funzione storica di bene rifugio: in periodi di incertezza finanziaria o di crisi economiche, l'argento tende a conservare il valore nel tempo. A differenza dell'oro, si caratterizza per un prezzo d'ingresso più contenuto, rendendolo accessibile anche a chi dispone di capitali limitati. Da sottolineare inoltre la maggiore volatilità che, pur incrementando il rischio, offre potenzialmente ritorni superiori nelle fasi di crescita del mercato.
Il metallo, inoltre, vanta una domanda robusta grazie all'impiego industriale in elettronica, elettrotecnica, fotovoltaico e settore medico, elementi che concorrono a sostenere il prezzo. Accanto a ciò, funge da elemento di diversificazione: un portafoglio che include metalli preziosi è meno esposto al rischio sistemico delle sole attività finanziarie. Al confronto con l'oro, l'argento si distingue per una maggiore reattività ai cicli industriali e per un maggiore appeal nelle fasi di ripresa economica, senza trascurare la maggiore liquidità delle monete rispetto ai lingotti in caso di necessità di realizzo.
Caratteristiche
|
Argento
|
Oro
|
Accessibilità
|
Alta
|
Bassa
|
Volatilità
|
Elevata
|
Inferiore
|
Domanda industriale
|
Significativa
|
Bassa
|
Funzione rifugio
|
Media
|
Molto alta
|
Le principali tipologie di argento fisico acquistabili: lingotti, monete e altre soluzioni
L'argento fisico può essere acquisito in diverse forme, ciascuna delle quali risponde a specifiche necessità di investimento. Le principali opzioni includono:
-
Lingotti: Rappresentano la modalità più diretta e tradizionale per accumulare grandi quantità di metallo puro. Sono disponibili in diverse pezzature, da pochi grammi fino a lingotti di chili. La purezza comunemente riconosciuta è 999‰. I lingotti sono preferiti da chi desidera un prezzo per grammo più conveniente e mira all'efficienza in fase di rivendita.
-
Monete da investimento: Si distinguono per facilità di liquidazione, riconoscibilità internazionale e, in alcuni casi, agevolazioni fiscali. Tra le più note si annoverano American Eagle, Maple Leaf canadese, Britannia britannica e Filarmonica di Vienna. Le monete possono aggiungere valore numismatico oltre a quello intrinseco del metallo.
-
Prodotti da collezione e numismatica: Comprendono monete commemorative, storiche o con tirature limitate. Il valore dipende sia dal contenuto di metallo sia dalla rarità e dallo stato di conservazione, richiedendo tuttavia maggiori competenze per una valutazione corretta.
-
Soluzioni ibride: Si stanno affermando con crescente interesse opzioni come piani di accumulo in argento fisico, dove si acquistano piccoli quantitativi con regolarità, spesso abbinati a servizi di custodia professionale.
La scelta della tipologia - a cui va aggiunta anche la soluzione dell'
investimento tramite ETF - è legata a obiettivi, orizzonte temporale e preferenze del singolo investitore, oltre che a valutazioni su liquidità, facilità di rivendita e costi accessori connessi alla forma prescelta.
Come scegliere e riconoscere venditori affidabili per argento fisico
Selezionare un venditore affidabile è tra le azioni più strategiche per chi intende acquistare argento fisico per investimento. Gli investitori dovrebbero concentrarsi su aspetti quali:
-
Reputazione: Verifica la presenza di recensioni indipendenti e la solidità dell'azienda, considerandone storicità, presenza territoriale e iscrizione ad associazioni o albo dei commercianti di metalli preziosi.
-
Certificazioni e provenienza: Sia lingotti, sia monete devono essere accompagnati da certificati di autenticità e, preferibilmente, provenire da raffinerie riconosciute dalla London Bullion Market Association (LBMA) o equivalenti. La trasparenza è un indicatore chiave di affidabilità.
-
Chiarezza sui costi: Il venditore deve presentare dettagliatamente tutte le voci di costo, inclusi premi, commissioni e eventuali costi di deposito. La presenza di tariffe nascoste costituisce un segnale di allerta.
-
Sicurezza dell'acquisto: Utilizzo di sistemi di pagamento tracciabili, garanzie di spedizione assicurata e procedure ben definite per la gestione della documentazione sono elementi che tutelano l'acquirente.
Infine, è rilevante conservare con cura la documentazione di acquisto ai fini fiscali e per una eventuale futura rivendita.
Costi da considerare nell'acquisto e nella rivendita di argento fisico: spread, premi, commissioni
L'investimento in argento fisico comporta una pluralità di costi che incidono sensibilmente sia sul prezzo di acquisto sia sul rendimento finale in caso di rivendita. I principali elementi da valutare sono:
-
Prezzo spot e premio: Il prezzo di riferimento è quello del mercato internazionale (spot), a cui si aggiunge un premio che copre costi di conio, logistica e margini del venditore. I premi variano in base a formato, purezza, domanda e offerta.
-
Spread tra acquisto e vendita: La differenza tra il prezzo pagato all'acquisto e quello ottenibile in caso di vendita può essere significativa, specialmente per piccoli tagli o prodotti con minore liquidità. Un attento confronto tra diversi operatori consente di ottimizzare lo spread.
-
Commissioni di intermediazione: In fase di acquisto o rivendita si possono aggiungere commissioni fisse o variabili, sia sui servizi di transazione sia per eventuali depositi e movimentazioni.
-
Costi accessori: Comprendono spese di spedizione/assicurazione e, se si opta per custodia esterna, canoni per la conservazione in caveau o cassette di sicurezza.
È prassi confrontare preventivi dettagliati e considerare l'impatto complessivo di tutte le voci di costo lungo il ciclo di vita dell'investimento.
Il quadro fiscale relativo all'argento fisico in Italia si distingue rispetto all'oro per l'applicazione dell'IVA e per la disciplina delle plusvalenze. I punti essenziali sono:
-
IVA: Sull'acquisto di lingotti e monete, salvo eccezioni, l'aliquota IVA standard si applica integralmente al momento dell'acquisto. Alcune tipologie di monete da investimento e prodotti trattati con il regime del margine possono rientrare in regimi esentativi o con IVA già inclusa nel prezzo finale.
-
Regime del margine: Per alcune monete d'argento, soprattutto usate o provenienti dal mercato secondario, il regime del margine consente di pagare l'imposta solo sul margine realizzato dal venditore, evitando l'esposizione diretta dell'IVA al cliente finale.
-
Imposta sulle plusvalenze: La cessione di argento fisico generante un guadagno è soggetta a tassazione sulle plusvalenze con aliquota ordinaria (26%), calcolata come differenza tra prezzo di vendita e documentato prezzo di acquisto. In assenza di documentazione, l'intero valore è considerato plusvalenza.
È indispensabile conservare tutta la documentazione fiscale. Il quadro normativo è soggetto a modifiche; si raccomanda la verifica aggiornata presso fonti ufficiali come l'
Agenzia delle Entrate o riferimento a consulenti specializzati prima di operazioni significative.
Soluzioni di custodia e protezione dell'investimento in argento fisico: sicurezza, deposito, assicurazione
Mantenere l'argento fisico in condizioni di sicurezza rappresenta un aspetto determinante ai fini della tutela del capitale. Le principali alternative comprendono:
-
Cassaforte domestica: Soluzione che offre immediatezza e autonomia, ma richiede investimenti in misure antieffrazione e, possibilmente, dotazioni assicurative aggiuntive.
-
Cassetta di sicurezza bancaria: Il deposito presso istituti di credito offre elevati livelli di sicurezza e privacy. È soggetto a pagamento di un canone annuo, variabile a seconda della banca e del volume custodito.
-
Caveau o depositi specializzati: Aziende specializzate offrono custodia professionale, spesso accompagnata da polizze assicurative onnicomprensive contro furto o sinistri.
Le società di deposito di metalli preziosi garantiscono elevati livelli di tutela, anche grazie alla segregazione patrimoniale, riducendo il rischio derivante da insolvenza degli operatori. È opportuno verificare che siano fornite idonee coperture assicurative e che sia possibile accedere ai beni su richiesta.
Principali rischi e criticità dell'investimento diretto in argento fisico
Il possesso diretto di argento fisico per investimento espone a una serie di rischi che necessitano di essere attentamente valutati:
-
Volatilità del prezzo: Le quotazioni dell'argento tendono a oscillare in misura superiore rispetto ad altri metalli preziosi, influenzate sia da fattori finanziari sia dalla domanda industriale.
-
Liquidità ridotta: La necessità di individuare acquirenti e le possibili commissioni rendono dilatati i tempi di realizzo rispetto a investimenti finanziari liquidi.
-
Costi di custodia: La necessità di mantenere elevati standard di sicurezza incide sui costi totali dell'investimento.
-
Rischi legati a furto o smarrimento: L'assenza di adeguate coperture assicurative espone il proprietario a perdita totale del capitale investito.
-
Regime fiscale complesso: Le regole fiscali sono articolate e la mancata conservazione della documentazione può determinare oneri aggiuntivi in fase di dichiarazione.
Pianificare sin dall'inizio la gestione dei potenziali rischi consente di tutelare il valore dell'investimento nel tempo.