Qualunque sia il Contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento, la timbratura del badge è sempre personale e il ritardo prevede alcuni rischi.
Le regole sono adesso diventate più severe e la corretta gestione del badge per la rilevazione dell'orario di ingresso nel post di lavoro è fondamentale per evitare multe e sanzioni, disciplinari e penali.
Naturalmente laddove è prevista la timbratura del cartellino sulla base dei vari Ccnl, come
Qualunque sia la categoria lavorativa di appartenenza, il badge per la rilevazione delle presenze è sempre personale e non può essere ceduto ad altri.
Per intenderci, se qualcuno utilizza il nostro badge personale si configura il reato di falsa attestazione di presenza con tutte le conseguenze che ne derivano dai punti di vista pensale e disciplinare.
Anzi, nel settore pubblico con le nuove norme è previsto il licenziamento senza preavviso del dipendente che delega a qualcuno la timbratura del proprio cartellino.
E non valgono le scuse di smarrimento o rottura perché il titolare è responsabile della custodia ed è chiamato a denunciarne la perdita con tanto di richiesta di duplicato.
Se queste sono le regole di base del rapporto di lavoro, non è prevista alcuna tolleranza in caso di ritardo nell'orario di ingresso. In buona sostanza, timbrare il badge in ritardo è una violazione del dovere di diligenza e rappresenta un illecito. Ma naturalmente occorre sempre il buon senso.
Il procedimento disciplinare (o penale) a carico del lavoro non viene avviato in automatico al primo ritardo di 5-10 minuti, ma occorre tenere conto di una serie di aspetti che determinano la gravità del comportamento. Innanzitutto va da sé che un conto è un ritardo di un'ora e un altro è di 5 minuti e non possono essere ragionevolmente trattati allo stesso modo.
In seconda battuta conta l'eventuale reiterazione del ritardo perché se è ripetuta nel tempo si viene palesemente meno al dovere di diligenza, se capita poche o pochissime volte nel corso dell'anno è da ricondurre a fisiologici eventi straordinari, come un improvviso malore o un incidente stradale.
A incidere è poi il comportamento: ha avvisato del ritardo oppure ha lasciato tutto correre? In alcuni casi, per il ritardo nell'orario di ingresso in servizio ovvero della timbratura del badge per motivi eccezionali, è richiesta espressamente la comunicazione telefonica, ma anche il recupero nella stessa giornata (o nella stessa settimana) ritardando l'orario di uscita per l'equivalente numero di minuti di tanti minuti.
Infine, ma non di minore importanza, occorre valutare il ruolo ricoperto all'interno dell'azienda ovvero il livello di responsabilità.
Al di là delle proposte di modifica, come l'introduzione delle impronte digitali al posto del cartellino, le regole parlano chiaro e in caso di mancato rispetto delle norme in vigore ovvero se si entra e si esce dall'ufficio o dal luogo di lavoro senza la rilevazione del badge si vanno incontro a sanzioni disciplinari e penali con l'accusa di truffa aggravata.
Le sanzioni formali possono essere: richiamo verbale ovvero invito a correggere e non ripetere il comportamento, richiamo scritto, multa fino a 4 ore di retribuzione oraria, sospensione dal lavoro e dallo stipendio fino a un massimo di 10 giorni, trasferimento se previsto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro e con mansioni equivalenti alle precedenti, licenziamento.