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Agevolazioni e diritti per genitori turnisti sul lavoro previsti da leggi in vigore

Quali sono le agevolazioni e i diritti per i genitori turnisti sul lavoro: i chiarimenti e le spiegazioni

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Agevolazioni e diritti per genitori turn

Quali sono agevolazioni e bonus disponibili per genitori che fanno turni sul lavoro?

Sono diverse le agevolazioni valide per i genitori che fanno i turni sul lavoro che, in particolare, sono riconoscimento dell’indennità Inps del 30% della retribuzione per genitori che lavorano su turni di domenica e si assentano per congedo parentale, possibilità di fare turni opposti e non coincidenti per genitori infermieri che lavorano su turni e divieto per mamme che lavorano su turni in dolce attesa, e fino ad un anno di età del bambino, di fare lavoro su turni notturno, dalle 24 alle 6.
 


Quali sono le agevolazioni e i diritti per i genitori turnisti sul lavoro?  Il lavoro su turni rappresenta una particolare organizzazione del lavoro dipendente che si verifica quando i diversi lavoratori svolgono le stesse mansioni nella stessa postazione nell'arco della stessa giornata e anche di notte, se e quando sono previsti i turni su 24 ore.

Vediamo se sono previste e quali sono le altre agevolazioni per i genitori che lavorano su turni.

  • Quali sono i diritti dei genitori che lavorano su turni
  • Cosa prevedono i turni opposti e non coincidenti per i genitori che svolgono determinti lavori 
  • Quali sono le agevolazioni previste per il lavoro su turni notturni delle neo mamme 

Quali sono i diritti dei genitori che lavorano su turni

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, i genitori che lavorano su turni hanno diritto a:

  • usufruire del riposo giornaliero e settimanale;
  • usufruire delle pause intermedie;
  • per lavoro prestato di domenica, sono previsti un giorno di riposo compensativo e specifiche maggiorazioni per la prestazione resa.

Se i genitori lavorano su turni di domenica, nei casi di assenza per congedo parentale, hanno comunque diritto ad avere l’indennità Inps del 30% della retribuzione media giornaliera.

In particolare, i genitori che lavorano su turni e hanno figli fino a dodici anni di età hanno diritto di assentarsi dal lavoro per un periodo, che può essere sia retribuito e sia non retribuito, complessivamente di:

  • 11 mesi se sono presenti entrambi i genitori, nel rispetto dei limiti individuali di sei mesi (per la madre) e sette mesi (per il padre);
  • 10 mesi nel caso di un solo genitore;
  • 10 mesi, che possono arrivare a 11 se il padre si astiene dal lavoro per almeno tre mesi, in presenza di un solo genitore con successivo ingresso del secondo.

L’assenza per congedo parentale può essere a giorni o ad ore.

Cosa prevedono i turni opposti e non coincidenti per i genitori che svolgono determinti lavori 

Tra le agevolazioni previste per i genitori che lavorano su turni e svolgono la professione di infermieri c’è la possibilità di fruire di turni opposti e non coincidenti per seguire adeguatamente la crescita e la gestione dei figli.

Le norme in vigore non specificano se i dipendenti devono appartenere entrambi alla stessa azienda o a due aziende differenti, per cui non avendo particolari chiarimenti in merito, il diritto può valere anche se i genitori sono dipendenti di due diverse amministrazioni.

In ogni caso, è sempre necessario presentare una specifica richiesta all’azienda di appartenenza, indirizzata al direttore della gestione risorse umane e/o alla direzione infermieristica e tecnica, specificando il ruolo, l’ente e l’U.O. di appartenenza di entrambi i genitori, oltre al nominativo e l’età del minore.

Quali sono le agevolazioni previste per il lavoro su turni notturni delle neo mamme 

Ulteriori agevolazioni per i genitori che lavorano su turni interessano le donne neo-mamme.

E', infatti, vietato far svolgere il lavoro su turni di notte, dalle 24 alle 6, alle donne in dolce attesa e neo mamme, per tutto il periodo che va dall’accertamento dello stato di gravidanza e fino al compimento di un anno di età del bambino.


 

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