Il modello C2 storico è un certificato rilasciato dai Centri per l'Impiego che fotografa la carriera occupazionale di un lavoratore. Se in passato veniva richiesto in contesti burocratici ristretti, oggi è utile nella gestione delle posizioni lavorative, nelle pratiche di disoccupazione e nelle assunzioni agevolate. Approfondiamo in questo articolo:
Contenuto e valore del modello C2 storico
Gli usi del modello C2 tra agevolazioni e concorsi
Come richiederlo tra modalità cartacea, digitale
Il Modello C2 non è un documento generico né un modulo prestampato da compilare a mano: si tratta di una certificazione pubblica che riassume tutte le esperienze lavorative di una persona registrate nel sistema informativo dei Centri per l'impiego della Regione in cui la persona è domiciliata. A differenza di un curriculum vitae, che ha una funzione descrittiva e può essere adattato in base alle esigenze, il C2 storico è oggettivo e standardizzato e comprende solo le informazioni già comunicate per legge da aziende e datori di lavoro agli uffici pubblici competenti.
Il cuore del documento è la cronologia dei rapporti di lavoro subordinato, dai più recenti fino ai più datati. Per ciascun contratto sono indicate le date di avvio, trasformazione, proroga e cessazione, nonché le mansioni svolte e il nome del datore di lavoro.
ltre all'anagrafica, il certificato riporta anche i titoli di studio conseguiti, la data di iscrizione al Centro per l'Impiego, l'eventuale dichiarazione di disponibilità al lavoro, le interruzioni occupazionali, i periodi di inoccupazione e lo stato di disoccupazione.
Non tutte le esperienze lavorative sono presenti nel documento. Ne sono esclusi i rapporti di lavoro autonomo occasionale, gli incarichi nella pubblica amministrazione non ancora aggiornati, i contratti di lavoro domestico e quelli gestiti da agenzie di somministrazione non sempre registrati.
Nell'universo delle pratiche lavorative e previdenziali, il modello C2 assume la funzione di certificare lo stato occupazionale di un cittadino
Tra i contesti c'è quello delle assunzioni agevolate: per accedere agli sgravi fiscali previsti per chi assume lavoratori disoccupati da almeno 12 o 24 mesi, le aziende devono dimostrare lo stato di inoccupazione del candidato. Anche le pubbliche amministrazioni e gli enti previdenziali, nel momento in cui devono verificare la continuità o l'interruzione lavorativa per l'erogazione di determinati benefici fanno ricorso a questo certificato.
Il C2 è richiesto durante la partecipazione a concorsi pubblici, in fase di ricollocamento attraverso le politiche attive del lavoro e dagli stessi lavoratori che vogliono ricostruire la propria carriera professionale con elementi oggettivi, aggiornati e validi.
È anche uno strumento utile per i consulenti del lavoro e i patronati per gestire domande Inps, contenziosi previdenziali, richieste di pensione anticipata o controlli con l'estratto conto contributivo.
L'utente può richiedere il modello C2 storico in due modalità: in forma cartacea al Centro per l'impiego, oppure telematicamente, tramite i portali digitali regionali abilitati.
Chi preferisce il metodo tradizionale può recarsi al CPI competente per territorio, munito di un documento d'identità valido e del codice fiscale. È anche possibile delegare un'altra persona, a patto di presentare una delega scritta e firmata, accompagnata dalle copie dei documenti del delegato e del delegante.
Per chi preferisce il digitale, la richiesta online può essere effettuata accedendo ai portali regionali dedicati, mediante SPID, CIE o CNS. Ogni Regione ha però un sistema proprio. In Lombardia, ad esempio, il certificato è scaricabile in autonomia in formato pdf dalla piattaforma di AFOLMET, anche tramite l'app mobile myAFOLMET. In Emilia-Romagna, è sufficiente entrare nel portale Lavoro per Te. Nel Lazio il rilascio avviene tramite email, allegando una dichiarazione sostitutiva di atto notorio e la copia del documento.