I fondi di investimento a scadenza, noti anche come fondi data target, sono strumenti finanziari che hanno guadagnato popolarità negli ultimi anni grazie alla loro struttura specifica, che prevede un termine temporale definito.
Questi fondi offrono agli investitori la possibilità di pianificare con precisione l'orizzonte temporale del loro investimento, ottenendo potenzialmente rendimenti regolari e controllando meglio il rischio. Ecco i dettagli:
Come funzionano i fondi di investimento a scadenza
Rendimenti attesi, rischi, tassazione e condizioni dei fondi a scadenza
Un fondo a scadenza raccoglie capitali durante una finestra di collocamento, di solito di alcune settimane, dopodiché non è più possibile sottoscrivere nuove quote. Il fondo ha una durata predefinita, di solito compresa tra 5 e 7 anni.
Durante questo periodo, il fondo viene gestito con l'obiettivo di raggiungere i rendimenti prefissati, distribuendo spesso cedole periodiche agli investitori. Esistono due tipi di fondi a scadenza:
fondi obbligazionari: compongono almeno l'80% del portafoglio con obbligazioni, offrendo un profilo di rischio più basso e rendimenti relativamente stabili;
fondi bilanciati: combinano obbligazioni e azioni, offrendo un equilibrio tra rischio e rendimento. Questi fondi possono variare in termini di rischio, con una maggiore esposizione azionaria all'inizio, che tende a ridursi man mano che si avvicina la scadenza del fondo.
Investire in fondi a scadenza richiede un orizzonte temporale definito e una certa tolleranza al rischio, soprattutto per i fondi bilanciati. Gli investitori devono essere pronti a mantenere l'investimento fino alla scadenza per evitare penali di uscita anticipata. È preferibile valutare le caratteristiche del fondo, inclusi i costi, la strategia di investimento e il profilo di rischio, prima di sottoscrivere.
I fondi a scadenza possono essere una scelta interessante per gli investitori che cercano di pianificare con precisione il proprio orizzonte temporale di investimento e che apprezzano la possibilità di ricevere cedole periodiche. Ed è importante essere consapevoli dei rischi, dei costi e delle possibili implicazioni fiscali associate a questi strumenti.
I fondi a scadenza possono offrire rendimenti interessanti, soprattutto se riescono a raggiungere gli obiettivi di investimento prefissati. In ogni caso non garantiscono un rendimento fisso: i risultati dipendono dall'andamento dei mercati finanziari in cui il fondo è investito.
Uno dei principali attrattivi di questi fondi è la distribuzione di cedole periodiche che offrono un flusso di reddito regolare. Bisogna essere consapevoli che queste cedole non sono sempre garantite e, in caso di performance negativa del portafoglio, possono essere pagate attingendo al capitale investito, riducendo così il valore dell'investimento iniziale.
In Italia, i rendimenti derivanti dai fondi a scadenza sono soggetti a una tassazione del 26% sul capital gain ossia sulla differenza tra il valore di rimborso delle quote e il valore di acquisto. Per gli investimenti in titoli di Stato italiani e titoli equiparati, l’aliquota è ridotta al 12,5%, rendendo questi fondi più vantaggiosi dal punto di vista fiscale se includono una significativa componente di titoli di Stato.
Uno degli aspetti critici dei fondi a scadenza riguarda i costi associati. Oltre alle spese di gestione annuali, che possono variare, questi fondi possono prevedere commissioni di sottoscrizione, rimborso anticipato e, in alcuni casi, anche commissioni di performance. Questi costi, anche applicati giorno per giorno e dunque elevati, possono ridurre i rendimenti netti per l'investitore, soprattutto se il fondo non riesce a raggiungere gli obiettivi prefissati.