La finestra pensionistica indica un determinato periodo di tempo che intercorre tra la maturazione dei requisiti richiesti per andare in pensione e l'effettivo collocamento a riposo. Si tratta di un periodo di tempo che non è sempre lo stesso e universale ma varia per ogni forma pensionistica in vigore nei diversi tempi.
Che cos'è la finestra pensionistica e come funziona?
Per andare in pensione sono tanti gli elementi e i criteri che devono essere considerati per l’effettivo collocamento a riposo, dai requisiti da maturare per andare in pensione, ai tempi da rispettare per la presentazione della domanda di pensione, al calcolo dell’importo tra montante contributivo, coefficienti di trasformazione e non solo. E tra i diversi elementi da considerare ai fini pensionistici c’è anche la cosiddetta finestra mobile. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
La finestra pensionistica, anche nota come finestra mobile per la pensione, è il periodo di tempo che intercorre tra la maturazione dei requisiti per la pensione, in base alla forma pensionistica scelta, e la decorrenza effettiva della pensione finale. La finestra pensionistica è prevista per quasi ogni forma di pensionistica ma non per tutte.
Si tratta di un meccanismo introdotto per contenere la spesa pensionistica perché rappresenta un periodo di tempo che ritarda l’effettivo pagamento dell’assegno finale ad un momento successivo rispetto quello in cui si maturano gli effettivi requisiti per andare in pensione.
Il funzionamento della finestra pensionistica dipende dalla forma di uscita per cui ogni soggetto opta per l'uscita, considerando che il tempo della finestra per andare in pensione è differente per le diverse forme di uscita pensionistica, sia ordinaria che anticipata. E non sempre, tra l’altro, sono previste per legge finestre mobili da applicare alle pensioni.
Per esempio, per andare in pensione di vecchiaia a 67 anni di età e con almeno 20 anni di contributi non bisogna considerare alcuna finestra mobile perché, per legge, non è prevista per questa forma di uscita, ma per andare in pensione anticipata ordinaria, per cui sono richiesti 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi di contributi per le donne, a prescindere dal requisito anagrafico, la finestra pensionistica da considerare è di tre mesi.
Ciò significa che dal momento in cui si maturano 42 anni e dieci mesi di contributi al momento in cui si va effettivamente in pensione e si riceve il primo trattamento mensile deve trascorrere un tempo di tre mesi. La pensione non viene, dunque, pagata subito dopo la maturazione dei requisiti pensionistici e la pensione raggiunta.
Il periodo previsto della finestra mobile viene calcolato dal momento di maturazione dei requisiti fissati per andare in pensione con una determinata forma. Riprendendo l’esempio della finestra pensionistica di tre mesi per la pensione anticipata ordinaria, il periodo della stessa decorre dal momento in cui un lavoratore matura complessivamente i 41 anni e dieci mesi di contributi, per cui per esempio se tale traguardo si raggiunge ad aprile 2024, la pensione decorre a partire dal mese di agosto.
Secondo quanto spiegato dall’Inps, la finestra pensionistica si calcola solo se il lavoratore va in pensione non appena raggiunge i requisiti fissati, ma se lo stesso lavoratore si ritira con un maggior numero di anni contributivi rispetto al requisito minimo, la finestra pensionistica stabilita dalla legge si può ridurre o anche azzerare.
Per esempio: se un lavoratore decide di andare in pensione anticipata avendo già 43 anni e un mese di contributi, non deve considerare la finestra mobile dei tre mesi stabiliti.
Secondo quanto chiarito dall’Inps, inoltre, durante il periodo della finestra per andare in pensione, pur avendo maturato i requisiti richiesti per andare in pensione, i soggetti interessati non percepiscono la loro pensione, per cui durante il periodo della finestra si può anche continuare a lavorare. Non è, però, obbligatorio farlo.
Continuare a lavorare anche nei periodi di finestra pensionistica è utile per chi sta per andare in pensione e non ha i mezzi economici sufficienti per affrontare il periodo di tempo stabilito dalla finestra prima di ricevere la pensione finale perché non percepire stipendio e pensione per mesi potrebbe creare difficoltà, mentre continuando a lavorare, i pensionandi continuano a guadagnare senza rimanere senza entrate per mesi.