Un ETF Attivo (Exchange-Traded Fund a gestione attiva) rappresenta uno strumento di investimento in cui un gestore di portafoglio professionista conduce ricerche approfondite sui titoli per determinare quali strumenti finanziari includere e in quali proporzioni. Questi esperti modificano attivamente le ponderazioni dei titoli in base alle loro valutazioni, alle tendenze di mercato e alle analisi macroeconomiche complessive.
A differenza degli ETF passivi, i gestori di fondi attivi hanno la libertà di adattare dinamicamente il portafoglio, mantenendo anche riserve di liquidità per gestire il rischio complessivo e sfruttare opportunità quando i mercati subiscono fluttuazioni significative.
Per comprendere meglio la natura degli ETF attivi, è importante confrontarli con la loro controparte passiva:
L'obiettivo primario di un ETF a gestione attiva è chiaro: il gestore del portafoglio ha la libertà di modificare gli investimenti senza essere vincolato dalle regole rigide che caratterizzano la replica di un indice. Questo approccio flessibile mira a generare rendimenti superiori rispetto al mercato attraverso ricerca approfondita e strategie personalizzate.
Una caratteristica distintiva degli ETF attivi tradizionali è la divulgazione giornaliera delle loro posizioni, con prezzi che vengono aggiornati durante l'intera giornata di negoziazione. Questa trasparenza rappresenta una delle differenze principali rispetto ai fondi di investimento alternativi comparabili.
Gli Exchange-Traded Fund a gestione attiva offrono diversi potenziali benefici che li rendono strumenti interessanti per molti investitori:
Mentre un ETF passivo si limita a replicare la performance di un benchmark, gli ETF attivi hanno l'opportunità di sovraperformare il mercato grazie alle decisioni strategiche dei gestori di portafoglio e degli analisti di ricerca. Naturalmente, esiste anche il rischio che il fondo possa sottoperformare rispetto al benchmark di riferimento.
La struttura di un ETF a gestione attiva può consentire spese operative più contenute rispetto a un fondo comune d'investimento tradizionale con strategie simili. Questo vantaggio di costo può tradursi in rendimenti netti superiori per l'investitore nel lungo periodo.
Il processo di creazione e rimborso delle quote può rendere gli ETF attivi più efficienti dal punto di vista fiscale rispetto ai fondi comuni d'investimento tradizionali, minimizzando gli eventi imponibili per gli investitori.
Come gli ETF indicizzati, anche quelli a gestione attiva permettono agli investitori di negoziare durante tutta la giornata, incluse operazioni più sofisticate come vendite allo scoperto e acquisti a margine. Questa caratteristica può garantire una maggiore liquidità rispetto ai fondi che non vengono scambiati continuativamente durante le ore di mercato.
Nonostante i numerosi vantaggi, gli ETF attivi presentano anche alcune limitazioni che è importante considerare:
La trasparenza richiesta può rappresentare una sfida significativa, specialmente per fondi di grandi dimensioni o per quelli che detengono titoli poco liquidi. La divulgazione completa potrebbe limitare la capacità di un gestore di implementare efficacemente strategie basate su ricerche proprietarie, per timore che altri operatori di mercato possano anticipare le mosse programmate.
Sebbene gli ETF attivi possano avere costi inferiori rispetto a fondi comuni d'investimento comparabili, generalmente presentano commissioni di gestione più elevate rispetto agli ETF passivi che replicano indici. Questo differenziale di costo deve essere giustificato da una performance superiore per risultare vantaggioso per l'investitore.
Gli ETF attivi combinano le caratteristiche di liquidità e flessibilità tipiche degli ETF con l'approccio gestionale dei fondi attivi tradizionali. Il funzionamento pratico prevede:
Un esempio concreto potrebbe essere un ETF attivo focalizzato sul settore tecnologico, dove il gestore potrebbe aumentare l'esposizione verso aziende di intelligenza artificiale quando identifica trend favorevoli, per poi riposizionarsi su titoli più difensivi in momenti di maggiore volatilità.
I gestori di ETF attivi impiegano diverse strategie per cercare di generare alfa (rendimento superiore al benchmark). Alcune delle più comuni includono:
Analisi approfondita dei bilanci aziendali, dei modelli di business e dei vantaggi competitivi per identificare società sottovalutate con potenziale di crescita superiore.
Modificare l'allocazione tra diversi settori economici in base alle prospettive di crescita, alle valutazioni relative e al momento del ciclo economico.
Adattare l'esposizione a diverse classi di attività (azioni, obbligazioni, liquidità) in risposta alle condizioni di mercato e alle opportunità emergenti.
Utilizzo di modelli matematici e algoritmi per identificare inefficienze di mercato e opportunità di trading sistematiche.
Prima di investire in un ETF attivo, è consigliabile considerare i seguenti fattori chiave:
Gli ETF attivi rappresentano un segmento in forte crescita nell'industria finanziaria globale. Questa forma di investimento sta guadagnando popolarità poiché combina la flessibilità e l'accessibilità degli ETF tradizionali con il potenziale valore aggiunto della gestione attiva professionale.
La ricerca di informazioni sulle differenze tra le varie tipologie di ETF è sempre più diffusa, mentre gli investitori cercano di ottimizzare i propri portafogli bilanciando costi, rischi e potenziali rendimenti in un ambiente di mercato complesso e in continua evoluzione.
Il mercato offre diverse categorie di ETF attivi per soddisfare varie esigenze di investimento:
Focalizzati sui mercati azionari, possono specializzarsi in regioni geografiche specifiche, settori industriali o stili di investimento (crescita, valore, dividendi).
Gestiscono portafogli di titoli a reddito fisso, con la flessibilità di adattare duration, qualità creditizia e allocazione geografica in base alle prospettive sui tassi d'interesse e sui mercati del credito.
Combinano diverse classi di attività in un unico veicolo, con allocazioni che vengono modificate tatticamente dal gestore in base alle condizioni di mercato.
Incentrati su trend specifici di lungo periodo come energia pulita, digitalizzazione, invecchiamento demografico o cybersecurity.
Ogni tipologia offre vantaggi distinti e può svolgere ruoli complementari all'interno di un portafoglio diversificato, a seconda degli obiettivi dell'investitore e della sua tolleranza al rischio. Per approfondire ulteriormente, è utile conoscere che cos'è un ETF fisico e le sue caratteristiche specifiche rispetto ad altre categorie di ETF.