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Chi e che cosa fa un impiegato di concetto. E lo stipendio medio 2025 nei vari settori in base CCNL e inquadramento

Ruolo, livello in busta paga e differenze tra impiegati di concetto, operai, dirigenti e funzionari: una panoramica su come funziona l'inquadramento contrattuale, i CCNL di riferimento e le mansioni nei settori pubblico e privato.

Autore: Marcello Tansini
pubblicato il
Chi e che cosa fa un impiegato di concet

La figura dell'impiegato di concetto è un profilo professionale che si colloca tra l'impiegato d'ordine, caratterizzato da mansioni procedurali e iterative, e il livello superiore dei quadri e dirigenti che assumono decisioni strategiche complesse.

La normativa italiana, in primis l'articolo 2095 del Codice civile, definisce il lavoratore subordinato come colui che presta la propria attività con subalternità e continuità, lasciando poi al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro l'onere di suddividere ulteriormente le categorie professionali; sulla base di tale struttura, la definizione di impiegato di concetto trova corpo nella letteratura tecnico-giuridica e nei glossari settoriali, i quali ne descrivono l'attività come caratterizzata da autonomia operativa, discrezionalità e assunzione di responsabilità nel proprio ambito. Questa nozione, seppur ancora presente nel linguaggio quotidiano, oggi spesso convive con schemi contrattuali basati su livelli e aree professionali.

A cosa serve e quali competenze impiega l'impiegato di concetto

In azienda, l'impiegato di concetto agisce come punto di equilibrio tra l'operatività di base e la gestione coordinata di processi: sia che si tratti della supervisione di contabilità, della gestione degli acquisti, dell'amministrazione del personale, del monitoraggio dei fornitori o della qualità, questa figura esercita un'attività che richiede capacità di analisi, problem solving e gestione autonoma di un processo.

La sua funzione prevede la predisposizione di procedure, la revisione di flussi operativi e la proposta di miglioramenti, in alcuni casi coordinando il lavoro di impiegati d'ordine. Nell'ambito del lessico aziendale, è frequente incontrare denominazioni quali responsabile amministrativo, project specialist o capo ufficio tecnico, tutte attribuzioni che incarnano quella capacità di orientarsi in autonomia all'interno di un perimetro prestabilito.

Inquadramento contrattuale: CCNL a confronto

Il diverso CCNL sotto cui opera il lavoratore incide in maniera significativa sull'inquadramento contrattuale e, di conseguenza, sulla retribuzione. Nel settore Terziario–Commercio, la figura dell'impiegato di concetto è tipicamente inquadrata al terzo livello, la cui descrizione normativa menziona esplicitamente le mansioni di concetto, distinguendole da quelle di supporto e da quelle operative più di basso profilo.

Per quanto riguarda i Metalmeccanici Industria, la classificazione convenzionale ha ormai lasciato il termine di concetto ma gli impiegati con responsabilità tecniche e gestionali si ritrovano nei livelli C2 e C3, mentre chi svolge ruoli con maggiore autonomia può affacciarsi al B1. Nei Studi Professionali, l'equivalente si rinviene nei livelli terzo e terzo super, destinati ad addetti amministrativi e tecnici con competenze medio-alte. Il settore bancario, ovvero quello del Credito, contempla la figura in seno alla terza Area professionale, che include il primo e il secondo livello. Infine nella Pubblica Amministrazione, in particolare per il Comparto Funzioni Centrali, il termine impiegato di concetto si traduce in Funzionario dell'Area III, inquadrato nelle fasce F1 o F2.

Retribuzioni tabellari 2025: confronto tra settori

Se si osservano i minimi tabellari lordi mensili aggiornati al 2025, emergono significative differenze tra i vari comparti. Nel Terziario–Commercio, il livello 3° raggiunge circa 1.941,37 euro mensili lordi a partire da marzo 2025, mentre i livelli 4° e 5° registrano cifre inferiori, rispettivamente 1.746,68 euro e 1.626,39 euro, con la contrattazione che prevede tredicesima e quattordicesima; traducendo questi valori in Retribuzione Annua Lorda (RAL) su 14 mensilità, il 3° livello si configura approssimativamente su 27.180 euro. Nei Metalmeccanici, i minimi mensili lordi ammontano a circa 2.130,56 euro per il C3, 1.989,38 euro per il C2 e 2.283,65 euro per il B1, tutti articolati su tredici mensilità, da cui derivano RAL indicative tra 25.860 euro e 29.690 euro.

Nell'ambito degli Studi Professionali, con l'ultimo aumento decorso dall'1 ottobre 2025, le cifre mensili lorde si aggirano attorno a 1.706,37 euro per il 3° livello e 1.722,11 euro per il 3° super; considerate tredici ma soprattutto quattordici mensilità, i valori annui si posizionano intorno ai 23.900 euro e 24.110 euro. nel settore Credito, i minimi mensili per la 3ª Area sono pari a circa 2.861,88 euro (2° livello) e 2.715,28 euro (1° livello), traducibili in RAL rispettivamente di circa 37.200 euro e 35.300 euro, su 13 mensilità. Nell'Area III – F1 della PA, la mensilità tabellare si attesta su 2.113,59 euro, corrispondenti a una RAL annua di circa 27.480 euro su tredici mensilità,.

Retribuzione di mercato e variabili reali

Affidandosi esclusivamente ai minimi contrattuali si coglie solo la base di partenza; in realtà, dati aggregati e piattaforme salariali segnalano che i lavoratori con inquadramento da impiegato di concetto percepiscono in media una RAL che varia da circa 30.000 euro fino a 33.000 euro, grazie all'apporto di superminimi, indennità, premi variabili e di secondo livello.

Le analisi ISTAT sulle retribuzioni contrattuali evidenziano una dinamica in crescita nei primi mesi del 2025, anche se con variazioni tra industria, servizi e pubblica amministrazione; segmenti di mercato rivelano medie comprese tra 24.000 euro e 31.000 euro lordi all'anno per posizioni analoghe, in linea con quanto si evince dalle tabelle CCNL e dagli incentivi integrativi.