Il pagamento della Tari sui rifiuti spetta sempre e solo ai residenti di case e altri immobili e, stando a quanto previsto dalla legge, i non residenti non devono pagare la Tari. Per diversi motivi, infatti, una persona può scegliere di non fissare la sua residenza nel luogo in cui vive, pensiamo ad uno studente che prende una casa in affitto ma mantiene la residenza a casa dei genitori.
Chi non è residente in una casa deve pagare la Tari? L’imposta sui rifiuti Tari deve, per legge, essere pagata dagli occupanti di una casa o altro locale suscettibile di produrre rifiuti secondo il principio che chi produce rifiuti paga. Ciò significa che, per esempio, ogni proprietario di casa è tenuto al pagamento della Tari, così ogni inquilino di casa in affitto deve pagare la Tari. Vediamo se l’obbligo di pagamento della Tari spetta a chi non è residente.
Il pagamento della Tari sui rifiuti spetta sempre e solo ai residenti di case e altri immobili e, stando a quanto previsto dalla legge, i non residenti non devono pagare la Tari. Per diversi motivi, infatti, una persona può scegliere di non fissare la sua residenza nel luogo in cui vive, pensiamo ad uno studente che prende una casa in affitto ma mantiene la residenza a casa dei genitori.
Secondo le leggi attuali, il pagamento della Tari per un inquilino non residente spetterebbe al proprietario della casa, ma ci sono dei casi in cui la Tari per l’inquilino non residente deve essere comunque pagata dall’inquilino stesso, indipendentemente dal fatto che risulti o meno residente nella casa.
I casi in cui un non residente deve pagare la Tari sui rifiuti sono quelli in cui la casa viene regolarmente affittata, ma l’inquilino vi resta solo per determinati periodi di tempo. In questo caso l’inquilino, pur se non residente, deve pagare la Tari sui rifiuti.
L’unica agevolazione di cui si può godere per il pagamento della Tari sulla casa in cui non si è residenti è una riduzione del costo, considerando che il prezzo della Tari dipende anche da quanti componenti vivono stabilmente in una casa e quindi per una minore quantità di rifiuti prodotti, meno si paga.
Precisiamo che l’inquilino di una casa in affitto che vi abita in maniera saltuaria e vuole pagare un importo Tari ridotto deve dimostrare di abitarci in maniera saltuaria, per esempio mostrando le bollette, da cui emerge chiaramente che i consumi si registrano solo in alcuni periodi e non sempre.
Il calcolo della Tari sui rifiuti, sia per residenti che per non residenti tenuti al pagamento dell’imposta, si effettua sulla base delle quantità di rifiuti prodotti e in base a:
L’importo di pagamento della Tari sui rifiuti che gli inquilini devono pagare non è uguale per tutti i Comuni italiani. Le tariffe Tari vengono, infatti, definite da ogni singolo Comune e lo stesso calcolo dell’imposta da versare viene effettuato direttamente dal proprio Comune di residenza che invia al cittadino il relativo bollettino di pagamento all’indirizzo di residenza noto.
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Ai non residenti non spetta il pagamento della Tari sui rifiuti: quali sono i casi eccezionali e cosa prevedono leggi in vigore
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