Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Riscossione tributi locali (Imu, Tari, multe auto): nuovo ente AMCO per riscossione. Cosa cambia per i cittadini

di Marcello Tansini pubblicato il
Nuovo ente AMCO per riscossione

La riforma della riscossione dei tributi locali introduce AMCO come nuovo ente, puntando a maggiore efficienza, uniformità e autonomia per i comuni nella gestione di IMU, TARI e multe.

Con l'obiettivo di affrontare inefficienze e garantire maggiore sicurezza nei flussi finanziari, il Governo sta preparando l'introduzione di un nuovo ente pubblico destinato specificamente alla riscossione delle principali imposte locali, come IMU, TARI e le sanzioni amministrative.

La novità si inserisce nell'ambito della legge di bilancio e prevede il coinvolgimento di AMCO, società controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), accentuando i cambiamenti che i cittadini potranno osservare nei prossimi anni. L'iniziativa è destinata a rinnovare la cornice normativa e operativa, portando uniformità e potenziando le capacità di recupero crediti degli enti locali. Il tema della partecipazione di operatori pubblici e privati, insieme al potenziale impatto sull'autonomia comunale, resta centrale nel dibattito tra amministratori, tecnici e contribuenti.

AMCO e il nuovo assetto per la riscossione di IMU, TARI e multe

Nel contesto della prossima legge di bilancio, l'attività di riscossione coattiva dei tributi locali verrà affidata a un nuovo ente a partecipazione pubblica, con AMCO in posizione di rilievo. AMCO, grazie alla sua esperienza consolidata nel settore del recupero crediti deteriorati, acquisita anche tramite l'acquisizione di Exacta, sarà in grado di importare pratiche già affermate nel settore privato all'interno dei processi pubblici:

  • L'ente opererà su richiesta degli enti locali, ma interverrà in modo obbligatorio in caso di inefficienze accertate nella riscossione.
  • Per i comuni virtuosi, la collaborazione sarà facoltativa, consentendo comunque l'accesso a strumenti tecnologici e procedure innovativi.
  • La logica di "polo nazionale" mira a supportare le amministrazioni più piccole e meno attrezzate, limitando la dipendenza dalle anticipazioni di tesoreria.
Questo nuovo scenario rivede le attività dell'attuale Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER), concentrando la gestione dei tributi locali in una struttura dotata di personale specializzato e banche dati interoperabili. Particolare attenzione è riservata all'integrazione informatica tramite partnership tecnologiche con Sogei e PagoPA, garantendo così maggiore tracciabilità e riduzione dell'evasione:

Tributo

Gestione attuale

Gestione futura

IMU

Agenzia Entrate Riscossione/ente locale

Nuovo ente + AMCO

TARI

Ente locale/recupero privati

Nuovo ente + AMCO

Multe

Polizia locale/ADER

Nuovo ente + AMCO

Obiettivi e vantaggi della riforma: efficienza, uniformità e autonomia dei comuni

La riforma intende perseguire miglioramenti significativi rispetto all'attuale modello di riscossione. Fra gli obiettivi principali emergono:

  • Aumento dell'efficienza: consentendo agli enti locali di avvalersi di sistemi collaudati per ridurre i crediti non riscossi, stimati a diversi miliardi di euro annuali.
  • Uniformità delle pratiche: standardizzando procedure e strumenti su tutto il territorio nazionale, si minimizzano le disparità regionali e si facilita il controllo degli esiti.
  • Rafforzamento dell'autonomia comunale: pur introducendo meccanismi di controllo, il modello prevede ampi margini di adesione volontaria e libertà gestionale per i comuni più efficaci.
Con la partecipazione di AMCO e il rafforzamento della cooperazione tra soggetti pubblici e privati, vengono valorizzati sia il know-how già presente sia le esperienze di successo nel recupero delle entrate. L'introduzione di una gestione più centralizzata, tuttavia, tutela la sovranità degli enti territoriali tramite strumenti di monitoraggio e una collaborazione facoltativa, laddove le performance sono in linea con gli standard previsti.

Le criticità attuali del sistema di riscossione locale e la motivazione della riforma

Il sistema di esazione dei tributi locali italiano si caratterizza per una marcata frammentarietà dei carichi e la modesta entità degli importi recuperabili. Questi elementi rendono spesso l'attività diseconomica per gli stessi enti locali, specie quelli di dimensioni ridotte o con risorse limitate:

  • La percentuale media di riscossione effettiva da parte degli enti locali si attesta intorno al 78%, con picchi negativi inferiori al 55% per circa il 10% dei comuni.
  • Disomogeneità territoriale: la presenza di marcate differenze tra Nord e Sud Italia in termini di efficacia della riscossione.
  • Evasione persistente: stime indicano un'evasione IMU pari al 22% del totale e una riscossione effettiva della TARI intorno al 60%.
Queste criticità sono alla base della scelta di adottare un nuovo modello, promosso dal MEF, che favorisca economie di scala, migliori la gestione dei dati e introduca personale appositamente formato. Gli interventi previsti dalla proposta governativa sono finalizzati a ridurre i costi operativi, incrementare la trasparenza e garantire una maggiore equità tra i cittadini nell'adempimento degli obblighi tributari.

Come funzionerà il nuovo ente: normativa, processi e tecnologia

L'avvio del nuovo riferimento per la riscossione locale sarà sancito dalla legge di bilancio. Prevede una struttura informatizzata avanzata, operativa in piena continuità e sinergia con ADER, ma fortemente specializzata. Saranno adottate pratiche già sperimentate nell'ambito privato e nel recupero dei crediti pubblici, integrando le varie banche dati attraverso partnership con soggetti come Sogei e PagoPA:

  • Processi digitalizzati per la determinazione accurata delle posizioni debitorie dei cittadini.
  • Sistemi di monitoraggio degli incaricati delle riscossioni, per garantire trasparenza e regolarità nelle procedure.
  • Accesso diretto da parte degli enti locali a strumenti e report dettagliati sulle riscossioni effettuate e sulle posizioni aperte.
Il quadro normativo sarà sviluppato in coerenza con la recente riforma dell'albo dei riscossori e con le nuove regole di affidamento degli incarichi. Ogni fase della riscossione coattiva sarà supportata da controlli e audit, volti a garantire l'allineamento agli standard di efficienza e integrità stabiliti dalle linee guida ministeriali e dalla Legge 212/2000 - Statuto dei diritti del contribuente.

Il ruolo dei comuni e delle partnership pubblico-privato nella riscossione

All'interno della nuova cornice istituzionale, i comuni continueranno a esercitare un ruolo determinante nella pianificazione e controllo delle attività di recupero delle entrate proprie. La riforma, infatti, lascia margini di autonomia agli enti virtuosi, garantendo la possibilità di scelta tra affidamento diretto al nuovo ente e utilizzo di operatori privati abilitati secondo la disciplina aggiornata dell'albo dei riscossori. Questa flessibilità permette di:

  • Valorizzare le migliori pratiche già in essere a livello locale, soprattutto per gli enti con alte performance di incasso.
  • Promuovere l'integrazione di strumenti digitali attraverso partnership sia con soggetti pubblici che privati, favorendo la competizione positiva e l'innovazione.
  • Aumentare la trasparenza e la verifica mediante reportistica dettagliata e interoperabilità tra sistemi.
La collaborazione con soggetti privati - già attiva per gran parte della riscossione locale - viene rafforzata e razionalizzata, evitando duplicazioni e sfruttando le sinergie possibili. Il meccanismo di adesione facoltativa per comuni efficienti tutela l'autonomia decisionale locale, mentre il ricorso obbligato ai nuovi modelli per gli enti inadempienti mira a garantire il rispetto degli equilibri finanziari pubblici e la certezza della riscossione per tutte le amministrazioni coinvolte.
Leggi anche