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Come attivare il servizio Send nell'App IO e quali comunicazioni della PA si ricevono e con che valore giuridico

L'accesso al servizio Send avviene tramite l'App IO, l'applicazione ufficiale dei servizi pubblici italiani.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Come attivare il servizio Send nell'App

Uno degli strumenti più innovativi e rilevanti introdotti negli ultimi anni è il Servizio notifiche digitali (Send), integrato nell'App IO. Si tratta di un sistema nato con lo scopo di semplificare, velocizzare e rendere più trasparente il rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione. L'obiettivo è sostituire progressivamente le raccomandate cartacee, i moduli da compilare a mano e i passaggi allo sportello con notifiche ufficiali a valore legale, recapitate sul proprio smartphone o computer.

Il funzionamento è semplice: quando un ente pubblico deve notificare un atto, una comunicazione o un pagamento, può inviarlo tramite la piattaforma Send. Se il cittadino ha attivato il servizio sull'App IO, riceverà un messaggio all'interno dell'applicazione che segnalerà la presenza di un nuovo documento. Aprendo la notifica, l'utente accede all'intero contenuto, visualizza gli allegati, conosce eventuali scadenze e paga dall'app, grazie all'integrazione con il circuito PagoPA. Vediamo da vicino il funzionamento:

  • Come attivare Send sull'app IO i passaggi per ricevere notifiche digitali

  • Tipologie di comunicazioni inviate e valore legale delle notifiche

Come attivare Send sull'app IO i passaggi per ricevere notifiche digitali

L'accesso al servizio Send avviene tramite l'App IO, l'applicazione ufficiale dei servizi pubblici italiani. Per attivare la funzionalità, il cittadino deve in primo luogo accedere all'app attraverso una identità digitale riconosciuta, scegliendo tra Spid o Cie. Una volta entrati è sufficiente navigare all'interno della sezione Servizi dove è disponibile una voce dedicata: Send - Notifiche digitali.

Cliccando su questa opzione, si apre una schermata che consente di attivare il servizio con un semplice tocco su Attiva il servizio. A questo punto, l'app proporrà alcune preferenze personalizzabili, come la ricezione di notifiche push, l'impostazione della conferma di lettura o la possibilità di ricevere un avviso anche via email o sms. La configurazione è pensata per adattarsi alle diverse esigenze degli utenti, permettendo anche di consultare la cronologia delle notifiche e di conservare digitalmente i documenti ricevuti, senza doverli stampare.

L'attivazione del servizio è gratuita e non comporta obblighi particolari. Chi non può o non vuole utilizzare i canali digitali, potrà continuare a ricevere gli atti in formato cartaceo, attraverso la rete di punti fisici di ritiro, ma chi sceglie Send potrà evitare del tutto la stampa e la spedizione postale, a patto che consulti la notifica entro cinque giorni (120 ore) dalla sua emissione.

Se la notifica non viene visualizzata entro questo limite e l'utente non ha indicato un indirizzo Pec valido, il sistema prevede in automatico l'invio della versione cartacea dell'atto.

Tipologie di comunicazioni inviate e valore legale delle notifiche

Ma che tipo di comunicazioni si ricevono tramite Send? Il servizio è stato progettato per gestire le notifiche che, per legge, devono raggiungere in modo certo e verificabile il cittadino. Questo comprende documenti come multe per violazioni stradali, avvisi di accertamento tributario, esiti di pratiche amministrative, inviti a regolarizzare posizioni contributive, rimborsi fiscali, sospensioni o rettifiche e altre tipologie di atti ufficiali provenienti da enti locali, agenzie fiscali, Inps, Inail, Comuni e Regioni.

Ogni notifica ricevuta tramite il sistema assume valore giuridico nel momento in cui il destinatario effettua l'accesso e apre il messaggio. In altre parole, la lettura del documento equivale alla firma di ricevuta nel caso delle tradizionali raccomandate postali. Il perfezionamento della notifica, come stabilito dalla normativa vigente e dalla piattaforma Send stessa, avviene in quel preciso istante. Se, invece, la notifica non viene aperta entro il tempo previsto, il sistema ne tiene traccia e considera la notifica “perfezionata per decorrenza dei termini”, analogamente a quanto accade con la Pec (7 giorni) o con la raccomandata (10 o 20 giorni).

Da un punto di vista legale le notifiche digitali sono equivalenti a quelle cartacee e possono essere utilizzate per avviare procedimenti, richiedere adempimenti o formalizzare atti pubblici e privati. In caso di mancata risposta o mancato pagamento valgono a tutti gli effetti come base per eventuali sanzioni, riscossioni coattive o provvedimenti successivi.