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Come contestare una pagella scolastica o un singolo voto finale? La procedura, a chi rivolgersi, costi e tempistiche

Prima di decidere di contestare un voto o una una pagella scolastica fondamentale verificare se ci sono motivi validi per farlo.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Come contestare una pagella scolastica o

I voti scolastici sono spesso considerati inviolabili e definitivi, frutto dell'autonomia professionale degli insegnanti. Un decreto presidenziale stabilisce chiaramente che "la valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente", lasciando poco spazio alla contestazione. Ma cosa succede quando i genitori o gli studenti ritengono che il voto assegnato non rispecchi correttamente la qualità del lavoro svolto?

  • Pagella scolastica o voto finale, come contestarli

  • La procedura per contestare pagella e voti

Pagella scolastica o voto finale, come contestarli

Prima di decidere di contestare un voto o una pagella scolastica è fondamentale verificare se ci sono motivi validi per farlo. Un esempio può essere la presenza di un errore evidente nella valutazione o una penalizzazione ingiusta per un’assenza programmata. Le normative scolastiche prevedono che per stabilire il voto in pagella, l'insegnante debba basarsi su almeno due interrogazioni e due verifiche scritte per ogni quadrimestre. Se queste condizioni non sono rispettate, lo studente ha diritto a una valutazione integrativa.

Il primo passo per contestare un voto è il dialogo. Parlare direttamente con l'insegnante può spesso risolvere la questione in modo pacifico. Spiegare il proprio punto di vista e ascoltare le motivazioni del docente può portare a una comprensione reciproca e, talvolta, a una revisione del voto. Se il confronto con l'insegnante non porta a un risultato soddisfacente, è possibile rivolgersi al preside della scuola. In questo caso, è consigliabile farsi accompagnare dai genitori per presentare una richiesta formale di revisione del voto.

Nel caso in cui i passaggi precedenti non risolvano il problema, esiste la possibilità di fare ricorso al Tar, come approfondiamo meglio nel paragrafo successivo. Questo è il passo successivo, utilizzato quando si ritiene che ci siano state violazioni delle procedure o che i diritti dello studente non siano stati rispettati. Il ricorso al Tar deve essere considerato come ultima risorsa, poiché può essere un processo complesso e costoso. Tuttavia, è uno strumento legale disponibile per garantire che la giustizia venga fatta in situazioni dove le altre vie di risoluzione si sono rivelate insufficienti.

La procedura per contestare pagella e voti

Gli studenti e i genitori spesso si trovano a disagio di fronte a voti che sembrano ingiusti, specialmente quando questi voti derivano da situazioni che sembrano punitive o mal gestite. Ci sono casi specifici in cui è possibile contestare una valutazione scolastica e ottenere una revisione.

Una delle situazioni più controverse è quella in cui uno studente viene penalizzato per un'assenza giustificata, soprattutto se si tratta di un'assenza non programmata in occasione di un'interrogazione o di un compito in classe. Ridurre un voto per un'assenza giustificata viene spesso visto come un atto punitivo ingiusto e, in alcuni casi, può essere considerato illegale. Invece di penalizzare, il docente dovrebbe organizzare una prova suppletiva per dare allo studente un'opportunità equa di recuperare il compito perso.

Un'altra ragione legittima per contestare un voto riguarda il numero insufficiente di interrogazioni o verifiche. Le normative scolastiche stabiliscono che per la valutazione finale devono essere considerate almeno due interrogazioni e due verifiche scritte per ogni quadrimestre. Se queste condizioni non sono rispettate, gli studenti hanno il diritto di chiedere una revisione del voto.

Il primo passo per contestare un voto è tentare di risolvere la questione internamente, parlando direttamente con il professore responsabile. Questo approccio diretto può spesso portare a una soluzione rapida e senza la necessità di interventi esterni. Se il dialogo con il docente non porta a una risoluzione, è consigliabile portare la questione al preside della scuola, che può offrire una valutazione imparziale e prendere provvedimenti adeguati.

Se i tentativi di risoluzione interna non hanno successo, i genitori e gli studenti hanno la possibilità di fare ricorso al Tar. La giurisprudenza ha già affrontato numerosi casi di contestazioni dei voti scolastici. Ad esempio, il Tar del Piemonte ha annullato voti su basi di valutazioni inadeguate, accogliendo i ricorsi degli studenti.

Fare ricorso al Tar comporta dei costi: le spese legali possono variare, ma in genere si aggirano tra i 3.500 e i 4.000 euro. In alcuni casi, i costi possono aumentare fino a 6.000-8.000 euro, a seconda delle parcelle degli avvocati coinvolti.

I ricorsi al Tar devono essere presentati entro 60 giorni dalla data di pubblicazione dell'atto amministrativo contestato. Superato questo termine, il ricorso non sarà accettato.

Qualsiasi cittadino che ritiene di aver subito un danno da un atto amministrativo può fare ricorso al Tar, a condizione che sia stata leso un interesse legittimo e che il ricorso venga presentato nei termini stabiliti.