Le norme che regolano la successione prevede che dopo la morte dell'investitore i fondi vengano bloccati fino all'individuazione dell'erede. In pratica alcun parente o familiare è autorizzato a compiere qualunque tipo di azione. solo dopo la successione formale i fondi di investimento sono trasferiti e i titolari possono compiere tutte le operazioni che vogliono. In pratica non ci sono differenze tra i vari tipi di fondi in successione.
Come funziona la successione di fondi di investimento in caso di eredità? I fondi comuni di investimento sono strumenti di risparmio, gestiti da operatori autorizzati, che permettono di investire in tutti i mercati finanziari, anche con piccole cifre su tutte le tipologie di titoli, sia azioni, che obbligazioni, titoli di Stato, ecc.
Le quote di fondi si possono acquistare presso le banche e gli uffici postali e il loro valore viene determinato da quello dei titoli che compongono il paniere e viene regolarmente comunicato e pubblicato dalla società di gestione agli investitori. Anche i fondi di investimento passano in successione alla more del detentore. Vediamo quali sono le norme in merito.
Al momento del decesso di chi ha quote di fondi comuni di investimento, gli eredi ne diventano i nuovi proprietari, così come accade per gli altri beni mobili e immobili.
Questo vale anche per quanto riguarda la successione dei fondi comuni di investimento cointestati.
Le norme che regolano la successione prevedono che dopo la morte dell'investitore i fondi vengano bloccati fino all'individuazione dell'erede.
Solo dopo la successione formale, i fondi di investimento vengono trasferiti e i titolari possono compiere tutte le operazioni che vogliono.
Per quanto riguarda la tassazione, gli utili che derivano dall’investimento in fondi comuni sono soggetti all’aliquota fiscale del 26%, ridotta al 12,5% per la parte derivante dai titoli di stato italiani e simili.
Gli eredi devono inoltre versare l’imposta di successione sul valore delle quote, calcolato al momento del decesso del precedente detentore.
Secondo le norme in vigore, poi, ogni erede ha 10 anni di tempo per rinunciare ai fondi di investimento e all'eredità spettante e per farlo deve produrre una dichiarazione dal notaio o dal cancelliere del Tribunale.