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Come non pagare le commissioni di PagoPa: istruzioni e modi possibili

Pagare con PagoPA comporta spesso commissioni, ma conoscere come funzionano i costi, quali canali digitali risultano gratuiti e quali strategie adottare permette di evitarle o ridurle.

Autore: Marcello Tansini
pubblicato il
Come non pagare le commissioni di PagoPa

PagoPA, il sistema realizzato per digitalizzare i rapporti finanziari tra cittadini e Pubblica Amministrazione, sfrutta una rete estesa di Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) come banche, poste, istituti di pagamento e internet banking. Ognuno di questi soggetti può fissare proprie condizioni economiche, da cui derivano le spese spesso applicate.

L'obiettivo del cittadino è quindi scegliere modalità di pagamento che riducano queste spese, sfruttando le opportunità offerte dal panorama digitale. Una corretta informazione, insieme a un'attenta selezione dei canali, è il punto di partenza per risparmiare sugli oneri, senza rinunciare alla sicurezza e alla tracciabilità del pagamento.

Come funziona PagoPA e quali sono i costi delle commissioni

PagoPA è il sistema italiano dedicato ai pagamenti digitali verso la Pubblica Amministrazione e una vasta platea di enti pubblici e privati convenzionati. Il funzionamento è improntato su interoperabilità e ampia scelta, dato che ogni pagamento può essere eseguito utilizzando diversi metodi e canali, sia fisici che elettronici. L'utente, in possesso di un avviso o del codice di pagamento fornito dall'ente creditore, può scegliere se pagare online - tramite il sito dell'ente, la piattaforma checkout.pagopa.it, app bancarie o l'app IO - o fisicamente presso sportelli, banche, uffici postali, bar e supermercati convenzionati.

Ogni operatore di pagamento applica una quota per la gestione della transazione, variabile in base a canale e metodo scelto. Solitamente, le commissioni vanno dai 0,50 ai 2 euro, ma alcuni circuiti digitali o tipologie di conto - ad esempio home banking o specifici conti online - possono offrire condizioni più favorevoli o addirittura azzerare i costi.

L'informazione sulle commissioni è accessibile nel dettaglio all'atto del pagamento, nella schermata di riepilogo: Modifica nella sezione Commissione consente di confrontare le tariffe proposte dagli istituti aderenti. Dal punto di vista normativo, nulla vieta agli operatori di proporre pagamenti a costo zero; spesso sono gli stessi enti creditori a concordare esenzioni o convenzioni, parziali o totali, su alcune modalità. Di conseguenza, il costo totale per completare una transazione dipende dalla somma di fattori come canale scelto, tipo di carta, accordi tra banca ed ente beneficiario.

Strategie e metodi per evitare le commissioni su PagoPA

Risparmiare sulle commissioni PagoPA richiede consapevolezza e una scelta informata tra le molteplici opzioni disponibili. I suggerimenti includono:

  • Scegliere canali digitali in grado di offrire pagamenti gratuiti o a costi ridotti;

  • Preferire home banking o app IO, che spesso consentono di azzerare la commissione soprattutto per clienti della stessa banca o istituto;

  • Fare attenzione alle carte di pagamento o ai conti con accordi vantaggiosi;

  • Valutare sempre le condizioni dell'ente destinatario, che in alcuni casi riconosce esenzioni soggettive (come studenti, over 65, famiglie a basso reddito);

  • Evitare punti fisici come tabaccherie o ricevitorie che solitamente applicano costi fissi a singolo pagamento;

  • Verificare la presenza di servizi online dedicati sul portale dell'ente pubblico coinvolto;

  • Monitorare le promozioni temporanee offerte da prestatori di servizi o istituti di pagamento;

  • Considerare la possibilità di pagamenti cumulativi per ridurre la frequenza delle commissioni.

L'informazione più importante è la trasparenza sulla commissione: prima di confermare il pagamento, confrontare le opzioni disponibili permette di Massimizzare il risparmio e di evitare costi inattesi.

Canali digitali gratuiti: home banking, app IO, app bancarie

Una delle soluzioni più efficaci per azzerare costi accessori consiste nell'usare piattaforme digitali integrate come home banking, l'applicazione IO o le app bancarie. Numerosi istituti aderiscono al circuito CBILL, permettendo di pagare avvisi senza spese aggiuntive, soprattutto a chi opera online dal proprio conto corrente o app affiliata. In questi contesti, la procedura è completamente digitale: nella sezione apposita inserendo i dati dell'avviso PagoPA - tramite QR code o digitazione manuale - l'utente può completare il pagamento in pochi passaggi. Sia l'app IO che il portale checkout.pagopa.it offrono la possibilità di selezionare tra vari metodi e prestatori di servizi di pagamento, visualizzando preventivamente la commissione applicata da ciascuno. Oltre alle app bancarie più diffuse (ad esempio Intesa Sanpaolo, Unicredit, ING, Credem, BancoPosta), anche servizi fintech come Revolut permettono pagamenti senza che venga aggiunta nessuna tariffa extra. È utile ricordare che la stessa app IO, sviluppata in collaborazione con PagoPA S.p.A., offre la massima trasparenza e talvolta esenzioni specifiche, a seconda dell'ente pubblico creditore e del circuito scelto.

Pagamenti senza commissioni tramite carte e conti selezionati

Pagare con carte prepagate o di credito può rappresentare un'opportunità di risparmio, purché si tratti di prodotti finanziari associati a istituti che hanno stipulato convenzioni o scelto politiche di zero commissioni per i contributi verso la PA. Alcune realtà bancarie, tra cui conti come Tot e Revolut, offrono pagamenti PagoPA inclusi senza costi, a prescindere dal piano scelto dal cliente. Altri istituti propongono condizioni agevolate attivando carte dedicate, dotate di IBAN, o tramite servizi di addebito diretto. Anche alcune carte collegate a programmi promozionali temporanei, oppure abbinate a sistemi di pagamento digitali (come Apple Pay, Google Pay, Satispay), permettono transazioni completamente gratuite, in funzione di accordi specifici tra prestatore di servizi e PA. È essenziale controllare regolamenti e condizioni della propria banca o carta per verificare la presenza di offerte di pagamenti a costo zero e, prima di autorizzare la transazione, osservare se nel riepilogo del pagamento venga esplicitata la voce commissione: zero.

Evita punti fisici e intermediari con costi aggiuntivi

Affidarsi a tabaccherie, ricevitorie o sportelli ATM di banche diverse dalla propria espone facilmente a commissioni fisse per ogni operazione. Queste spese sono dovute all'intermediazione e ai servizi aggiuntivi forniti dal personale sul territorio. Nella maggior parte dei casi, il costo si aggira tra 1 e 2 euro a pagamento. Per risparmiare, conviene privilegiare sempre la via digitale, usando home banking, app ufficiali o il sito dell'ente creditore, ove spesso viene garantita la totale assenza di costi di servizio.

Esempi pratici: comuni, casi reali e banche che offrono pagamenti a zero commissioni

Sul territorio nazionale sono numerosi i casi in cui cittadini possono saldare avvisi PagoPA senza sostenere alcun onere aggiuntivo. Alcuni Comuni, ad esempio Milano, prevedono la gratuità dei pagamenti di multe e tributi se effettuati tramite portale online o home banking di istituti convenzionati. Diversi enti previdenziali e sanitari favoriscono anche pagamenti a zero spese per alcune categorie sociali o per chi predilige la strada digitale.

Tra le banche e i provider che propongono modalità gratuite spiccano realtà come Tot (che offre sempre commissione zero su tutti i piani), alcune soluzioni Revolut, banche online come ING e Credem, nonché carte digitali con IBAN integrato. Anche Poste Italiane consente, su alcuni tipi di conto, pagamenti PA senza tariffe, soprattutto agendo tramite il canale web. Per verificarne la disponibilità è sempre sufficiente consultare la lista aggiornata nella sezione trasparenza costi di PagoPA o informarsi sulle pagine delle stesse banche:

Ente o Banca

Modalità di pagamento

Commissioni

Comune di Milano

Home banking, app dedicata

0€

Tot

Qualsiasi piano aziendale

0€

Revolut

App, carta collegata

0€

Credem/ING

CBILL e pagamenti digitali

0€ su alcuni piani

Poste Italiane

App BancoPosta/Postepay

0€ su alcuni conti