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Banche e piattaforme di pagamento dovranno risarcire integralmente per truffe online secondo nuova normativa Ue

di Marcello Tansini pubblicato il
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La nuova normativa UE impone a banche e piattaforme di pagamento il risarcimento integrale in caso di truffe online. Vengono approfondite le responsabilità, controlli, tutela dei consumatori e il futuro dei servizi finanziari digitali.

L’espansione dei pagamenti digitali ha ridefinito l’esperienza finanziaria di milioni di cittadini europei, ma ha anche favorito la proliferazione di frodi online sempre più sofisticate. Per far fronte a questa sfida, l’Unione Europea ha approvato un nuovo quadro normativo pensato per rafforzare la sicurezza, garantire maggiore trasparenza e tutelare, in modo più efficace, gli utenti di servizi di pagamento. Le nuove regole intervengono sulle responsabilità di banche e piattaforme di pagamento, imponendo loro doveri stringenti di prevenzione e risarcimento in caso di truffa. La riforma mira a un mercato dei pagamenti digitali più sicuro per tutti, segnando una svolta nella protezione dei consumatori europei dalle insidie delle transazioni online.

Origini e obiettivi della nuova regolamentazione europea

Negli ultimi anni, l’incremento delle transazioni digitali ha portato con sé nuovi rischi, tra cui spoofing, phishing e furto d’identità. Il regolamento sui servizi di pagamento, frutto dell’accordo tra il Consiglio dell’Unione Europea e il Parlamento Europeo, nasce dalla necessità di armonizzare la normativa a livello comunitario per proteggere i cittadini di ogni Stato membro.

Gli obiettivi della riforma si articolano su più fronti:

  • Rafforzare la tutela dei consumatori coinvolti nelle frodi su pagamenti elettronici;
  • Imporre obblighi stringenti agli operatori finanziari in tema di sicurezza e trasparenza;
  • Prevenire la diffusione di annunci ingannevoli e servizi finanziari non autorizzati sulle piattaforme online;
  • Garantire una maggiore uniformità delle procedure di autorizzazione e vigilanza nell’accesso ai sistemi di pagamento, riducendo barriere e disparità tra i fornitori di servizi.
Attraverso l’introduzione di tali regole, Bruxelles intende offrire una risposta coordinata e moderna alle sfide di un ambiente in rapida trasformazione. La trasparenza sui costi, la rapida evoluzione dei pagamenti istantanei in euro e la salvaguardia dell’accesso al contante sono ulteriori pilastri di questa strategia normativa.

Responsabilità di banche e piattaforme di pagamento in caso di truffa

L’accordo raggiunto dalle istituzioni dell’Unione Europea stabilisce in maniera inequivocabile come la responsabilità delle banche e degli operatori di pagamento sia direttamente collegata all’adozione di misure preventive efficaci contro le frodi. Se una banca o una piattaforma non implementa adeguati controlli di sicurezza prescritti dalla legge, dovrà rimborsare integralmente le perdite subite dai clienti a causa di operazioni non autorizzate.

L’importanza della verifica della corrispondenza tra nome del beneficiario e IBAN viene riconosciuta quale presidio essenziale nella prevenzione dei bonifici fraudolenti. Questo controllo, già obbligatorio per i pagamenti istantanei, diventa ora esteso anche a tutti i trasferimenti tradizionali. Ogni mancata applicazione degli strumenti di prevenzione comporta una precisa responsabilità a carico degli istituti finanziari.

Inoltre, la disciplina europea prevede che le piattaforme tecnologiche impiegate per la diffusione di servizi finanziari online rispondano, sotto il profilo economico, dei danni subiti dai clienti, nel caso non rimuovano tempestivamente annunci fraudolenti che hanno provocato la truffa. Tale sistema incentiva un’azione congiunta tra banche e operatori digitali nella tutela delle persone, rafforzando la rete di protezione.

La normativa interessa anche le situazioni di impersonificazione durante il processo di autorizzazione a una transazione. Quando il cliente è indotto in errore da chi si finge un rappresentante della propria banca, il rimborso diventa diritto pieno, a condizione che sia stata fatta denuncia alle autorità e segnalazione all’operatore di pagamento.

Controlli obbligatori e strumenti di prevenzione delle frodi digitali

La nuova disciplina europea prevede un rafforzamento dei controlli preventivi ai fini della prevenzione delle frodi digitali. Gli operatori sono chiamati a verificare sempre la corrispondenza tra il beneficiario indicato e il relativo identificativo bancario (IBAN). In presenza di discrepanze, dovranno informare il cliente, che potrà comunque procedere assumendosi ogni responsabilità conseguente.

Ulteriori strumenti obbligatori includono:

  • Autenticazione forte del cliente per ogni operazione rilevante;
  • Implementazione di sistemi di monitoraggio automatico per identificare pattern sospetti o tentativi di accesso anomalo;
  • Valutazioni dinamiche del rischio per ogni transazione, con blocco immediato delle operazioni sospette;
  • L’introduzione di limiti di spesa personalizzabili e blocchi temporanei previsti sia dagli utenti che dai prestatori di servizi di pagamento per ridurre i rischi di abusi;
  • Verifica gratuita del beneficiario nelle operazioni in euro, favorendo un uso ampio e sicuro dei bonifici istantanei.
Tali procedure, insieme a una costante attività di formazione dei consumatori per riconoscere le tecniche di inganno, innalzano consistentemente il livello di protezione del sistema.

Tutela dei consumatori e procedure di risarcimento integrale

L’attenzione alle esigenze dei cittadini è al centro della nuova regolamentazione: i clienti vittime di truffe online potranno contare su procedure di rimborso snelle e totalmente garantite. Nel caso in cui la banca o il prestatore di servizi di pagamento non abbia rispettato tutti gli obblighi di prevenzione stabiliti, il risarcimento coprirà integralmente la cifra sottratta in maniera fraudolenta.

Il legislatore europeo ha stabilito che:

  • Il rimborso deve essere corrisposto senza indugi, una volta ricevuta la segnalazione di una transazione non autorizzata;
  • Il consumatore mantiene sempre l’onere di dimostrare di aver agito in modo responsabile, senza negligenza grave;
  • È previsto che l’utente collabori, laddove necessario, con le autorità, inclusa la denuncia alla polizia nei casi di impersonificazione;
  • Gli operatori devono garantire l’accessibilità a un’assistenza clienti umana, non limitandosi ai soli servizi automatizzati.
La trasparenza nelle procedure, la velocità della risposta e la certezza del risarcimento rappresentano nuovi standard per la fiducia degli utenti nei servizi digitali europei.

Ruolo delle piattaforme online e rimozione degli annunci fraudolenti

La nuova legislazione riconosce la responsabilità delle piattaforme web e dei motori di ricerca nell’arginare la diffusione di contenuti ingannevoli. In particolare, crea una responsabilità condivisa: se non vengono rimossi annunci pubblicitari fraudolenti dopo segnalazione, queste piattaforme dovranno rispondere al prestatore di servizi di pagamento che ha rimborsato il cliente danneggiato.

Per rafforzare le tutele:

  • Gli inserzionisti di servizi finanziari devono fornire prova di autorizzazione prima di pubblicare annunci rivolti a utenti di uno Stato membro;
  • Le piattaforme devono attuare sistemi rapidi di identificazione e cancellazione delle offerte pericolose;
  • Vengono introdotte sanzioni per la mancata collaborazione nella rimozione dei contenuti fraudolenti, in linea con il Digital Services Act.
Queste disposizioni mirano a rendere l’ambiente digitale più sicuro, limitando la portata delle truffe che, troppo spesso, hanno origine da marketplace, social network o motori di ricerca.

Trasparenza, commissioni e tutela dell’accesso al contante

Tra le novità principali previste dalla nuova disciplina c’è una maggiore chiarezza sulle commissioni e i tassi di cambio applicati nelle operazioni digitali, sia agli sportelli automatici sia nei pagamenti effettuati dagli esercenti. Gli utenti devono poter conoscere in anticipo tutti i costi previsti per una determinata operazione.

Rilevante anche l’impegno a garantire il diritto di accesso al contante, specialmente nelle aree rurali e periferiche. I punti vendita potranno offrire la possibilità di prelevare contanti fino a 150 euro senza l’obbligo di effettuare un acquisto. Questa misura evita che la digitalizzazione escluda alcune fasce della popolazione dall’uso dei propri risparmi.

Innovazione, pagamento istantaneo e futuro dei servizi digitali UE

Il pacchetto normativo ora in vigore prevede uno slancio all’innovazione tecnologica e all’efficienza nei servizi bancari, con particolare enfasi sui pagamenti istantanei. Tutti gli istituti finanziari sono tenuti a offrire servizi di trasferimenti in euro disponibili 24 ore su 24, a costi uguali o inferiori ai bonifici tradizionali.

La diffusione dell’open banking, agevolata dalla riduzione delle barriere di mercato e dall’accesso diretto ai dati dei conti di pagamento, favorisce la nascita di nuovi operatori e soluzioni digitali. Gli utenti potranno controllare con maggiore autonomia le autorizzazioni concesse e i dati condivisi con i vari provider.

A vigilare sulla sostenibilità e accessibilità dei nuovi servizi saranno le autorità comunitarie, chiamate a monitorare costantemente sia la struttura delle tariffe sia l’eliminazione di eventuali ostacoli alla competitività e all’inclusività dei pagamenti digitali nell’area UE.



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