Una proprietà immobiliare non utilizzabile rappresenta un problema per molti proprietari, ma può anche offrire vantaggi fiscali significativi. Quando un fabbricato viene dichiarato non idoneo all'uso, è possibile beneficiare di riduzioni o esenzioni su diverse imposte immobiliari. Questo articolo analizza in dettaglio come ottenere il riconoscimento dell'inagibilità di un immobile e quali vantaggi fiscali si possono ottenere nel 2025.
Un fabbricato è considerato inagibile quando presenta un degrado strutturale non risolvibile con semplici interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria. In questi casi, per rendere nuovamente abitabile l'edificio, sono necessari interventi più radicali come il restauro, il risanamento conservativo o una completa ristrutturazione edilizia.
Le condizioni che determinano l'inagibilità sono legate a problemi che compromettono:
È importante distinguere tra inagibilità e inabitabilità: mentre la prima riguarda l'impossibilità di utilizzare l'immobile a causa di problemi strutturali, la seconda si riferisce specificamente all'impossibilità di utilizzarlo come abitazione per problemi di carattere igienico-sanitario.
Per ottenere il riconoscimento ufficiale dell'inagibilità di un immobile precedentemente abitabile, esistono due modalità principali:
Questa procedura prevede l'intervento di un ente pubblico che certifichi le condizioni dell'immobile. La perizia può essere effettuata da:
I costi della perizia sono a carico del proprietario dell'immobile. Il tecnico incaricato effettuerà un sopralluogo per verificare le condizioni dell'edificio e redigerà una relazione dettagliata che attesti lo stato di degrado e l'impossibilità di utilizzo dell'immobile.
In alternativa, è possibile presentare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui il proprietario attesta lo stato di inagibilità dell'immobile. Questa autocertificazione deve:
È importante sottolineare che il Comune ha facoltà di verificare quanto dichiarato e può effettuare controlli a campione per accertare la veridicità delle informazioni fornite. Dichiarazioni false possono comportare sanzioni penali.
In ogni caso, il soggetto competente a certificare ufficialmente lo stato di inagibilità è il Comune in cui l'immobile è situato, che rilascerà un documento attestante le condizioni di precarietà e insalubrità del fabbricato.
La normativa vigente prevede diversi benefici fiscali per i proprietari di immobili dichiarati inagibili. Ecco le principali agevolazioni applicabili nel 2025:
Per gli immobili dichiarati inagibili o inabitabili, la base imponibile dell'IMU è ridotta del 50%. Per usufruire di questa agevolazione, è necessario:
La riduzione si applica dalla data in cui è stata presentata la dichiarazione di inagibilità o, se precedente, dalla data in cui l'immobile è stato dichiarato inagibile dalle autorità competenti.
La Tassa sui Rifiuti (TARI) è completamente azzerata nel caso di immobili inagibili, in quanto si presume che un edificio in tali condizioni non produca rifiuti. Per ottenere l'esenzione, l'immobile deve essere:
È necessario presentare una specifica richiesta all'ufficio tributi del Comune, allegando la documentazione che attesti lo stato di inagibilità dell'immobile.
Nonostante le agevolazioni fiscali, esistono alcuni obblighi che il proprietario di un immobile inagibile deve comunque rispettare:
Le spese condominiali devono essere sempre pagate, anche in caso di inagibilità dell'immobile. Questo perché tali spese derivano dalla comproprietà delle parti comuni e degli impianti, indipendentemente dall'utilizzo effettivo dell'unità immobiliare. La normativa condominiale (art. 1123 del Codice Civile) non prevede esenzioni legate all'inagibilità.
Il proprietario ha l'obbligo di garantire che l'immobile inagibile non costituisca un pericolo per la pubblica incolumità. Questo può comportare:
In caso di inerzia del proprietario, il Comune può emettere ordinanze che impongono l'esecuzione di lavori urgenti, con possibilità di intervento sostitutivo e addebito delle spese al proprietario.
Per beneficiare delle riduzioni fiscali previste per gli immobili inagibili nel 2025, è necessario seguire una procedura specifica:
La richiesta di riduzione dell'IMU deve essere presentata tramite:
La riduzione si applica dalla data di presentazione della dichiarazione di inagibilità o dalla data accertata dall'autorità competente.
Per ottenere l'esenzione dalla TARI è necessario:
È consigliabile verificare i regolamenti specifici del proprio Comune, che potrebbero prevedere procedure o documentazione aggiuntiva.
Lo stato di inagibilità non è necessariamente permanente. Una volta eseguiti i lavori di ristrutturazione o risanamento, l'immobile può tornare ad essere agibile. In questo caso:
La mancata comunicazione della cessazione dello stato di inagibilità può comportare sanzioni e il recupero delle imposte non versate.
Le agevolazioni fiscali per immobili inagibili rappresentano un importante strumento per alleviare il carico fiscale dei proprietari che non possono utilizzare i propri immobili a causa delle loro condizioni strutturali. Tuttavia, è fondamentale seguire correttamente le procedure previste dalla normativa per evitare contestazioni e sanzioni da parte delle autorità fiscali.