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Come si possono dare o ricevere in regalo ferie dai propri colleghi in base normative e CCNL 2025

Come funziona il regalo ferie tra colleghi nel 2025: cosa prevedono normative e CCNL, chi puň donare o ricevere giorni di riposo e in quali casi č consentito

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Come si possono dare o ricevere in regal

L’istituto delle ferie solidali consente ai lavoratori di donare o ricevere giorni di ferie dai colleghi, per fronteggiare situazioni familiari particolarmente delicate. La disciplina su questa forma di supporto, aggiornata al 2025, coinvolge direttamente i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL), con novità introdotte per assicurare una maggiore tutela e trasparenza nelle modalità di cessione.

Cosa sono le ferie solidali secondo la normativa vigente

Le ferie solidali rappresentano una misura di welfare aziendale che permette ai dipendenti di cedere volontariamente, in forma gratuita, parte dei propri giorni di ferie maturate a favore di colleghi che abbiano esaurito i permessi per l’assistenza a figli minorenni con gravi problemi di salute e necessità di cure costanti.
Questa possibilità, introdotta in Italia con il Decreto Legislativo n. 151/2015 (Jobs Act, articolo 24), riprende modelli già sperimentati a livello internazionale, come la Loi Mathys francese. Il legislatore ha previsto che la normativa di dettaglio sia affidata ai CCNL e, dove previsto, ad accordi aziendali o di secondo livello.

  • Le ferie possono essere donate solo a colleghi della stessa azienda.
  • La cessione è sempre gratuita e non può prevedere compensi o altre forme di scambio.
  • È necessario che chi riceve la donazione abbia terminato ferie e permessi retribuiti ordinari.

Sul piano quantitativo, si possono cedere esclusivamente i giorni eccedenti il minimo di quattro settimane annue imposto dall’articolo 10 del D.Lgs. 66/2003. Eventuali giorni aggiuntivi di ferie, previsti dal CCNL applicato o da patti individuali, sono quindi oggetto di possibile trasferimento.

Beneficiari e limiti delle ferie solidali: chi può ricevere e in quali casi

I requisiti per accedere alle ferie in regalo sono definiti in modo stringente dalla normativa:

  • Il beneficiario deve essere un lavoratore con figli minorenni affetti da gravi condizioni di salute, certificate da idonea documentazione medica.
  • Alcuni CCNL come il Metalmeccanico, Chimico-Farmaceutico, Sanità e Telecomunicazioni, estendono la possibilità anche a casi di assistenza a familiari di primo grado non autosufficienti, di gravi malattie proprie o in presenza di vittime di violenza, tramite istituti evoluti come la Banca ore solidale.
  • L’azienda deve recepire nel proprio regolamento la procedura di cessione.

Questo strumento di solidarietà ha una valenza principalmente sociale e si pone l’obiettivo di garantire continuità di reddito e posto di lavoro a chi si trova in emergenze familiari impellenti, laddove gli ordinari permessi e congedi risultino insufficienti.

Procedura formale per donare e ricevere le ferie: iter e documentazione richiesta

L’iter prevede il coinvolgimento dell’ufficio risorse umane o della direzione del personale. Il dipendente richiedente presenta formale domanda dettagliando:

  • il numero di giorni di ferie solidali richiesti;
  • la motivazione e documentazione sanitaria attestante la necessità;
  • dichiarazione di esaurimento ferie e permessi ordinari.

Contestualmente, ogni dipendente donatore deve comunicare per iscritto la volontà di cedere una quota delle proprie ferie eccedenti al collega individuato, indicando:

  • giorni di ferie ceduti;
  • dati anagrafici e posizione lavorativa del ricevente.

La valutazione della richiesta tiene conto sia dei requisiti sanitari sia dell’organizzazione aziendale. Solo dopo l’esito positivo della verifica e l’autorizzazione aziendale, i giorni vengono ufficialmente attribuiti.

È importante sottolineare che la cessione è irrevocabile.

CCNL 2025, aggiornamenti e settori coperti

L’aggiornamento dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro al 2025 ha confermato e, in alcuni casi, ampliato le possibilità di ricorso alle ferie solidali. In particolare:

  • Nel CCNL commercio, terziario e servizi siglato a giugno 2025, è ribadita l’aderenza alle previsioni del Jobs Act e data facoltà alle parti sociali di ampliare sia le fattispecie che la platea dei destinatari attraverso la contrattazione di secondo livello, con valorizzazione di welfare, bilateralità e sostegno in caso di gravi motivi familiari.
  • Nel settore metalmeccanico viene confermata la banca ore solidale per cessioni dovute sia a esigenze di assistenza ai figli, sia ad altre situazioni documentate di particolare gravità, come patologie gravi o casi di violenza di genere.
  • Per il pubblico impiego, la cessione tra colleghi dello stesso ente o amministrazione resta possibile; la disciplina operativa viene aggiornata da ciascun CCNL del comparto.

La tendenza è quella di estendere gradualmente i benefici a una più ampia platea di lavoratori e motivazioni, favorendo iniziative negoziali aziendali, nel rispetto dei limiti di legge.

Esempio pratico di cessione e ricezione ferie solidali

Supponiamo il caso di un lavoratore con 28 giorni di ferie maturate secondo il proprio CCNL annuale. Poiché la legge ne impone almeno 20 (4 settimane su una settimana corta di 5 giorni), restano 8 giorni di ferie potenzialmente cedibili. In presenza di documentazione medica e dopo richiesta scritta sia del donatore che del beneficiario, questi 8 giorni possono essere trasferiti al collega, permettendo esclusivamente l’assenza motivata per le causali previste.

L’assegnazione avviene con registrazione nei sistemi HR e contestuale annotazione nel cedolino delle presenze.

Compatibilità con altri istituti: permessi, congedi, banca ore e L. 104/92

Le ferie in regalo sono cumulabili, nelle situazioni consentite, con altri istituti di welfare contrattuale (come la banca ore solidale) e con i permessi previsti dalla L. 104/92 per l’assistenza a familiari con disabilità grave. Tuttavia, ogni regolamento aziendale e CCNL può prevedere modalità specifiche di priorità o esclusione tra gli istituti, o limiti temporali per l’utilizzo delle ferie solidali (ad esempio entro tre mesi dalla concessione).

La contemporanea richiesta di vari istituti deve essere valutata per evitare sovrapposizioni e assicurare la corretta applicazione delle normative.

Valore economico, aspetti fiscali e contributivi della cessione

Le ferie trasferite mantengono il loro valore economico originario e non comportano alcun trattamento fiscale o contributivo aggiuntivo per il donatore. Il beneficiario usufruisce delle ferie solidali con lo stesso regime retributivo delle proprie, senza la possibilità che il valore venga monetizzato.
Permangono alcuni dubbi interpretativi su come gestire differenze di retribuzione tra donatore e ricevente in casi di livelli o inquadramenti differenti, non ancora formalmente chiariti da specifiche circolari dell’INPS o dall’Agenzia delle Entrate: la prassi prevalente attribuisce il valore delle ferie in base allo stipendio del ricevente.

Ferie solidali e welfare aziendale: vantaggi e limiti

L’introduzione delle ferie solidali è considerata una misura dal forte impatto sociale e relazionale nell’ambiente lavorativo. I principali vantaggi per i lavoratori e per l’organizzazione comprendono:

  • maggiore solidarietà e coesione tra colleghi;
  • risposta a bisogni familiari urgenti senza penalizzazioni economiche;
  • rafforzamento del clima aziendale e diminuzione del rischio di turnover;
  • valorizzazione di un welfare contrattuale inclusivo e avanzato.

Tra i limiti tuttora riscontrati si segnalano:

  • platea ristretta dei beneficiari prevista dalla legge, con esclusione di altri gravi casi familiari;
  • eterogeneità di applicazione tra i diversi CCNL;
  • possibile carenza di ferie aggiuntive tra i colleghi, che può creare disparità di trattamento.

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