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Come togliere un intestatario da un conto corrente cointestato senza chiuderlo. Procedura, tempi e costi

Rimuovere un intestatario da un conto cointestato senza chiuderlo? Procedura 2025, tempi previsti, costi e cosa dice la banca

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Come togliere un intestatario da un cont

Il conto corrente cointestato è una soluzione bancaria diffusa per la gestione condivisa delle finanze, ma può presentare alcune complessità quando si desidera modificarne la struttura. Se ti trovi nella situazione di dover rimuovere un cointestatario mantenendo attivo il rapporto bancario, esistono procedure specifiche da seguire. Vediamo insieme come procedere, quali sono i requisiti legali e quali implicazioni comporta questa operazione.

Cos'è un conto corrente cointestato e come funziona

Un conto corrente cointestato è un rapporto bancario intestato a due o più persone, ciascuna delle quali dispone di pieni diritti di gestione delle somme depositate. Questa tipologia di conto può essere particolarmente utile per la gestione condivisa delle spese familiari, per l'assistenza finanziaria a un familiare o per la pianificazione economica di coppia.

Esistono due principali tipologie di conto cointestato:

  • A firma congiunta: richiede l'autorizzazione di tutti gli intestatari per effettuare operazioni
  • A firma disgiunta: permette a ciascun intestatario di operare autonomamente, senza necessità di consenso degli altri

Per l'apertura di un conto cointestato è necessario compilare un modulo con i dati anagrafici di tutti i futuri titolari. Una volta attivato, ogni intestatario può, a seconda della tipologia scelta, depositare, prelevare e gestire i fondi presenti sul conto. Indipendentemente dalla provenienza del denaro, una volta depositato, esso appartiene in parti uguali a tutti i titolari.

Procedura per rimuovere un intestatario senza chiudere il conto

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è possibile rimuovere direttamente un cointestatario dal conto corrente mantenendolo attivo. La cointestazione costituisce un elemento fondamentale del contratto bancario sottoscritto e non può essere semplicemente modificata.

La soluzione prevista dall'ordinamento bancario è il recesso unilaterale da parte di uno dei cointestatari. Questa procedura non richiede motivazioni particolari e può essere attivata in qualsiasi momento. Ecco i passaggi da seguire:

  1. Inviare una comunicazione formale alla banca tramite raccomandata A/R o Posta Elettronica Certificata (PEC)
  2. In alternativa, recarsi personalmente presso la filiale di riferimento e presentare la richiesta
  3. Rispettare il periodo di preavviso previsto, generalmente di 15 giorni

È importante sottolineare che il recesso unilaterale non equivale alla rimozione di un intestatario dal conto esistente, ma rappresenta l'uscita di una delle parti dal rapporto bancario cointestato. In seguito al recesso, il conto continuerà a esistere con gli intestatari rimanenti.

Documentazione necessaria per la procedura di recesso

Per formalizzare il recesso da un conto corrente cointestato, è necessario presentare:

  • Documento d'identità valido
  • Codice fiscale
  • Comunicazione scritta di recesso, specificando gli estremi del conto
  • Eventuale documentazione aggiuntiva richiesta dalla specifica banca

Tempi e costi per la rimozione di un intestatario

I tempi per completare la procedura di recesso variano in base alle politiche interne della banca, ma generalmente seguono questo schema:

  • Periodo di preavviso: 15 giorni dalla ricezione della comunicazione da parte della banca
  • Tempi di elaborazione: mediamente tra i 5 e i 10 giorni lavorativi dopo il termine del preavviso

Per quanto riguarda i costi, questi possono variare considerevolmente da istituto a istituto. In generale, è possibile che vengano applicati:

  • Commissioni amministrative per la gestione della pratica (generalmente tra i 10 e i 50 euro)
  • Eventuali spese per la chiusura della posizione del cointestatario recedente
  • Costi per l'emissione di nuova documentazione e strumenti di pagamento

Si consiglia di verificare preventivamente con la propria banca l'ammontare esatto delle spese associate alla procedura di recesso, poiché queste potrebbero essere indicate nel contratto originale o nel foglio informativo del conto corrente.

Alternative alla rimozione di un intestatario

Se l'obiettivo è modificare la struttura del conto senza ricorrere al recesso, esistono alcune alternative che potrebbero essere considerate:

Chiusura e riapertura del conto

Un'opzione praticabile consiste nella chiusura del conto cointestato originale e nella contestuale apertura di un nuovo conto con la configurazione desiderata. Questo approccio, sebbene più laborioso, permette di:

  • Definire con precisione i nuovi intestatari
  • Rivedere le condizioni contrattuali
  • Effettuare una chiara suddivisione del saldo presente

Questa soluzione comporta la necessità di trasferire tutti gli eventuali servizi collegati (domiciliazioni, bonifici ricorrenti, carte di pagamento) e potrebbe richiedere tempi più lunghi rispetto al semplice recesso.

Apertura di un conto separato

In alternativa, è possibile mantenere attivo il conto cointestato e aprire contestualmente un nuovo conto individuale dove trasferire gradualmente le operazioni. Questa strategia risulta particolarmente utile quando:

  • Si desidera una transizione graduale
  • Esistono numerosi servizi collegati al conto originale
  • Si vuole testare una nuova configurazione prima di procedere a modifiche definitive

Implicazioni fiscali e patrimoniali della rimozione di un intestatario

La modifica della struttura di un conto corrente cointestato può avere rilevanti conseguenze fiscali e patrimoniali che è opportuno considerare attentamente prima di procedere:

Aspetti fiscali

Dal punto di vista fiscale, è importante considerare che:

  • Le somme presenti sul conto sono presumibilmente di proprietà di tutti gli intestatari in parti uguali
  • Il trasferimento di denaro conseguente alla riorganizzazione del conto potrebbe configurarsi, in alcuni casi, come una donazione indiretta
  • Le variazioni nella titolarità possono influenzare la determinazione dell'ISEE e altri indicatori reddituali

Aspetti patrimoniali

Sul piano patrimoniale, occorre valutare:

  • La corretta attribuzione delle somme presenti sul conto
  • L'impatto su eventuali regimi patrimoniali familiari (comunione o separazione dei beni)
  • Le possibili conseguenze in caso di procedimenti esecutivi o di successione ereditaria

È consigliabile consultare un consulente fiscale o legale prima di procedere con modifiche sostanziali alla struttura dei conti cointestati, specialmente in presenza di somme significative o situazioni familiari complesse.

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