Stando a quanto previsto dalle leggi 2024 aggiornate, per tutelarsi nel caso di liti condominiali si può tentare la mediazione con la parte o le altre parti coinvolte nella lite condominiale, ci si può rivolgere all’amministratore, lì dove per legge può intervenire in controversie tra condomini, e infine, se il tentativo di conciliazione fallisce, è possibile rivolgersi al giudice di pace di competenza.
Come tutelarsi in caso di liti condominiali secondo leggi 2024 aggiornate? Non sono rare le liti condominiali soprattutto in grandi condomini, dove la corretta gestione delle parti comuni o la vita ‘condivisa’ può essere disturbata da comportamenti fastidiosi da parte di alcuni condomini. Spesso le liti condominiali si risolvono con dialogo tra le parti ma in molti casi no. E vediamo allora cosa si può fare in caso di liti condominiali.
Sono diversi i motivi per cui possono nascere liti condominiali, spesso anche futili, ma che degenerano in molti casi, in grandi questioni aperte. Tra i principali motivi che danno vita a liti condominiali vi sono:
Stando a quanto previsto dalle leggi aggiornate 2024, per tutelarsi dalle liti condominiali, il primo passo da compiere dovrebbe essere quello di rivolgersi all’eventuale vicino fastidioso per lamentare qualcosa che non va nella speranza che il vicino capisca e sappia comportarsi in maniera adeguata di conseguenza.
Ci si può rivolgere anche all’amministratore di condominio, pur se, per legge, l’amministratore di condominio non è sempre tenuto ad intervenire nel caso di liti tra vicini a meno che non si verifichino determinate situazioni in cui si renda necessario il suo intervento.
Secondo, infatti, le leggi aggiornate l’amministratore di condominio è tenuto a intervenire nel caso di liti tra vicini solo se si verificano comportamenti di un condomino che provocano danni o pericoli alle cose comuni condominiali o quando il regolamento condominiale vieta espressamente specifiche condotte da parte degli stessi condomini.
Se non si riesce a trovare una soluzione tramite il dialogo e nonostante le richieste ai vicini fastidiosi, per evitare, per esempio, rumori molesti, o che il cane abbai in continuazione, o che si tenga una musica sempre troppo alta, allora si può ricorrere alla mediazione prima, tentativo di conciliazione tra le parti, e al tribunale poi.
Ricorrendo alla conciliazione, i condomini coinvolti nella lite saranno tenuti a giungere ad un accordo per risolvere la questione e trovare un punto d’incontro comune. Se con la mediazione non si riesce a raggiungere un accordo per la lite condominiale, allora ci si può rivolgere al Giudice di Pace.
Le leggi aggiornate 2024 permettono, infatti, di mediazione le due parti non riuscissero a dirimere le loro questioni condominiali? Nel caso non si riuscisse a giungere ad un accordo tra le parti, allora non resterà altro che rivolgersi al Giudice di Pace, che è l’autorità competente nel per le questioni condominiali. Le leggi in vigore attribuiscono al giudice di pace, infatti, le competenze delle cause relative a beni mobili di valore non superiore a cinquemila euro, quando non sono attribuite alla competenza di altro giudice.
I casi di liti condominiali in cui è possibile rivolgersi al il Giudice di Pace è quello di liti condominiali sulle spese di condominio, o impugnazione delle delibere di assemblea e per l’uso improprio di parti comuni che abbia danneggiato gli altri condomini.