Commercianti, come andare in pensione prima. Tutti i sistemi possibili

Da indennizzo commerciati Inps chiusura attività, a pensione anticipata, quota 100, opzione donna, pensione anticipata contributiva: sistemi per uscita prima commercianti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Commercianti, come andare in pensione pr

Quali sono i sistemi possibili per anticipare la pensione per i commercianti?

I sistemi possibili che permettono ai commercianti di andare in pensione prima sono diversi dalla specifica misura di indennizzo commerciati Inps chiusura attività, a pensione anticipata, misure sperimentali ancora in vigore di quota 100 e opzione donna, alla pensione anticipata contributiva, ad Ape social.

Sono diversi i sistemi possibili in vigore che permettono ai commercianti di andare in pensione prima, ogni sistema differente in base ai diversi requisiti richiesti per l’uscita finale. Vediamo allora quali sono tutti i sistemi possibili per andare in pensione prima per commercianti.  

  • Commercianti in pensione prima con indennizzo Inps
  • Commercianti in pensione prima con pensione anticipata
  • Commercianti come andare in pensione prima con quota 100
  • Commercianti come andare in pensione prima con opzione donna
  • Pensione contributiva per uscita prima commercianti
  • Ape social per pensione prima commercianti

Commercianti in pensione prima con indennizzo Inps

Tra i sistemi possibili per andare in pensione prima, i commercianti hanno la possibilità di ricorrere all’indennizzo commerciati Inps chiusura attività che si può richiedere esclusivamente in via telematica all’Istituto di Previdenza accedendo al sito istituzionale e solo a condizione di maturare i requisiti specifici richiesti che sono:

  • aver raggiunto almeno 62 anni di età per gli uomini;
  • aver raggiunto almeno 57 anni di età per le donne;
  • essere iscritti da almeno cinque anni alla Gestione contributiva e previdenziale degli esercenti attività commerciali;
  • aver cessato l’attività commerciale dal primo gennaio 2019, riconsegnando al Comune la licenza e con cancellazione dal relativo registro delle imprese presso la Camera di Commercio o dal Repertorio Economico e Amministrativo (REA).

L’indennizzo commerciati Inps chiusura attività può essere richiesto per andare in pensione prima da commercianti che svolgono:

  • attività commerciale su aree pubbliche come titolari o coadiutori e anche i maniera itinerante;
  • attività commerciale al minuto in una sede fissa, anche in questo caso sia come titolari o sia come coadiutori, abbinata anche a somministrazione di alimenti e bevande al pubblico;
  • attività di commercio all'ingrosso e commercio al dettaglio;
  • rappresentanti;
  • agenti di commercio.

I commercianti che soddisfano i requisiti richiesti e chiedono l’indennizzo commerciati Inps chiusura attività hanno diritto a percepire fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia una rendita pari al trattamento minimo di pensione, come si trattasse di uno scivolo di accompagnamento alla pensione finale.

Commercianti in pensione prima con pensione anticipata

Rispetto ai requisiti per la pensione di vecchiaia, i commercianti che decidono di uscire prima possono scegliere di andare in pensione anticipata. In questo caso i requisiti richiesti per l’uscita sono aver maturato 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, un anno in meno (41 anni e 10 mesi) per le donne, e non è richiesto alcun requisito anagrafico specifico da raggiungere.  

Commercianti come andare in pensione prima con quota 100

La categorie dei commercianti ha possibilità di andare in pensione prima con la quota 100 ancora in vigore quest’anno. I requisiti richiesti restano di 62 anni di età e almeno 38 anni di contributi e calcolo per la decorrenza della pensione finale della finestra mobile di 3 mesi.

La quota 100, infatti, prevede due finestre mobili per l’uscita definitiva dal lavoro:

  • una di tre mesi per i lavoratori dipendenti privati;
  • una di sei mesi per i lavoratori dipendenti statali.

Ciò significa che lavoratori privati e pubblici che maturano i requisiti di quota 100 nello stesso momento vanno in realtà effettivamente in pensione in tempi differenti ed essendo i commercianti lavoratori privati devono considerare tre mesi e non sei per l’uscita definitiva.

E’ bene precisare che i commercianti che decidono di andare in pensione con quota 100 non possono cumulare reddito da pensione con reddito da lavoro dipendente o autonomo ad eccezione del reddito da lavoro autonomo occasionale entro il limite di 5.000 euro lordi annui e fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia di 67 anni e 20 anni di contributi.

Commercianti come andare in pensione prima con opzione donna

Vale anche per le commercianti la possibilità di andare in pensione prima ancora con opzione donna. I requisiti richiesti per anticipare il momento dell’uscita con opzione donna sono:

  • aver maturato 35 anni di contributi;
  • aver raggiuto 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti (sia pubbliche che private) e 59 anni di età per le lavoratrici autonome;
  • calcolare la pensione finale esclusivamente co sistema contributivo, accettando eventuali relative riduzioni.

E’ bene sapere che nel calcolo di uscita prima con opzione donna bisogna sempre considerare le finestre per la decorrenza effettiva della pensione. Opzione donna prevede, infatti, due finestre di uscita che sono di:

  • dodici mesi dal momento di maturazione dei requisiti richiesti per le lavoratrici dipendenti;
  • diciotto mesi dal momento di maturazione dei requisiti richiesti per le lavoratrici autonome.

Le lavoratrici commercianti che decidono di andare in pensione prima con il sistema di opzione donna per la decorrenza ufficiale della pensione finale devono considerare la finestra di 12 mesi.

Pensione contributiva per uscita prima commercianti

Anche i commercianti possono andare in pensione anticipata contributiva se raggiungono i requisiti richiesti per l’uscita. La pensione anticipata contributiva per andare in pensione prima spetta però solo ai lavoratori che hanno maturato contributi a partire dal primo gennaio 1996 e permette di anticipare il momento della pensione a 64 anni rispetto ai 67 anni di età richiesti per la pensione di vecchiaia ma mantenendo il requisito contributivo dei 20 anni richiesti anche per la nomale pensione di vecchiaia.

La pensione anticipata contributiva permette, dunque, di uscire prima di tre anni rispetto a quanto previsto dai normali requisiti pensionistici. Per andare in pensione prima con pensione anticipata contributiva, dunque, bisogna soddisfare i seguenti requisiti:

  • aver raggiunto almeno 64 anni di età:
  • aver maturato almeno 20 anni di contributi a partire dal primo gennaio 1996;
  • o aver maturato un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni al 31 dicembre 1995 a condizione che almeno 15 anni di contributi di cui 5 siano successivi al 1995 e versati nella gestione separata Inps;
  • avere una pensione calcolata con metodo contributivo deve essere superiore a 2,8 l’importo mensile dell’assegno sociale.

Ape social per pensione prima commercianti

I commercianti che si ritrovano in condizioni particolari potrebbero anche uscire prima con l’Ape social. Si tratta di un sistema per uscire prima possibile sia per lavoratori dipendenti tanto del settore pubblico quanto del settore privato, sia per lavoratori autonomi e i parasubordinati. Sono esclusi dalla misura i liberi professionisti iscritti presso le relative casse professionali.

Per richiedere l’ape social bisogna aver raggiunto almeno 63 anni di età e rientrare in una delle seguenti categorie di lavoratori:

  • disoccupati che restano involontariamente senza lavoro e insieme ai 63 anni di età abbiano maturato almeno 30 anni di contributi ed esaurito da almeno 3 mesi al momento della domanda tutti i sussidi di disoccupazione;
  • invalidi e disabili con una invalidità superiore al 74% e almeno 30 anni di contributi, e parenti di primo grado che li assistono da almeno 6 mesi al momento della richiesti;
  • lavoratori usuranti che oltre ai 63 anni di età abbiano maturato almeno 36 anni di contributi e abbiano svolto per almeno sette anni negli ultimi 10 un lavoro gravoso.