Il contratto di apprendistato professionalizzante consente ai giovani di acquisire competenze professionali specifiche e alle aziende di formare personale qualificato con agevolazioni economiche. Questo tipo di contratto, pensato per favorire l'inserimento lavorativo, offre numerosi vantaggi sia per i datori di lavoro che per i lavoratori.
Il contratto di apprendistato professionalizzante viene stipulato per permettere ai giovani di età fino ai 29 anni di ottenere una qualifica professionale e può avere una durata fino a 6 anni, in base a quanto previsto dalla contrattazione collettiva.
Si tratta di un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione dei giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, che permette di ottenere una qualifica professionale attraverso un percorso formativo strutturato. Il limite minimo di età scende a 17 anni per coloro che sono già in possesso di una qualifica professionale.
Il giovane impiegato con contratto professionalizzante viene inquadrato in un livello che non può essere inferiore per più di 2 livelli rispetto a quello previsto dal contratto aziendale per i lavoratori che svolgono la stessa mansione o funzione.
Il dipendente inquadrato con contratto di apprendistato professionalizzante, secondo la normativa vigente, ha diritto a percepire un trattamento economico calcolato e variabile in base alla durata del contratto. Lo stipendio parte generalmente dal 60% della retribuzione prevista per il proprio livello d'assunzione fino ad arrivare progressivamente al 100%.
Nel settore Commercio, ad esempio, le tabelle retributive dell'apprendistato comprendono la paga base e l'indennità di contingenza per il calcolo dello stipendio durante i 36 mesi di apprendistato. La retribuzione funziona mediante inquadramento dell'apprendista:
Per calcolare lo stipendio netto dell'apprendista bisogna tenere conto di diversi fattori:
La qualifica professionale conseguita con contratto di apprendistato costituisce credito formativo per il proseguimento nei percorsi di istruzione e formazione professionale. Durante il periodo di apprendistato, il datore di lavoro non può recedere dal contratto in assenza di una giusta causa o di un giustificato motivo, ma può decidere di cessare il rapporto di lavoro al termine del periodo di apprendistato, rispettando il termine di preavviso stabilito.
Chi viene assunto con contratto di apprendistato professionalizzante ha diritto a godere di ferie e permessi esattamente come i lavoratori assunti con regolare contratto di lavoro subordinato. Per gli apprendisti, permessi e ferie si maturano in base al periodo di lavoro effettivamente prestato.
La normativa italiana sull'apprendistato prevede che gli apprendisti abbiano diritto alle stesse ferie dei lavoratori dipendenti. In generale, un apprendista con più di 16 anni ha diritto ad almeno 4 settimane di ferie all'anno, mentre per gli apprendisti tra i 15 e i 16 anni sono previsti 30 giorni di ferie annuali.
La maturazione delle ferie è strettamente collegata all'effettiva prestazione di lavoro, che può includere anche periodi come:
Non rientrano invece nel calcolo delle ferie i periodi di assenza per:
In caso di malattia durante il periodo di ferie, le ferie vengono sospese, poiché altrimenti verrebbe meno il loro scopo principale: consentire il recupero delle energie psico-fisiche attraverso il riposo.
La pianificazione delle ferie deve avvenire di comune accordo tra il datore di lavoro e l'apprendista, con un congruo preavviso per consentire all'azienda di organizzarsi. Durante le ferie, l'apprendista percepisce il normale trattamento economico previsto dal contratto.
Chi viene assunto con contratto di apprendistato professionalizzante ha diritto alla malattia e a ricevere la relativa indennità, a carico dell'INPS, di importo variabile. L'indennità viene erogata ai lavoratori a condizione che rispettino gli obblighi previsti, come la tempestiva comunicazione dell'assenza e la presentazione del certificato medico.
Il lavoratore con contratto di apprendistato ha diritto alla conservazione del posto di lavoro per un periodo stabilito dal contratto nazionale di riferimento. Durante la malattia, generalmente i primi giorni sono a carico del datore di lavoro, che deve pagare una parte o l'intero stipendio dell'apprendista.
Secondo molti CCNL, durante il periodo di malattia, l'apprendista ha diritto alle seguenti indennità:
In caso di malattia o infortunio di durata superiore a 30 giorni, è possibile prolungare il periodo di apprendistato in misura equivalente all'ammontare delle ore di integrazione salariale fruite.
I giovani con contratto di apprendistato professionalizzante hanno diritto a percepire la contribuzione previdenziale. Lo speciale regime contributivo che caratterizza l'apprendistato professionalizzante è diversificato a seconda del numero di dipendenti in servizio presso il datore di lavoro:
L'aliquota contributiva a carico dell'apprendista è pari al 5,84% della retribuzione imponibile per tutta la durata del periodo di apprendistato e per un anno dalla continuazione del rapporto di lavoro.
A carico del datore di lavoro è dovuto anche il contributo per il finanziamento della NASpI, pari all'1,61% della retribuzione imponibile. I benefici contributivi vengono mantenuti per un anno dalla prosecuzione del rapporto al termine del periodo di apprendistato.