Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Contratto di somministrazione 2025, vantaggi e svantaggi per il lavoratore

Contratto di somministrazione 2025: vantaggi e svantaggi per il lavoratore. Cosa prevede la normativa aggiornata su questo tipo di rapporto di lavoro

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Contratto di somministrazione 2025, vant

Il contratto di somministrazione è una particolare tipologia di rapporto lavorativo che ha sostituito il lavoro interinale e presenta caratteristiche specifiche rispetto ad altre forme contrattuali. Coinvolge tre soggetti: l'agenzia di somministrazione (somministratore), l'impresa utilizzatrice e il lavoratore. In questo articolo analizzeremo in dettaglio vantaggi e svantaggi per chi opera con questa formula contrattuale.

Cos'è il contratto di somministrazione e tipologie

Il contratto di somministrazione è un accordo attraverso cui un'agenzia autorizzata dal Ministero del Lavoro (somministratore) mette a disposizione di un'impresa (utilizzatrice) uno o più lavoratori per lo svolgimento di determinate attività per un periodo stabilito. Il lavoratore (somministrato) viene assunto e retribuito dall'agenzia, ma svolge la propria attività sotto la direzione e il controllo dell'impresa utilizzatrice.

Questa forma contrattuale è regolata dal Decreto Legislativo 81/2015 (Jobs Act) e rappresenta un'evoluzione del precedente lavoro interinale, offrendo maggiore flessibilità alle aziende e tutele specifiche ai lavoratori. La peculiarità di questo rapporto risiede nel fatto che il lavoratore, pur essendo dipendente dell'agenzia, presta la propria opera presso l'azienda utilizzatrice, creando così un meccanismo triangolare di relazioni lavorative.

Esistono due principali tipologie di contratto di somministrazione, ciascuna con caratteristiche e regole specifiche:

Somministrazione a tempo determinato

È la formula più diffusa e viene utilizzata principalmente per rispondere a esigenze temporanee delle aziende. Il contratto può essere prorogato fino a un massimo di 24 mesi, con alcune limitazioni introdotte dalla recente normativa. La somministrazione a tempo determinato viene solitamente impiegata per:

  • Far fronte a picchi di produzione temporanei
  • Sostituire personale assente
  • Gestire progetti a durata limitata
  • Rispondere a esigenze di carattere tecnico, produttivo od organizzativo

Con il Collegato Lavoro 2025, sono state introdotte importanti novità riguardo ai limiti quantitativi: il numero dei lavoratori in somministrazione a tempo determinato non può superare il 30% dei lavoratori a tempo indeterminato in forza presso l'utilizzatore. Tuttavia, sono previste numerose esenzioni da tale limite, specialmente per lavoratori in condizioni di svantaggio.

Somministrazione a tempo indeterminato (Staff Leasing)

In questa forma contrattuale, il lavoratore viene assunto a tempo indeterminato dall'agenzia e può essere inviato in missione presso diverse aziende utilizzatrici. Durante i periodi di non lavoro, il lavoratore riceve un'indennità di disponibilità.

La somministrazione a tempo indeterminato è soggetta al limite del 20% dei dipendenti a tempo indeterminato dell'utilizzatore, ma può essere utilizzata per numerose attività, tra cui:

  • Servizi di pulizia, custodia e portineria
  • Attività di marketing e organizzazione commerciale
  • Servizi informatici e consulenza direzionale
  • Gestione di call center
  • Servizi di assistenza alla persona
  • Gestione di biblioteche, parchi, musei e magazzini
  • Servizi di trasporto e logistica

Questa formula offre maggiore stabilità al lavoratore, garantendo continuità occupazionale anche nei periodi tra una missione e l'altra.

Vantaggi e svantaggi del contratto di somministrazione per il lavoratore

Il contratto di somministrazione presenta una serie di vantaggi e svantaggi che i lavoratori devono considerare attentamente prima di accettare questa tipologia di impiego.

Vantaggi per il lavoratore

  • Parità di trattamento economico: il lavoratore somministrato ha diritto alla stessa retribuzione e agli stessi benefit dei dipendenti diretti dell'azienda utilizzatrice
  • Accesso alla formazione: le agenzie di somministrazione investono nella formazione professionale dei lavoratori, migliorando le loro competenze e occupabilità
  • Opportunità di inserimento: la somministrazione può rappresentare una porta d'ingresso in aziende che altrimenti potrebbero essere difficili da raggiungere
  • Flessibilità: possibilità di acquisire esperienze diverse in vari contesti lavorativi
  • Possibilità di assunzione diretta: molte aziende utilizzano la somministrazione come periodo di prova prima di procedere con un'assunzione diretta
  • Tutele welfare: accesso a prestazioni di welfare integrativo tramite enti bilaterali come Ebitemp

Nel 2025, grazie al rinnovo del CCNL delle agenzie di somministrazione, sono stati potenziati ulteriormente i servizi di welfare sanitario e le tutele per categorie specifiche come le lavoratrici in maternità, con un'indennità una tantum e integrazioni salariali in caso di maternità anticipata o obbligatoria.

Svantaggi per il lavoratore

  • Precarietà lavorativa: specialmente nei contratti a tempo determinato, mancanza di certezze sulla continuità occupazionale
  • Difficoltà di accesso al credito: le banche e gli istituti finanziari sono spesso riluttanti a concedere mutui o prestiti a lavoratori con contratti temporanei
  • Minore integrazione aziendale: il lavoratore somministrato potrebbe sentirsi meno coinvolto nei processi aziendali e nella cultura organizzativa
  • Incertezza sulla durata: la missione può terminare in anticipo rispetto alle aspettative, in base alle esigenze dell'utilizzatore
  • Rischio di prolungata inattività: nei periodi tra una missione e l'altra, specialmente in fasi di contrazione economica
  • Complessità amministrativa: gestione di rapporti con due soggetti distinti (agenzia e utilizzatore)

È importante sottolineare che la somministrazione, pur garantendo gli stessi diritti economici dei lavoratori diretti, non offre le stesse certezze di un contratto di lavoro subordinato tradizionale, soprattutto in termini di stabilità e continuità del rapporto lavorativo.

Novità 2025 per il contratto di somministrazione

Il 2025 ha introdotto significative modifiche alla disciplina della somministrazione di lavoro, principalmente attraverso il Collegato Lavoro (Legge n. 203/2024) entrato in vigore il 12 gennaio 2025. Queste novità impattano sia sulle aziende utilizzatrici che sui lavoratori.

Nuovi limiti alla durata della somministrazione

Una delle modifiche più rilevanti riguarda la durata massima delle missioni in somministrazione a tempo determinato, ora fissata a 24 mesi. Superato questo termine, il contratto deve trasformarsi in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con l'azienda utilizzatrice, senza possibilità di prolungamento.

È stata inoltre soppressa la disciplina transitoria che consentiva fino al 30 giugno 2025 di superare il limite di 24 mesi per le missioni a termine di lavoratori somministrati assunti a tempo indeterminato dall'agenzia.

Ampliamento delle esenzioni dai limiti quantitativi

Il Collegato Lavoro 2025 ha esteso le categorie di lavoratori esenti dal limite del 30% per la somministrazione a tempo determinato, includendo:

  • Lavoratori impiegati nella fase di avvio di nuove attività
  • Personale di start-up innovative
  • Lavoratori per attività stagionali
  • Soggetti assunti per specifici spettacoli o programmi
  • Personale per sostituzione di lavoratori assenti
  • Lavoratori over 50
  • Soggetti assunti a tempo indeterminato dall'agenzia

È stata anche ampliata la nozione di stagionalità, includendo le attività organizzate per far fronte a intensificazioni dell'attività lavorativa in determinati periodi dell'anno e a esigenze tecnico-produttive collegate ai cicli stagionali.

Semplificazioni per lavoratori svantaggiati

Per i lavoratori disoccupati che percepiscono da almeno sei mesi trattamenti di disoccupazione o ammortizzatori sociali e per i lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati, non si applicano le condizioni riguardanti la causale per i contratti a tempo determinato superiori a 12 mesi.

Questa modifica mira a facilitare l'inserimento lavorativo di categorie con maggiori difficoltà di accesso al mercato del lavoro, rendendo più agevole l'utilizzo della somministrazione come strumento di politica attiva.

Rinnovo del CCNL somministrazione

Nel febbraio 2025, Assolavoro e Assosomm hanno firmato con i sindacati il rinnovo del CCNL per i lavoratori in somministrazione, introducendo miglioramenti significativi:

  • Aumento dell'indennità di disponibilità per i lavoratori a tempo indeterminato
  • Potenziamento dei servizi di welfare sanitario e delle tutele per la maternità
  • Nuove regole per il Monte Ore Garantito (MOG) con retribuzione minima del 35% per i lavoratori in missione e del 50% per quelli in attesa
  • Semplificazione della procedura per la ricollocazione dei lavoratori

Queste novità migliorano complessivamente la condizione dei circa 500.000 lavoratori del settore, rafforzando le tutele soprattutto per quelli con contratto a tempo indeterminato.

 

Leggi anche