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Cosa copre il gratuito patrocinio? Tutte le spese e costi sono inclusi?

Il gratuito patrocinio garantisce assistenza legale senza costi per chi ha redditi bassi. Ma copre davvero tutte le spese? Cosa incluso e cosa resta a carico del cittadino

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Cosa copre il gratuito patrocinio? Tutte

Il gratuito patrocinio, noto anche come patrocinio a spese dello Stato, rappresenta uno strumento per garantire l'accesso alla giustizia a chi si trova in difficoltà economiche. Introdotto per rispettare il diritto costituzionale alla difesa, consente a chi non ha le risorse necessarie di essere assistito legalmente senza affrontare spese. Questo beneficio si applica sia in ambito civile che penale, ma richiede precisi requisiti di reddito per l’ammissione. 

Cos'è il patrocinio a spese dello Stato?

Il gratuito patrocinio è un istituto previsto dalla legge italiana (DPR 115/2002, Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia) che consente ai cittadini con reddito basso di ottenere assistenza legale gratuita, con i costi a carico dello Stato.

Questo strumento è fondamentale per garantire il diritto alla difesa sancito dall'articolo 24 della Costituzione Italiana, secondo cui "tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi" e "la difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento".

Chi può richiedere il gratuito patrocinio

Il gratuito patrocinio può essere richiesto da diversi soggetti, a condizione che rispettino i limiti di reddito stabiliti dalla normativa. Tra i beneficiari rientrano:

  • Cittadini italiani, compresi i lavoratori autonomi e coloro che operano con partita IVA;
  • Cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno o apolidi presenti legalmente in Italia;
  • Enti o associazioni senza fini di lucro che non esercitano attività economica.

In ambito penale, possono accedere al patrocinio:

  • Gli imputati;
  • Le persone offese dal reato;
  • I danneggiati intenzionati a costituirsi parte civile;
  • I responsabili civili e coloro obbligati in solido per sanzioni pecuniarie.

In casi specifici, come per le vittime di reati gravi, quali violenza domestica o stalking, l’accesso al beneficio è consentito senza una valutazione dei redditi. È importante che ogni richiedente risulti idoneo anche sotto il profilo documentale, presentando un’autocertificazione comprovante i requisiti economici previsti e, se necessario, ulteriori documenti giustificativi relativi al reddito o alla posizione particolare dell’individuo nel procedimento.

Il requisito fondamentale è economico: il richiedente deve avere un reddito annuo imponibile non superiore a € 12.838,01(valore aggiornato periodicamente). 

Quali spese copre il gratuito patrocinio

Il gratuito patrocinio copre una vasta gamma di spese legali e processuali, garantendo al beneficiario un supporto completo durante il procedimento giudiziario. Tra le principali spese coperte rientrano:

  • Onorari e spese dell’avvocato: il legale scelto dal beneficiario, purché iscritto nell’apposito elenco dei difensori abilitati, viene compensato direttamente dallo Stato;
  • Spese processuali: includono il contributo unificato, le marche da bollo, le notifiche, le spese per l’iscrizione a ruolo e i diritti di cancelleria;
  • Spese tecniche e peritali: comprendono i costi di consulenti tecnici di parte (CTU) e altre figure ausiliarie del magistrato nell’ambito della causa;
  • Indennità dei testimoni: lo Stato provvede al pagamento delle spese di viaggio e delle indennità dovute ai testimoni chiamati a deporre nel procedimento;
  • Pubblicità legale dei provvedimenti: comprende, ad esempio, i costi per atti pubblici richiesti nel processo civile.

È previsto che tutte le spese siano liquidate dall’autorità giudiziaria e che il difensore o altri professionisti coinvolti non possano in alcun modo richiedere ulteriori compensi al beneficiario del patrocinio. Tuttavia, è importante sottolineare che il beneficio è valido solo per le attività strettamente collegate al procedimento per il quale è stato richiesto. Restano escluse, ad esempio, consulenze stragiudiziali o attività non pertinenti alla causa in corso.

Spese non coperte dal gratuito patrocinio

Nonostante il gratuito patrocinio offra una copertura completa per molte spese legali, alcune voci restano escluse dal beneficio, e il beneficiario deve affrontarle autonomamente. Tra queste figurano:

  • Condanna alle spese processuali: se il beneficiario viene dichiarato soccombente, lo Stato non copre gli importi che deve versare all’altra parte per onorari o risarcimenti;
  • Attività extragiudiziali: eventuali consulenze o assistenza non direttamente riconducibili al procedimento per cui è stato concesso il patrocinio non rientrano tra le spese coperte;
  • Costi personali: spese come spostamenti del beneficiario, copie personali di fascicoli non strettamente necessarie al procedimento e altri costi non legati direttamente alla causa;
  • Secondo difensore: se la parte ammessa al gratuito patrocinio nomina un altro avvocato, le spese sostenute da quest’ultimo non saranno a carico dello Stato;
  • Obbligazioni derivanti da azioni temerarie: quando il procedimento risulta infondato o intentato in mala fede, il gratuito patrocinio può essere revocato.