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Cosa fare se l'agenzia delle entrate blocca il conto corrente?

Il blocco del conto corrente da parte dell'Agenzia delle Entrate puņ essere un'esperienza stressante e preoccupante. Tuttavia, č importante mantenere la calma e seguire i giusti passi per risolvere la situazione.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Cosa fare se l'agenzia delle entrate blo

Quanti soldi puņ bloccare l'Agenzia delle entrate?

L'Agenzia delle entrate non può procedere con la massima libertà nella fase di sequestro e di blocco dei soldi in banca del contribuente. Sono 3 i casi di considerare. Se lo stipendio è inferiore a 2.500 euro, la cifra massima non può essere superiore a un decimo. Se lo stipendio è maggiore di 2.500 euro ma inferiore a 5.000 euro, deve arrestarsi a un settimo dell'importo. Se maggiore di 5.000 euro, il limite è invece di un quinto. L'Agenzia delle entrate non può mai bloccare l'ultimo stipendio accreditato sul conto corrente.

Il blocco del conto corrente da parte dell'Agenzia delle Entrate rappresenta un'azione legale che può generare notevole stress e preoccupazione. Questo avviene di solito per diverse ragioni, come ad esempio se si sospetta che il conto sia utilizzato per attività illecite o se ci sono debiti fiscali non pagati. In ogni caso, è fondamentale prendere sul serio la situazione e agire tempestivamente.

Quando l'agenzia delle entrate può bloccare un conto corrente?

L'agenzia delle entrate può bloccare un conto corrente solo se il debito è definitivo e non contestato. Ciò significa che il contribuente non deve aver presentato alcuna opposizione contro la richiesta di pagamento da parte dell'agenzia delle entrate. Il blocco del conto corrente è possibile solo dopo la notifica di un avviso di accertamento immediatamente esecutivo o di una cartella esattoriale, che dà al contribuente 60 giorni di tempo per pagare o presentare un'istanza di rateazione.

Se il conto corrente è utilizzato per versare crediti diversi da quelli da lavoro dipendente, il pignoramento può essere integrale e riguardare l'intero deposito bancario. Tuttavia, se sul conto corrente viene accreditato lo stipendio da lavoro dipendente, ci sono dei limiti al pignoramento. La giacenza sul conto corrente ove viene accreditato lo stipendio o la pensione può essere pignorata solo per la parte che eccede il triplo dell'assegno sociale ossia 1.404,30 euro (468,10 x 3 = 1.404,30). Per quanto riguarda invece i successivi emolumenti a titolo di pensione o stipendi, su questi verrà effettuata una trattenuta mensile di un quinto, fino ad estinzione totale del debito.

Cosa fare dopo il blocco del conto corrente da parte dell'Agenzia delle Entrate

Una volta notato il blocco del conto, è fondamentale agire rapidamente. Il primo passo è quello di contattare sia l'istituto bancario sia l'Agenzia delle Entrate per comprendere le ragioni specifiche del blocco. Ottenere dettagli precisi è essenziale per pianificare i passi successivi.

  • Verifica del debito: é cruciale verificare l'effettiva esistenza e l'ammontare del debito tributario. Errori o incomprensioni possono verificarsi, e una verifica accurata può evidenziare discrepanze.
  • Consultazione di un esperto: rivolgersi a un commercialista o a un consulente fiscale esperto può fornire chiarimenti sul debito e sulle opzioni legali disponibili per contestare o negoziare il debito.
  • Presentazione della documentazione richiesta: l'Agenzia delle Entrate potrebbe richiedere la presentazione di documenti specifici per sbloccare il conto. È importante fornire tutti i dettagli in modo tempestivo e accurato
  • Rimedi immediati: se il debito è confermato, valutare la possibilità di pagarlo immediatamente o negoziare un piano di rientro con l'Agenzia delle Entrate può portare allo sblocco del conto.

Per evitare futuri blocchi del conto corrente, adottare misure preventive è sempre consigliato. Mantenere una buona gestione fiscale e una puntualità nei pagamenti sono passi fondamentali per minimizzare il rischio di azioni esecutive da parte delle autorità fiscali. Mantenersi costantemente aggiornati sulle proprie posizioni fiscali e sui termini di pagamento può prevenire sorprese sgradite, inoltre l'assistenza di professionisti del settore può essere di grande aiuto nella gestione delle questioni tributarie e nella prevenzione di futuri problemi.

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