I lavoratori dipendenti che hanno diritto alla detassazione degli straordinari nel 2025 sono innanzitutto coloro che rientrano nel personale sanitario, ma si applica anche ai lavoratori del settore della ristorazione e del turismo.
A chi spetta la detassazione degli straordinari nel 2025 e come si calcola? La detassazione degli straordinari è una misura da tempo rilanciata, un benefit che, secondo la Confapi, permetterebbe di incentivare il personale e incrementare la produzione in ogni settore e comparto.
Con la nuova Manovra Finanzia 2025 la misura diventa stabile per determinate categorie di dipendenti. Vediamo allora chi può usufruirne in busta paga.
La normativa vigente prevede che gli straordinari siano tassati come i normali redditi da lavoro dipendente, in base cioè alle tre aliquote Irpef differenti per i diversi scaglioni di reddito stabiliti.
Anche gli straordinari, quando effettuati, non vengono dunque pagati interamente ma in maniera ridotta.
Per calcolare la tassazione si devono innanzitutto considerare i contributi Inps, quindi sottrarli per ottenere l’imponibile fiscale, e, alla fine, applicare la relativa aliquota Irpef.
Al fine di agevolare il lavoro straordinario, soprattutto in specifici settori dove il lavoro oltre il normale orario diventa a volte necessario, è stata introdotta la detassazione, per rendere tale modalità di lavoro più conveniente.
La misura prevede una tassazione agevolata con un’aliquota unica sostitutiva di Irpef e relative addizionali regionali e comunali.
I lavoratori dipendenti che ne hanno diritto sono innanzitutto coloro che rientrano nel personale sanitario, cui si applica la nuova detassazione al 5%.
Si tratta di infermieri, medici, ecc per cui si riduce il prelievo tributario sulle ore di lavoro straordinario prestate e soprattutto sugli emolumenti percepiti per gli straordinari svolti nell’ambito dei piani di riduzione delle liste d’attesa.
La detassazione sugli straordinari si applica anche ai lavoratori del settore della ristorazione e del turismo, nella misura del 15%.
Probabilmente, o per lo meno si auspica, la misura potrebbe essere estesa anche ad altre categorie di lavoratori.
La detassazione si applica sulla retribuzione lorda del dipendente interessato quando supera le ore di lavoro ordinarie stabilite dal relativo contratto nazionale di lavoro Ccnl di assunzione.
Le ore di lavoro aggiuntive vengono retribuite con specifiche maggiorazioni, che possono variare da contratto a contratto, e concorrono al calcolo del reddito annuo del lavoratore e, di conseguenza, del suo reddito imponibile.
Per esempio, prendendo il caso di un’infermiera che ha uno stipendio lordo mensile di 1.600 euro e che in un mese svolge straordinari per una cifra pari a 120 euro, a fine mese percepisce uno stipendio lordo di 1.720 euro.
Da questa cifra si devono sottrarre i contributi e quindi calcolare l’Irpef. L’aliquota da applicare è del 23%. Ma sugli straordinari effettuati si calcola la detassazione al 5%.