Assumere una badante comporta per i datori di lavoro importanti vantaggi fiscali attraverso detrazioni e deduzioni in dichiarazione dei redditi con il modello 730/2025.
Per beneficiare di queste agevolazioni, è fondamentale effettuare tutti i pagamenti, dagli stipendi ai contributi previdenziali, con strumenti tracciabili come bonifici bancari o voucher, evitando i contanti.
In base alla normativa vigente, chi assume una badante con regolare contratto di lavoro può portare in detrazione nel 730/2025 le spese relative ai contributi versati. La spesa sostenuta dal datore di lavoro deve essere indicata tra gli oneri detraibili nel modello 730/2025, a condizione che la badante sia assunta specificatamente per l'assistenza personale di una persona non autosufficiente nello svolgimento delle attività quotidiane e che il reddito complessivo del contribuente non superi i 40.000 euro annui.
La detrazione dei contributi INPS è valida esclusivamente se la badante viene assunta per assistere soggetti che necessitano di assistenza continuativa o che non sono in grado di svolgere autonomamente una o più delle seguenti attività quotidiane:
Le detrazioni prevedono un rimborso IRPEF pari al 19% della spesa sostenuta, entro il limite massimo di 2.100 euro. Insieme a queste detrazioni, chi ha una badante regolarmente assunta può portare in deduzione dal reddito fino ad un massimo di 1.549,37 euro nel modello 730/2025, relativamente alla quota contributiva a carico del datore di lavoro, al netto della parte di contributi a carico del lavoratore.
Sono deducibili le somme effettivamente versate applicando il principio di cassa, senza considerare la competenza temporale dei trimestri. Rientrano in questa categoria anche i contributi previdenziali sostenuti per una badante assunta tramite un'agenzia interinale e rimborsati all'agenzia stessa, purché quest'ultima rilasci una certificazione che attesti:
Per fruire di detrazioni e deduzioni nel 730/2025, il datore di lavoro deve conservare tutta la documentazione che attesta l'assunzione e i pagamenti effettuati alla badante, come:
Possono beneficiare delle detrazioni nel 730/2025 per le spese relative alle badanti sia direttamente gli anziani o le persone assistite, sia i familiari della persona a cui la badante presta assistenza. Sono previste inoltre maggiorazioni del beneficio fiscale per le persone non autosufficienti, sempre a condizione che i pagamenti siano effettuati con sistemi tracciabili come richiesto dalla normativa.
È importante comprendere la differenza tra questi due strumenti fiscali per ottimizzare il risparmio in dichiarazione dei redditi:
Nel caso specifico delle badanti e collaboratori domestici, le agevolazioni si differenziano in questo modo:
Per usufruire delle agevolazioni fiscali è indispensabile conservare ed essere in grado di esibire, in caso di controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate, la seguente documentazione:
Per comprendere meglio come funzionano queste agevolazioni fiscali, consideriamo alcuni esempi concreti relativi alle detrazioni per badanti nel 730/2025.
Se un contribuente ha versato durante l'anno 2024 contributi previdenziali per la badante pari a 1.800 euro (quota a carico del datore di lavoro), potrà dedurre dal proprio reddito complessivo l'importo massimo consentito di 1.549,37 euro. Considerando un'aliquota IRPEF del 30% (ipotetica, in base al reddito), il risparmio fiscale sarà di circa 465 euro (1.549,37 x 30%).
Se lo stesso contribuente ha sostenuto una spesa complessiva di 10.000 euro per la retribuzione di una badante che assiste un familiare non autosufficiente, potrà beneficiare della detrazione del 19% su un massimo di 2.100 euro. Il risparmio fiscale sarà quindi di 399 euro (2.100 x 19%).
È importante ricordare che i contributi per le badanti si versano, per legge, ogni trimestre con scadenze prefissate. Seguendo il principio di cassa, si considereranno deducibili i contributi effettivamente pagati nell'anno solare e di imposta.
Ad esempio, si possono dedurre nel 730/2025 i contributi pagati il 10 gennaio 2024, anche se si riferiscono al quarto trimestre del 2023. Analogamente, non si dovranno riportare nella dichiarazione i pagamenti del quarto trimestre 2024 se il versamento è avvenuto a gennaio 2025, in quanto questi ultimi rientreranno nella dichiarazione dell'anno successivo.
Per ottenere le agevolazioni fiscali previste, è fondamentale inserire correttamente le informazioni nel modello 730/2025:
È consigliabile conservare tutti i documenti relativi ai pagamenti per almeno cinque anni, termine entro il quale l'Agenzia delle Entrate può effettuare controlli sulla dichiarazione dei redditi.
Con la riforma fiscale in vigore dal 2024, l'IRPEF è passata da 4 a 3 aliquote (23%, 35% e 43%), influenzando potenzialmente anche il calcolo delle deduzioni per i contributi delle badanti. Inoltre, è stata innalzata la detrazione sui redditi da lavoro dipendente da 1.880 a 1.955 euro, ad esclusione dei redditi da pensione.
Va segnalato che per i contribuenti con reddito superiore a 50.000 euro è prevista una riduzione di 260 euro dall'ammontare complessivo delle detrazioni spettanti. Questa limitazione potrebbe influire anche sulle detrazioni relative alle spese per badanti, riducendo il beneficio fiscale complessivo.
Le famiglie che assistono persone non autosufficienti possono combinare diverse agevolazioni fiscali per massimizzare il risparmio:
Queste agevolazioni, se correttamente applicate, possono garantire un significativo risparmio fiscale alle famiglie che si fanno carico dell'assistenza di persone anziane o non autosufficienti.