Stando a quanto stabilito dalle legge italiana, sono considerate coppie di fatto tutte quelle unioni che vengono formalizzate al registro dell’anagrafe del proprio Comune di residenza ma che non si uniscono in matrimonio anche civile.
L’approvazione della Legge Cirinnà del 2016 ha cambiato in parte gli assetti familiari italiani riconoscendo unioni civili e convivenze di fatto. Stando a quanto previsto dalla legge, le unioni civili possono intercorrere unicamente tra persone dello stesso sesso, mentre le convivenze di fatto, che vengono formalizzare al registro anagrafe del proprio Comune di residenza, valgono per le coppie che decidono di rendere formale il loro legame senza però unirsi in matrimonio.
Non esiste, stando alle leggi in vigore 2022, una specifica tutela giuridica per le coppie di fatto ma sono stati definiti dei criteri per cui riconoscere alcuni diritti anche alle coppie di fatto non unite in matrimonio. Quali sono i diritti previsti per le coppie di fatto?
Fermo restando che non è obbligatorio formalizzare una convivenza di fatto, chi decide invece di diventare ufficialmente una coppia di fatto per legge deve recarsi presso il proprio Comune di residenza e fornire una dichiarazione all’anagrafe.
La dichiarazione consiste nella conferma da parte dei due conviventi di essere una coppia di fatto e di abitare nella stessa casa. La dichiarazione viene sottoscritta di fronte all’ufficiale d’anagrafe o inviata tramite fax o per via telematica e permette ai dichiaranti di ottenere il certificato di stato di famiglia.
Una volta unita di fatto, la coppia convivente può anche decidere di sottoscrivere un contratto di convivenza, che consente e alla coppia di regolare i propri i rapporti patrimoniali.
Anche in questo caso, come per la formalizzazione dell’unione, i conviventi non sono obbligati a stipulare il contratto, ma se lo si fa si definiscono alcune regole di tutela perché il contratto di convivenza contiene:
E’ bene precisare che una volta redatto, il contratto di convivenza non può essere rescisso per particolari accadimenti a meno che uno dei due conviventi non ne faccia esplicita richiesta.
Ma quali sono, dunque, i diritti di cui godono le coppie di fatto? Rientrano tra i diritti delle coppie di fatto:
Vi sono anche una serie di diritti riconosciuti dal matrimonio, anche civile, ma che non vengono riconosciuti nelle coppie di fatto, pur essendo adeguate alle coppie unite in matrimonio. In realtà, infatti, non sussiste una vera e propria eguaglianza. Le coppie di fatto, infatti, non godono di: