Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Dove comprare una casa ad 1 euro in montagna. Lista aggiornata Comuni 2025

Ci sono alcuni obblighi da rispettare quando si acquista una casa a 1 euro in montagna. L'obiettivo principale rinnovare e rivitalizzare le aree che ne hanno grande bisogno.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Dove comprare una casa ad 1 euro in mont

L'iniziative delle case a 1 euro in montagna sostenuta sempre più da diversi Comuni anche quest'anno nel 2025 ha il concreto obiettivo per il rilancio e la riqualificazione dei borghi italiani, in particolare delle aree interne e montane sempre più colpite dallo spopolamento, offrendo l'opportunità di diventare proprietari di un immobile a un prezzo simbolico, con la prospettiva di contribuire attivamente al recupero del patrimonio edilizio e allo sviluppo socio-economico di territori di grande valore storico, naturale e culturale.

Come funziona il programma "Case a 1 euro" in montagna

Il progetto delle case a 1 euro nasce dall’esigenza di rivitalizzare centri storici e borghi alpini e appenninici, spesso caratterizzati da edifici abbandonati e una marcata diminuzione di residenti. Il modello prevede che i proprietari degli immobili dismessi cedano la nuda proprietà o l’intero immobile ai Comuni, i quali pubblicano periodicamente bandi pubblici per l’assegnazione delle case a soggetti privati interessati.

L'acquirente, oltre alla cifra simbolica di un euro, si impegna a rispettare alcuni obblighi fondamentali. Tra questi, la presentazione di un progetto di ristrutturazione entro 6-12 mesi dall’acquisto e la conclusione dei lavori generalmente entro due o tre anni, sempre secondo quanto definito dal bando comunale. Il rispetto di queste tempistiche è essenziale per mantenere il diritto di proprietà.

Non esiste una normativa nazionale unica: ciascun Comune stabilisce misure, vincoli e criteri di selezione, sempre in linea con le prescrizioni del Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. n. 380/2001). L’iniziativa può essere aperta sia a residenti in Italia che a stranieri, purché in possesso della capacità economica per affrontare la riqualificazione. In molti casi viene richiesta una
cauzione o una fideiussione bancaria a garanzia dell’esecuzione dei lavori.

Mappa aggiornata e lista dei Comuni montani con case a 1 euro (2025)

Il numero di località coinvolte è in continua crescita e copre tutte le principali aree montuose del Paese.
Tra i Comuni in montagna che aderiscono al programma aggiornato al 2025 figurano:

  • Valle d’Aosta: Oyace
  • Piemonte: Borgomezzavalle, Albugnano, Carrega Ligure
  • Liguria: Pignone, Triora
  • Lombardia: Milano (Vaiano Valle)
  • Toscana: Fabbriche di Vergemoli, Montieri
  • Marche: Cantiano, Monte Urbano
  • Abruzzo: Lecce nei Marsi, Casoli, Pratola Peligna, Penne, Santo Stefano di Sessanio
  • Molise: Sant’Elia a Pianisi, Petrella Tifernina, Castropignano
  • Basilicata: Chiaromonte, Laurenzana, Acerenza
  • Sicilia: Troina, Piazza Armerina, Cammarata, Gangi, Sambuca di Sicilia, Regalbuto
  • Sardegna: Ollolai, Bonnanaro, Montresta

Per ogni dettaglio aggiornato, si consiglia di consultare i siti ufficiali dei singoli Comuni, dove vengono pubblicati gli avvisi e i bandi con le modalità di partecipazione e la descrizione degli immobili disponibili.

I borghi abbandonati e il recupero delle comunità montane

L’Italia è il paese europeo con il maggior numero di piccoli borghi abbandonati o a rischio spopolamento, in particolare lungo la dorsale appenninica e nelle aree prealpine. Secondo i dati Legambiente, oltre 5.000 piccoli centri sono stati parzialmente o totalmente abbandonati nel Dopoguerra. Il progetto case a 1 euro si inserisce proprio in quest’ottica: rivitalizzare con nuovi residenti borghi che custodiscono tradizioni, cultura, architettura storica e paesaggi intatti. Alcuni esempi virtuosi sono:

  • Lecce nei Marsi (Abruzzo): ha richiesto una valutazione catastale reale per tutelare gli acquirenti dal rischio di imposte sproporzionate.
  • Borgomezzavalle (Piemonte): oltre alla cessione di immobili, il Comune promuove l’erogazione di bonus per nuove nascite e start-up, favorendo l’insediamento di famiglie giovani e attività innovative.
  • Oyace (Valle d’Aosta): tipico borgo alpino protetto, ideale per chi ama natura e autenticità.

In Sicilia, comuni come Troina e Cammarata hanno creato banche dati trasparenti e bandi accessibili anche a chi desidera avviare attività ricettive, agricole o artistiche.

Costi, tempistiche e incentivi fiscali: cosa sapere prima di acquistare

Anche se suggestivo, l’acquisto di una casa a 1 euro in montagna comporta diverse voci di spesa oltre al prezzo simbolico. Occorre considerare in primis:

  • Spese notarili, di registrazione e accatastamento
  • Costo della progettazione e ristrutturazione (mediamente tra 20.000 e 40.000 euro a seconda delle condizioni dell’immobile e del livello degli interventi richiesti)
  • Eventuale cauzione o fideiussione (di solito da 1.000 a 5.000 euro)
  • Oneri accessori (allacci utenze, imposte locali, polizze assicurative)

Le principali novità per il 2025 riguardano la conferma degli incentivi per la ristrutturazione degli immobili nelle aree montane: il Bonus Ristrutturazione consente la detrazione fiscale del 50% per le abitazioni principali e del 36% per altre tipologie, fino a un tetto massimo di 96.000 euro. L’Ecobonus permette di detrarre dal 36% al 50% delle spese per interventi di miglioramento energetico (come la sostituzione di infissi e l’isolamento termico). Il Bonus Mobili del 2025 prevede inoltre la possibilità di detrarre il 50% delle spese per l’arredo fino a 5.000 euro, a patto che gli acquisti siano correlati a lavori di ristrutturazione in corso.

Da quest’anno, non è più possibile detrarre le spese per l’installazione di caldaie alimentate da fonti fossili. Vengono invece valorizzate le soluzioni ecocompatibili come le pompe di calore e i pannelli solari, in linea con l’orientamento europeo verso la sostenibilità.

Come comprare e ristrutturare una casa a 1 euro in montagna

Il processo d’acquisto inizia con la presentazione di manifestazione d’interesse presso il Comune, la valutazione delle domande secondo i criteri stabiliti e la sottoscrizione del contratto d’acquisto. È importante effettuare sopralluoghi e accertare lo stato reale dell’immobile, in quanto molte costruzioni necessitano di lavori strutturali rilevanti (tetti, fondazioni, impianti, isolamento termico).

L’avvio della ristrutturazione è vincolato all’approvazione del progetto esecutivo e al rispetto delle normative regionali e nazionali, comprese le procedure dei beni vincolati (D.lgs. 42/2004 – Codice dei Beni Culturali per immobili con valore storico). Nei casi in cui l’immobile sorga in aree protette o all’interno di parchi, può essere necessario acquisire permessi aggiuntivi da enti preposti.

È richiesto di affidarsi a professionisti locali per progettazione e direzione lavori, al fine di garantire il rispetto della normativa e la qualità architettonica. Gli incentivi fiscali sopra descritti possono essere utilizzati per ridurre il costo complessivo di interventi strutturali, impiantistici ed energetici.

Vantaggi, criticità e raccomandazioni per l'acquisto

Vantaggi:

  • Accesso a immobili dal grande valore paesaggistico e culturale a costi ridotti
  • Possibilità di beneficiare di incentivi fiscali e bonus per le ristrutturazioni
  • Occasione di vivere o investire in contesti naturali, ideali per un progetto di vita "slow"
  • Sostegno diretto al rilancio demografico ed economico delle aree interne

Criticità e rischi:

  • Elevati oneri di ristrutturazione soprattutto per immobili in stato avanzato di degrado
  • Natura vincolata delle tempistiche e obbligo di completamento lavori entro l’arco stabilito
  • Spese accessorie (notarili, catastali, assicurative) talvolta sottostimate rispetto agli acquisti tradizionali
  • Eventuali difficoltà logistiche e burocratiche nel coordinare professionisti e fornitori locali

Si consiglia di esaminare attentamente il bando comunale e richiedere una perizia tecnica dettagliata prima di procedere.

Ristrutturazione degli immobili montani: materiali, sostenibilità e incentivi 2025

La ristrutturazione di una casa in montagna richiede particolare attenzione ai materiali e all’efficienza energetica, per valorizzare l’abitazione e garantirne comfort tutto l’anno. Le migliori soluzioni prevedono:

  • Uso di materiali locali come pietra e legno massello per mantenere integrazione paesaggistica e resistenza alle escursioni termiche
  • Isolamento termico efficace, installazione di infissi ad alta efficienza energetica
  • Impiantistica moderna e sostenibile: pompe di calore, pannelli solari, recupero acque piovane
  • Conformità agli incentivi fiscali (Bonus ristrutturazione, Ecobonus, Bonus mobili)

Nel 2025 la Legge di Bilancio valorizza la transizione energetica delle abitazioni montane e incentiva il ricorso a soluzioni a basso impatto ambientale.

Leggi anche