Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Doveri di una badante in caso di ricovero dell'assistito in ospedale secondo contratto CCNL domestico 2025

Svolgimento di attivitŕ di assistenza e pulizia: cosa deve fare la badante in caso di ricovero dell’assistito e condizioni di lavoro

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Doveri di una badante in caso di ricover

Il rapporto di lavoro di una badante è regolamentato dal CCNL domestico, che stabilisce con precisione diritti e doveri dell'assistente familiare durante l'intero periodo lavorativo, comprese le situazioni particolari come il ricovero ospedaliero della persona assistita. Questa circostanza solleva spesso numerosi interrogativi sia per i familiari del paziente che per la collaboratrice stessa.

Quando un anziano o una persona non autosufficiente necessita di un ricovero ospedaliero, è importante conoscere quali sono gli obblighi contrattuali dell'assistente familiare e come gestire correttamente il rapporto di lavoro in questa fase delicata.

Obblighi dell'assistente familiare durante il ricovero dell'assistito

Secondo quanto stabilito dal CCNL domestico, il rapporto di lavoro dell'assistente familiare non si interrompe automaticamente durante i periodi di sospensione del lavoro dovuti a esigenze del datore di lavoro, come nel caso di un ricovero ospedaliero. In queste circostanze, la badante mantiene il diritto a percepire l'intera retribuzione globale di fatto.

Gli obblighi specifici dell'assistente durante il ricovero variano significativamente in base alla durata della degenza e agli accordi presi con la famiglia. È opportuno distinguere tra diverse tipologie di ricovero per comprendere al meglio quali siano i doveri della collaboratrice.

Ricovero di breve durata

Nel caso di un ricovero ospedaliero di breve durata, la normativa prevista dal CCNL domestico stabilisce che l'assistente familiare:

  • Non ha alcun obbligo legale di prestare assistenza in ospedale
  • Mantiene il diritto alla retribuzione completa
  • Conserva il diritto a vitto e alloggio o alla relativa indennità sostitutiva

Durante questo periodo, la famiglia può comunque richiedere all'assistente di svolgere altre mansioni presso l'abitazione, come la pulizia degli ambienti o la preparazione dell'alloggio per il ritorno dell'assistito.

Ricovero di lunga durata

Quando si prospetta un ricovero prolungato dell'assistito, le opzioni previste dal contratto sono principalmente due:

  1. Cessazione del rapporto di lavoro: rispettando i termini di preavviso stabiliti dal CCNL
  2. Prosecuzione dell'assistenza: la badante continua a prestare servizio presso la struttura di ricovero

Nel secondo caso, l'assistente ha il dovere di continuare la sua attività di supporto direttamente nella struttura sanitaria. Ho personalmente seguito diverse situazioni di questo tipo, e posso confermare che la presenza costante di un'assistente familiare già conosciuta dal paziente rappresenta spesso un elemento di grande conforto e sicurezza per la persona ricoverata.

È importante sottolineare che il datore di lavoro ha l'obbligo di comunicare all'INPS qualsiasi variazione nell'impiego dell'assistente, come il cambio del luogo di lavoro e dell'orario. Tale comunicazione deve essere effettuata entro 5 giorni dalla modifica delle condizioni lavorative.

Mansioni dell'assistente familiare durante l'ospedalizzazione

Quando l'assistente familiare prosegue il suo servizio presso la struttura ospedaliera, le sue mansioni si adattano al nuovo contesto, pur mantenendo come obiettivo primario il benessere della persona assistita. Tra i compiti più comuni troviamo:

  • Supporto nell'igiene personale, in coordinamento con il personale sanitario
  • Assistenza durante i pasti
  • Compagnia e sostegno psicologico
  • Comunicazione con il personale medico e paramedico
  • Monitoraggio delle condizioni generali dell'assistito

L'assistente familiare non può e non deve sostituirsi al personale sanitario, ma opera in modo complementare, offrendo quella continuità assistenziale che rappresenta un valore aggiunto, specialmente per persone anziane o con problemi cognitivi.

Condizioni lavorative durante l'assistenza ospedaliera

Un aspetto rilevante riguarda le condizioni lavorative dell'assistente familiare durante il periodo di assistenza ospedaliera. Il CCNL domestico 2025 stabilisce con chiarezza che rimangono invariati tutti i diritti della lavoratrice, tra cui:

  • Diritto al giorno di riposo settimanale
  • Mantenimento del monte ore ferie e permessi
  • Tutele in caso di malattia
  • Orari di lavoro conformi al contratto

È fondamentale che il datore di lavoro garantisca queste condizioni anche durante la fase di ricovero dell'assistito, predisponendo eventualmente turni di assistenza che rispettino i necessari periodi di riposo dell'assistente.

Per quanto riguarda la retribuzione, il contratto prevede anche indennità specifiche: fino a 100 euro mensili per le assistenti inquadrate nei livelli 'C super' o 'D super' che si occupano di più di una persona non autosufficiente, e un'ulteriore indennità fino a 10 euro mensili per le lavoratrici in possesso della certificazione di qualità.

Aspetti contrattuali da considerare

Nel pianificare l'assistenza durante un ricovero ospedaliero, è consigliabile regolamentare in anticipo alcuni aspetti cruciali, possibilmente attraverso accordi scritti che integrino il contratto base:

  • Orari di assistenza in ospedale: potrebbero differire da quelli usuali a domicilio
  • Eventuali rimborsi spese per trasporti e pasti consumati fuori casa
  • Gestione dei turni in caso di assistenza continuativa
  • Protocolli di comunicazione con la famiglia e il personale sanitario

È utile ricordare che, secondo la normativa vigente, l'assistente familiare è tenuta a rispettare le regole della struttura ospedaliera e a coordinarsi con il personale sanitario senza interferire con le procedure mediche.

Comunicazione con la struttura sanitaria

Un elemento spesso sottovalutato riguarda la comunicazione formale con la struttura sanitaria. È consigliabile che la famiglia:

  • Informi il personale ospedaliero della presenza dell'assistente familiare
  • Chiarisca il ruolo e le mansioni della badante
  • Verifichi eventuali limitazioni imposte dalla struttura
  • Richieda un pass o un'autorizzazione formale se necessario

Alcune strutture sanitarie hanno regolamenti specifici riguardo la presenza di assistenti esterni, che possono includere limitazioni di orario o di accesso a determinati reparti. Molti ospedali hanno implementato procedure standardizzate per l'accreditamento degli assistenti familiari, facilitando il loro inserimento nell'ambiente ospedaliero.

 

Leggi anche