Imu 2022 come non pagare sulla seconda casa o pagare meno tassa sugli immobili

Quali sono i casi e le condizioni in cui anche le seconde case sono esenti dal pagamento dell’Imus: sconti ed esenzioni previste

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Imu 2022 come non pagare sulla seconda c

E' possiile non pagare l'Imu sulla seconda casa?

Sì. Esistono casi e condizioni in cui il pagamento dell'Imu sulle seconde case può essere evitato e insieme alle totali esezioni dal pagamento dell'imposta sono anche previste diverse esenzioni e sconti sul versamento della stessa imposta.

Entro lunedì 17 giugno i cittadini italiani sono chiamati al primo versamento 2022 dell’acconto Imu 2022: come ben sappiamo l’Imu, imposta sugli immobili di proprietà, si versa su tutti gli immobili posseduti ad eccezione della prima casa, a meno che questa non risulti tra le abitazioni di pregio e di lusso. L’Imu si paga dunque dalla seconda casa in poi ma vi sono casi in cui l’imposta non si versa sulla seconda casa. Vediamo insieme quali sono i casi in cui non si paga l’Imu sulla seconda casa o si può pagare meno la tassa sugli immobili.

Imu 2022: quando non si paga su seconda casa

Esistono diverse possibilità per non pagare l’Imu sulla seconda casa. I casi sono:

  1. due coniugi che risiedono in Comuni differenti, magari per motivi di lavoro, ognuno in un’abitazione di proprietà ed è possibile in tal caso non pagare l’Imu su nessuno dei due immobili;
  2. anziani o disabili proprietari di immobili ma che risiedono in istituti di ricovero sanitari a seguito di ricovero permanente e in tal caso l’esenzione vale solo se l’immobile non risulti affittato;
  3. immobile intestato al figlio e in cui quest’ultimo stabilisca la sua dimora abituale, pechè non basta intestare un immobile ad un figlio per evitare di pagare l’Imu sulla seconda casa, è necessario che il figlio ci viva abitualmente usando pertanto l’immobile come abitazione principale;
  4. immobile in eredità al coniuge superstite;
  5. immobili crollanti, chiamati collabenti e iscritti in catasto alla categoria F2.

Imu 2022: in casi in cui è possibile pagare meno

A prescindere dai casi che danno diritto ad una totale esenzione dal pagamento dell’Imu 2022, vi sono anche casi in cui è possibile pagare meno l’imposta sugli immobili perché sono previste esenzioni e sconti. E’, per esempio, il caso degli immobili dati in comodato al figlio o al genitore, per cui è previsto uno sconto del 50% sulla base imponibile di Imu ma lo sconto vale solo e soltanto se la casa viene data in comodato a genitori e figli, parenti quindi entro il primo grado, se il contratto viene regolarmente registrato e se il comodante risieda anagraficamente e stabilmente nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato.

Lo sconto del 50% sulla seconda casa vela anche nel caso in cui la seconda casa venga dichiarata dallo stesso Comune di residenza, su obbligatoria perizia di parte, inagibile o inabitabile. Per essere dichiarata tale l’abitazione, bisogna presentare una dichiarazione che riporti gli estremi catastali degli immobili interessati e la tipologia di esenzione richiesta.

Nei casi di separazioni consensuali, talvolta finte, il marito cede alla moglie che a sua volta rinuncia al mantenimento la seconda casa in cui la moglie stabilisce la sua residenza e adibendola a sua abitazione principale.

Quando si paga l’Imu 2022 e chi paga

L’Imu, in generale, deve essere versata da tutti i proprietari di case, ad eccezione, come detto delle prime case, e relative pertinenze, cioè cantine, box, garage, tettoie, a meno che non siano di lusso o pregio. Pagano l’imposta sugli immobili:

  1. proprietari di seconda casa e oltre e relative pertinenze, come box, garage, cantine;
  2. proprietari di immobili ad uso commerciale come negozi, capannoni, uffici e altre strutture;
  3. proprietari di terreni, ad eccezione di quelli agricoli che si trovano nei Comuni classificati come montani o di collina;
  4. immobili religiosi non utilizzati principalmente per il culto e gli immobili intestati ad associazioni ed enti no-profit, prima esentati dalla tassa;
  5. proprietari di immobili in affitto o sfitti.