L’Isee 2024 per conviventi non sposati, sia con sia senza figli, funziona esattamente come l’Isee tra due persone spostate, perché ai fini del calcolo Isee fa fede la composizione del nucleo familiare risultate all’anagrafe del Comune di Residenza e una coppia di conviventi anche se non sposata costituisce un nucleo familiare se ha la stessa residenza e in presenza o meno di figli.
L'Isee, Indicatore della Situazione economica equivalente, che calcola la ricchezza delle famiglie italiane serve per permettere a chi rientra in determinate soglie Isee di beneficiare di detrazioni e agevolazioni fiscali. Ma come funziona l'Isee 2024 di conviventi non sposati?
L’Isee 2024 di conviventi non sposati, con o senza figli, funziona esattamente come l’Isee 2024 di una coppia composta da due persone spostate. A fare fede, infatti, per il calcolo dell’Isee 2024 è la costituzione del nucleo familiare. E stando a quanto stabilito per legge, il nucleo familiare è quello costituito da:
La convivenza, con o senza figli, è infatti documentata dallo stato di famiglia del Comune di residenza che è poi quello che serve per il calcolo dell’Isee familiare. Concorrono al suo calcolo, infatti, tutti coloro che costituiscono il nucleo familiare e titolari di reddito, vale a dire i due componenti della coppia convivente nel caso in cui, chiaramente, entrambe siano produttori di reddito.
Ai fini del calcolo Isee, il nucleo familiare del dichiarante è generalmente costituito dai soggetti che compongono la famiglia anagrafica alla data di presentazione della DSU, Dichiarazione Sostitutiva Unica necessaria per fare il modello Isee.
Stando, dunque, alle regole ufficiali per l’Isee 2024, i conviventi non sposati che hanno la stessa residenza e fanno parte dello stesso nucleo familiare, sia in presenza di figli sia non in presenza di figli, valgono le stesse norme previste per l’Isee 2024 per coppie sposate con possibilità di richiedere le stesse detrazioni e agevolazioni fiscali e bonus previsti, da bonus bebè a detrazioni per il pagamento delle spese scolastiche dei propri figli o delle attività sportive delle stesse, ad agevolazioni per il pagamento di tasse universitarie e bonus luce e gas, giusto per citarne qualcuno.
I genitori conviventi e non sposati fanno, dunque, parte dello stesso nucleo familiare e ai fini ISEE, in presenza di figli, entrambe i genitori sono inseriti nella DSU dell’altro come ‘altro componente nucleo familiare’, ed è questa condizione che genera l’assimilazione dei conviventi alla coppia sposata.
I genitori, invece, non spostati e non conviventi fanno parte di distinti nuclei familiari perché viene meno il la condizione della convivenza che origina la famiglia anagrafica come requisito sufficiente all’assimilazione alla coppia sposata.