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Lavori in giardino, bonus 2025 disponibili e regole da rispettare per i diversi interventi

I bonus 2025 e le agevolazioni fiscali disponibili per i lavori in giardino e le regole da rispettare nei differenti casi

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
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La cura degli spazi verdi rappresenta, per numerose famiglie italiane, una scelta che va ben oltre l’estetica: trasformare il proprio giardino in un’area vivibile significa valorizzare l’immobile e, contemporaneamente, contribuire al benessere ambientale cittadino. Nel 2025, il panorama delle agevolazioni fiscali per chi intende avviare lavori di riqualificazione del giardino introduce sia conferme che importanti novità, accompagnate da regole da rispettare per accedere ai benefici fiscali e amministrativi.

Bonus verde 2025: caratteristiche e novità

Il bonus verde è la principale forma di agevolazione riconosciuta nel 2025 a chi esegue opere di sistemazione e recupero degli spazi verdi privati. La normativa prevede una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute, da suddividere in dieci quote annuali di pari importo, su un tetto massimo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo. In pratica, la detrazione massima ammissibile è pari a 1.800 euro per ciascun immobile.

L’incentivo è valido per una vasta tipologia di interventi, tra cui:

  • sistemazione a verde di aree scoperte private (giardini, cortili, terrazzi, pertinenze, recinzioni) di edifici esistenti;
  • realizzazione di coperture a verde e giardini pensili;
  • installazione o adeguamento di impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi;
  • riqualificazione di tappeti erbosi (esclusi ambiti sportivi a fini di lucro);
  • grandi potature e messe in sicurezza degli alberi;
  • progettazione e manutenzione straordinaria connessa agli interventi sopra elencati.

Il bonus verde si applica anche alle parti comuni degli edifici condominiali, fino allo stesso tetto massimo di 5.000 euro per unità abitativa, concedendo a ciascun condomino la detrazione in proporzione alle somme versate. Sono inclusi anche interventi di recupero di giardini di interesse storico e artistico di immobili vincolati.

Fra le novità di rilievo per il 2025 occorre segnalare l’applicazione dei contratti collettivi del settore edile per le opere di importo superiore a 70.000 euro, come previsto dall’articolo 1, comma 43-bis della legge di bilancio, che impone l’indicazione del contratto applicato nell’atto di affidamento e nelle fatture dei lavori.

Chi può richiedere il bonus lavori giardino

Hanno diritto alla detrazione fiscale per le spese di sistemazione e riqualificazione degli spazi verdi:

  • proprietari e nudi proprietari di unità abitative;
  • usufruttuari, titolari di diritto di uso, abitazione o superficie;
  • locatari (inquilini in affitto) e comodatari sulla base di titolo idoneo;
  • case popolari ed enti pubblici o privati soggetti a IRES;
  • familiari conviventi che sostengano la spesa e risultino intestatari di fatture e bonifici.

Per accedere al bonus verde condominiale, il singolo condomino dovrà comprovare l’avvenuto pagamento entro i termini previsti per la dichiarazione dei redditi; la detrazione spetta esclusivamente nella misura della quota effettivamente corrisposta e imputabile all’unità immobiliare posseduta o detenuta.

Interventi ammessi e spese agevolabili nel dettaglio

Gli interventi ammessi riguardano la radicale trasformazione, innovazione o ripristino degli spazi verdi esistenti. Rientrano dunque:

  • opere di sistemazione integrale o rinnovo delle aree verdi esistenti;
  • installazione di impianti automatici di irrigazione e sistemi di recupero idrico;
  • realizzazione di fioriere e pergolati, purché si tratti di installazioni permanenti e integrate a un’innovazione della sistemazione a verde dell'immobile;
  • fornitura e messa a dimora di piante, arbusti e alberature connesse al progetto;
  • spese di progettazione e manutenzione straordinaria legate all’esecuzione dei lavori;
  • interventi di recupero dei giardini vincolati dal Codice dei beni culturali.

Sono invece escluse dal beneficio:

  • attività di manutenzione ordinaria periodica non associata a un intervento straordinario o innovativo;
  • acquisto di attrezzature per il giardinaggio (come rasaerba, forbici, pale ecc.);
  • lavori realizzati in “economia” dal contribuente stesso senza ditta specializzata;
  • opere su aree destinate esclusivamente ad attività commerciale o ufficio, salvo usi promiscui limitatamente al 50% della detrazione.

Nel caso di utilizzo promiscuo (abitazione e ufficio), la detrazione viene ridotta a metà, secondo quanto previsto dall’art. 16-bis del TUIR (D.P.R. 917/1986).

Documentazione necessaria e modalità di pagamento

Per fruire delle agevolazioni fiscali dedicate agli interventi di sistemazione e rigenerazione degli spazi verdi è richiesto il rispetto di precise modalità di pagamento e una rigorosa conservazione documentale:

  • i pagamenti devono essere tracciabili (bonifico bancario/postale; assegno non trasferibile; carta di credito/debito; strumenti tracciati digitali);
  • da ciascuna fattura o ricevuta fiscale deve emergere chiaramente la natura degli interventi e la connessione alle attività agevolate;
  • va sempre riportato il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o partita IVA dell’impresa esecutrice;
  • la detrazione viene esercitata con apposita annotazione nel Quadro E del modello 730 con il codice identificativo previsto dall’Agenzia delle Entrate (cod. 12);
  • per lavori condominiali occorre la dichiarazione dell’amministratore che certifichi le somme corrisposte dal singolo condomino, oppure un’autocertificazione in assenza di amministratore.

Si raccomanda inoltre la conservazione di ogni documento relativo alle spese sostenute, ai progetti e ai bonifici, per consentire eventuali controlli futuri da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Bonus ristrutturazioni e altri incentivi applicabili agli spazi verdi

Oltre al bonus verde, in alcuni casi è possibile accedere a ulteriori incentivi come il bonus ristrutturazioni, che riconosce una detrazione del 50% su spese fino a 96.000 euro per unità immobiliare relativa a lavori edilizi di natura straordinaria.

Possono essere agevolate anche realizzazioni di tetti verdi e pareti verdi come opere di miglioramento energetico o recupero nelle ristrutturazioni, con particolari vantaggi in alcuni comuni o regioni che promuovono, attraverso bandi locali, la rigenerazione urbana e l’efficienza energetica degli edifici tramite infrastrutture verdi.

Manutenzione ordinaria e straordinaria: cosa cambia per i bonus

È essenziale distinguere fra manutenzione ordinaria e straordinaria degli spazi verdi. I bonus fiscali sono riconosciuti solo per opere straordinarie, che rappresentano un cambiamento radicale, una nuova installazione o un rinnovo sostanziale delle infrastrutture verdi. Per esempio, sfalcio dei prati o potatura ordinaria di aiuole già esistenti non rientrano tra le spese ammissibili, a meno che non siano parte di un progetto di riqualificazione globale.

La manutenzione straordinaria può includere, oltre a quanto già descritto:

  • abbattimento e sostituzione di alberi malati;
  • consolidamento o rinvigorimento di aree erbose compromesse;
  • aggiornamento di sistemi di irrigazione;
  • realizzazione di opere idrauliche accessorie al giardino;
  • trattamenti fitosanitari straordinari inseriti in un piano di recupero.

Affidare queste attività a professionisti è garanzia di qualità, sicurezza e rispetto delle normative, come da disposizioni vigenti in materia di sicurezza sul lavoro e contratti collettivi.

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