Il contratto collettivo nazionale di lavoro del settore elettrico stabilisce regole specifiche per la gestione delle assenze per malattia, delineando con precisione i diritti e gli obblighi dei lavoratori. Nel CCNL Elettrico 2025 sono dettagliatamente descritte le procedure da seguire in caso di indisposizione, le tutele relative alla conservazione del posto di lavoro e le disposizioni riguardanti la retribuzione durante i periodi di assenza.
Il dipendente assunto con CCNL Elettrico che si trova impossibilitato a lavorare per motivi di salute ha l'obbligo primario di comunicare tempestivamente la propria condizione al datore di lavoro o all'azienda. Questa notifica immediata è fondamentale per giustificare l'assenza lavorativa, poiché la mancata comunicazione potrebbe configurarsi come assenza ingiustificata, con possibili conseguenze disciplinari che, nei casi più gravi, possono includere la sospensione o persino il licenziamento.
Dopo aver informato il datore di lavoro dell'insorgenza della patologia, il lavoratore deve assicurarsi che venga trasmesso il certificato medico attestante lo stato di malattia. Questo documento, compilato dal medico curante, viene inoltrato telematicamente al datore di lavoro e contiene:
Durante il periodo di convalescenza, il dipendente ha l'obbligo di reperibilità presso l'indirizzo indicato nel certificato medico. Se il lavoratore trascorre la malattia in un luogo diverso da quello dichiarato, è tenuto a comunicarlo immediatamente, specificando il nuovo indirizzo dove può essere contattato per eventuali visite di controllo.
Le fasce orarie di reperibilità stabilite dalla normativa sono:
È importante sottolineare che queste fasce di reperibilità si applicano a tutti i giorni della settimana, inclusi domeniche e festivi, senza eccezioni. Il mancato rispetto di queste fasce può comportare sanzioni economiche e disciplinari, salvo casi di forza maggiore o giustificati motivi che impediscano oggettivamente la presenza presso il domicilio dichiarato.
Nel CCNL Elettrico 2025 sono previste alcune specifiche esenzioni dall'obbligo di reperibilità per determinate categorie di lavoratori o tipologie di patologie. Sono esonerati i dipendenti affetti da:
Queste esenzioni tutelano i lavoratori con condizioni di salute particolarmente complesse, riconoscendo l'impossibilità pratica o il disagio significativo che il rispetto delle fasce di reperibilità comporterebbe in tali situazioni.
Il CCNL del settore elettrico 2025 garantisce al lavoratore ammalato il diritto alla conservazione del posto di lavoro per un periodo di 12 mesi consecutivi. Questa tutela rappresenta una garanzia fondamentale che protegge il dipendente da eventuali licenziamenti durante il periodo di infermità.
Per particolari condizioni patologiche di elevata gravità, il contratto prevede estensioni significative di questo periodo base. Non vengono infatti conteggiate nel calcolo dei 12 mesi le assenze dovute a:
Il diritto alla conservazione del posto viene meno quando il lavoratore raggiunge complessivamente 18 mesi di assenza nell'arco di 36 mesi consecutivi, considerando la somma di tutti gli episodi di malattia verificatisi in tale periodo. Questo limite si estende a 32 mesi nel caso delle patologie gravi sopra elencate, sempre nell'arco temporale di 36 mesi consecutivi.
Un aspetto particolarmente rilevante del CCNL Elettrico 2025 riguarda la regolamentazione delle malattie ricorrenti. Se un lavoratore, dopo essere rientrato in servizio a seguito di un periodo di malattia, si assenta nuovamente per lo stesso motivo entro 30 giorni dal rientro, la seconda assenza viene considerata come continuazione della precedente.
Ad esempio:
In questo scenario, le due assenze non vengono considerate eventi separati ma un unico periodo di malattia della durata complessiva di 28 giorni (14+14). Questa disposizione è particolarmente rilevante ai fini del calcolo dei limiti di conservazione del posto di lavoro.
Per i lavoratori che hanno esaurito il periodo di conservazione del posto previsto dal contratto ma necessitano di ulteriore tempo per ristabilirsi, il CCNL Elettrico 2025 prevede la possibilità di richiedere un periodo di aspettativa non retribuita della durata massima di 12 mesi.
La richiesta deve essere presentata formalmente al datore di lavoro o all'azienda, che valuterà la concessione di tale beneficio. Durante questo periodo aggiuntivo, il rapporto di lavoro rimane formalmente in essere, ma il dipendente non percepisce retribuzione e non matura anzianità di servizio o altri istituti contrattuali.
È importante sottolineare che l'aspettativa rappresenta una facoltà dell'azienda e non un diritto automatico del lavoratore, sebbene nella prassi tenda ad essere concessa, specialmente in presenza di documentate necessità mediche.
Il contratto collettivo del settore elettrico garantisce ai lavoratori un trattamento economico particolarmente favorevole durante i periodi di assenza per malattia. Durante tutto il periodo di conservazione del posto di lavoro, il dipendente ha diritto a percepire la retribuzione mensile secondo le seguenti modalità:
Questo trattamento economico rappresenta una tutela significativa rispetto ad altri settori lavorativi, dove spesso sono previste percentuali decrescenti di retribuzione all'aumentare della durata della malattia. Nel settore elettrico, invece, il CCNL 2025 mantiene il diritto alla retribuzione integrale per tutto il periodo di conservazione del posto.
È importante precisare che, come in tutti i rapporti di lavoro dipendente, parte della retribuzione durante la malattia viene erogata dall'INPS sotto forma di indennità di malattia. Il datore di lavoro integra questa indennità fino a raggiungere il 100% della retribuzione ordinaria, come previsto dal CCNL.
L'indennità INPS generalmente copre:
Il datore di lavoro, in ottemperanza al CCNL Elettrico 2025, integra questa indennità aggiungendo la differenza necessaria per garantire al lavoratore il 100% della retribuzione ordinaria per tutto il periodo previsto dal contratto.
Durante il periodo di assenza per malattia, il lavoratore può essere sottoposto a visite mediche di controllo disposte dall'INPS o dal datore di lavoro. Queste verifiche, effettuate da medici fiscali, hanno lo scopo di accertare l'effettivo stato di malattia del dipendente e prevenire eventuali abusi.
Il lavoratore che, senza giustificato motivo, risulti assente alla visita di controllo durante le fasce di reperibilità può incorrere in diverse sanzioni disciplinari ed economiche:
Oltre alle sanzioni economiche, l'assenza ingiustificata alla visita fiscale può comportare anche provvedimenti disciplinari da parte del datore di lavoro, che possono arrivare fino al licenziamento nei casi più gravi o reiterati.
Esistono situazioni in cui l'assenza alla visita fiscale è considerata giustificata e non comporta sanzioni. Tra queste:
In questi casi, il lavoratore deve produrre adeguata documentazione che attesti il motivo dell'assenza al controllo, preferibilmente comunicando preventivamente all'INPS e al datore di lavoro l'impossibilità di rispettare le fasce di reperibilità in determinate giornate o orari.
Nel contesto del CCNL Elettrico 2025, è importante comprendere come la malattia interagisca con altre tipologie di assenza dal lavoro. In particolare, occorre considerare la compatibilità o l'eventuale sovrapposizione con:
In linea generale, l'evento di malattia sospende il godimento delle ferie già programmate, consentendo al lavoratore di recuperarle in un secondo momento. Questo principio è stato più volte confermato dalla giurisprudenza, che riconosce la prevalenza dello stato di malattia rispetto al periodo feriale.
Diverso è il caso dell'infortunio sul lavoro, che segue una disciplina specifica e separata, gestita dall'INAIL anziché dall'INPS, con tutele e procedure proprie che non rientrano nella regolamentazione della malattia comune.
Se un lavoratore si ammala durante un periodo di ferie programmate, ha diritto a convertire i giorni di malattia certificata in assenza per malattia, preservando così il proprio diritto al recupero delle ferie. Per ottenere questa conversione, è necessario:
Questa possibilità rappresenta un'importante tutela del diritto al riposo del lavoratore, garantendo che le ferie possano effettivamente assolvere alla loro funzione di recupero psicofisico.
Il CCNL Elettrico 2025 prevede tutele rafforzate per i lavoratori affetti da patologie di particolare gravità. Oltre all'estensione dei periodi di conservazione del posto di lavoro e alla copertura retributiva al 100% per periodi più lunghi, il contratto contempla ulteriori forme di assistenza.
Per i dipendenti che necessitano di terapie salvavita come chemioterapia, emodialisi o trattamenti per HIV/AIDS, sono previste specifiche tutele:
Queste disposizioni riflettono la particolare attenzione del settore elettrico verso le situazioni di fragilità sanitaria, riconoscendo l'importanza di garantire ai lavoratori con gravi patologie non solo la sicurezza economica ma anche la possibilità di conciliare le esigenze terapeutiche con il mantenimento dell'attività lavorativa.
Per i lavoratori che rientrano dopo lunghi periodi di assenza per malattia, specialmente in caso di patologie invalidanti, il CCNL Elettrico 2025 prevede la possibilità di concordare con l'azienda percorsi graduali di reinserimento che possono includere:
Questi percorsi personalizzati sono finalizzati a facilitare il ritorno al lavoro, prevenendo ricadute e garantendo la piena valorizzazione delle capacità residue del lavoratore, in linea con i principi di responsabilità sociale che caratterizzano il settore elettrico.