Naspi e lavoro occasionale, quando si può avere Naspi lo stesso

La Naspi è compatibile con eventuali lavori occasionali, anche autonomi, a condizione di soddisfare determinati requisiti di reddito

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Naspi e lavoro occasionale, quando si pu

Se si trova un lavoro occasionale e si percepisce la Naspi che succede?

Se un lavoratore che percepisce la Naspi, richiesta dopo un licenziamento o dimissioni per giusta causa, trova un lavoro occasionale non perde il diritto a percepire l’indennità di disoccupazione a condizione di soddisfare determinati criteri.

Il presupposto per presentare la richiesta della Naspi per la disoccupazione è quella di essere in totale stato di disoccupazione ma una eventuale assunzione per un lavoro occasionale o in prova non compromette la possibilità di usufruire dell’indennità di disoccupazione Naspi. Se, dunque, dopo un licenziamento, il lavoratore presenta domanda per avere la Naspi nei tempi stabiliti non perde il diritto ad averla se nel frattempo trova un lavoro in prova o occasionale. E’ possibile, dunque, percepire la Naspi anche quando si trova un lavoro occasionale.

Naspi e lavoro occasionale: non si perde diritto a indennità di disoccupazione

La Naspi per la disoccupazione è assolutamente compatibile con un eventuale lavoro occasionale a condizione che chi ne usufruisce percepisca redditi di importo non superiori ai 5.000 euro per anno retribuiti con Libretto Famiglia o Contratto di prestazione occasionale.

In questi casi la Naspi è interamente cumulabile con i compensi derivanti dallo svolgimento di lavoro occasionale e non è necessaria la comunicazione all’Inps. Per il lavoro autonomo occasionale, invece, è compatibile con la Naspi fino a 4.800 euro annui e in tal caso deve essere comunicato all’Inps.

Requisiti e come fare domanda Naspi

I requisiti per richiedere la Naspi per la disoccupazione sono:

  1. dimostrare di essere in totale stato di disoccupazione;
  2. essere lavoratore dipendente a tempo indeterminato e determinato che abbia perso involontariamente il lavoro, ma anche apprendisti, soci di cooperative e personale artistico che abbia stipulato un rapporto di lavoro subordinato;
  3. aver maturato nei 4 anni precedenti alla disoccupazione involontaria almeno 13 settimane di contribuzione;
  4. aver svolto negli ultimi 12 mesi almeno 30 giornate di lavoro effettivo.

La durata della Naspi resta sempre al massimo di 24 mesi ma i due anni di tempo non valgono per i lavoratori precari disoccupati, per cui la durata massima di erogazione Naspi scende a sei mesi.

Per quanto riguarda la domanda per la Naspi, la richiesta deve essere presentata all’Inps o in via telematica, o rivolgendosi a Caf o patronati, o contattando telefonicamente il numero 803164 gratuito da rete fissa o 06164164 da cellulare entro 68 giorni dalla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro. Il lavoratore disoccupato viene iscritto all’Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro) e deve sottoscrivere il Patto di Servizio Personalizzato.

Una volta presentata la domanda per la Naspi 2019, il lavoratore entro due mesi dalla data di cessazione del lavoro, viene convocato dal centro per l’impiego per effettuare il primo colloquio conoscitivo per definire il suo profilo in base alle competenze professionali e valutare così le possibilità di ricollocazione nel mondo del lavoro.