L’accesso agli ammortizzatori sociali come NASpI e DIS-COLL per i lavoratori agricoli, in presenza di contratti brevi stipulati nel corso del 2025, è disciplinato da normative specifiche che assicurano la tutela del reddito pur in caso di nuove assunzioni temporanee. Queste misure risultano particolarmente rilevanti per chi opera nel comparto agricolo, caratterizzato da una forte stagionalità e dinamiche occupazionali flessibili, e consentono di mantenere il diritto ai sussidi senza interruzioni a precise condizioni. È fondamentale conoscere nel dettaglio le regole applicabili, le ultime novità amministrative e gli adempimenti necessari per non incorrere in decadenze o nella sospensione dell’indennità di disoccupazione.
Normativa attuale: quando Naspi e Dis Coll agricole non si bloccano nel 2025
I lavoratori agricoli che nel 2025 percepiscono NASpI o DIS-COLL e si trovano nella condizione di dover stipulare un nuovo contratto di lavoro breve (ossia di durata non superiore a 30 giorni, eventualmente rinnovabili per ulteriori 30 giorni) possono continuare a ricevere il sostegno al reddito, a patto di rientrare nei limiti fissati dalla normativa vigente. Questa deroga, introdotta già dal Decreto Rilancio (articolo 94 D.L. 34/2020) e costantemente prorogata, è stata confermata anche per il 2025 da INPS e governo, così da sostenere le esigenze dei lavoratori stagionali e la continuità occupazionale nel settore agricolo.
Questa misura, oltre a favorire la ricollocazione temporanea, garantisce un sostegno economico senza rischi di decadenza dal trattamento per effetto di brevi periodi di rioccupazione.
- Non è previsto blocco dell’indennità se i requisiti sono rispettati
- L’eventuale proroga della NASpI o DIS-COLL per i lavoratori agricoli vale due mesi aggiuntivi in presenza di nuovi contratti temporanei
- La misura viene aggiornata annualmente sulla base delle disposizioni di legge e delle circolari INPS
Requisiti per il mantenimento di Naspi e Dis Coll agricole in caso di contratto breve
Il diritto al mantenimento della
disoccupazione agricola con Naspi e Dis Coll durante nuovi rapporti di lavoro subordinato a termine è subordinato a precise condizioni:
- Durata massima complessiva dei contratti: 30 giorni, rinnovabili per ulteriori 30 giorni (fino a 60 giorni totali nell’anno civile).
- Limite reddituale: l’ammontare dei compensi percepiti dal nuovo contratto breve non deve superare i 2.000 euro lordi complessivi per tutto il 2025.
- Obblighi di comunicazione: il lavoratore è tenuto a trasmettere all’INPS, tramite il modello NASpI-COM, le giornate di effettivo lavoro svolte nell’ambito del contratto a termine.
Il monitoraggio del rispetto dei limiti di durata e di reddito avviene tramite controlli a campione da parte degli enti previdenziali; il superamento di uno qualsiasi di questi parametri comporta la sospensione o la decadenza del sussidio per la parte eccedente.
Compatibilità con altre prestazioni e regole INPS
Il cumulo tra NASpI/Dis Coll agricole e nuovi redditi da lavoro temporaneo in agricoltura è consentito solo se non sussiste incompatibilità con altre prestazioni previdenziali. La NASpI infatti:
- Non è compatibile con pensioni di vecchiaia, anticipo pensionistico, assegno ordinario di invalidità, pensione di inabilità
- È invece cumulabile con il Reddito di Cittadinanza e con alcune indennità temporanee come indennità Covid, nei limiti previsti
- Prevede il versamento dei contributi figurativi anche durante la fruizione della prestazione, utili per il calcolo di future prestazioni previdenziali
Secondo la
circolare INPS n. 76/2020 e i successivi messaggi operativi, il periodo coperto dal nuovo contratto breve non determina una riduzione o sospensione automatica dell’indennità se rientra nei limiti fissati in termini di durata e reddito.
Adempimenti del lavoratore e interazione con il Centro per l’Impiego
Per garantire il pieno accesso ai diritti, i percettori di NASpI e DIS-COLL devono adempiere agli obblighi richiesti dal Patto di Servizio Personalizzato stipulato presso il Centro per l’Impiego (CPI). Questo comporta:
- Partecipazione alle convocazioni dei servizi pubblici per l’impiego
- Impegno attivo nella ricerca di un’occupazione più stabile
- Adesione a eventuali iniziative di formazione e orientamento professionale
Va segnalato che, stando agli ultimi chiarimenti INPS (comunicato stampa del 22 luglio 2025), eventuali temporanei disservizi delle piattaforme digitali per la compilazione del Patto o della DID non producono effetti negativi ai fini dell’istruttoria o del pagamento dell’indennità, a patto che i requisiti normativi siano rispettati. La decadenza dal beneficio è prevista solo in caso di mancata partecipazione alle politiche attive proposte dal CPI.
Contributi previdenziali e beneficio futuro
Durante il periodo di fruizione di Indennità di disoccupazione con contratti brevi in agricoltura, la contribuzione versata, anche se limitata nel tempo, è considerata utile sia per il diritto che per la durata di successive prestazioni di disoccupazione. Gli accrediti contributivi sono rilevanti sia per la maturazione di nuove NASpI, sia nel computo per la pensione futura. Resta fermo l’obbligo, per tutte le riassunzioni temporanee, di trasmettere all’INPS le giornate effettivamente lavorate durante la fruizione dei sussidi.
FAQ – Domande frequenti su Naspi e Dis Coll agricole e i contratti brevi nel 2025
- Posso stipulare più contratti a termine durante la disoccupazione?
Sì, purché il totale non superi i 60 giorni annuali e il reddito cumulativo sia sotto i 2.000 euro nel 2025.
- Se supero il limite di durata o di reddito cosa succede?
La parte eccedente comporta sospensione o decadenza del sussidio per l’ambito temporale e l’importo eccedente.
- La contribuzione dei contratti brevi conta per il futuro?
Sì, i contributi versati sono utili per il diritto ad altri trattamenti di disoccupazione e per la maturazione della pensione.
- Ho diritto all’indennità anche con altre prestazioni in corso?
NASpI e Dis Coll sono compatibili con alcune prestazioni (ad esempio Reddito di Cittadinanza), ma non con pensioni di vecchiaia, anticipata o invalidità ordinaria.
- Cosa succede se non comunico il reddito presunto?
Dal 2025, il mancato invio della comunicazione può determinare la sospensione della NASpI.
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