I lavoratori del settore agricolo hanno la possibilità di andare in pensione anticipata scegliendo tra diverse forme pensionistiche ancora in vigore. Stando, infatti, a quanto previsto dalle leggi attuali, i lavoratori agricoli possono uscire prima con ape sociale, a 63 anni e 5 mesi di età e almeno 36 anni di contributi, o con quota 103, a 62 anni di età e con almeno 41 anni di contributi maturati, o se maturano i requisiti richiesti per l’uscita per lavoratori precoci.
Quali sono i sistemi per andare in pensione anticipata nel 2024 per lavoratori agricoli? I lavoratori con contratto agricolo, generalmente a tempo determinato, sono operai assunti con rapporto individuale di lavoro di breve durata, stagionali o a carattere saltuario o assunti per sostituzione di operai assenti, che però hanno diritto alla conservazione del posto, per esempio nei casi di malattia.
Il contratto agricolo si applica anche per regolare rapporti di lavoro di operai assunti per l’esecuzione di più lavori stagionali o per più fasi lavorative nell’anno e a cui l’azienda deve garantire un numero di giornate di occupazione superiore a 100 annue, e operai assunti con contratto a termine di durata superiore a 180 giornate di effettivo lavoro, da svolgersi in un unico rapporto continuativo. Vediamo se esistono modi per uscire prima per lavoratori agricoli.
Il primo modo disponibile per permettere ai lavoratori agricoli di andare in pensione anticipata nel 2024 è l'ape sociale, forma di pensione anticipata ancora prorogata per tutto il 2024 che permette a specifiche categorie di lavoratori di anticipare il momento dell’uscita dal lavoro.
Tra le categorie di persone considerate svantaggiate che possono uscire con l’Ape sociale ci sono i lavoratori usuranti che hanno la possibilità di andare in pensione a 63 anni e 5 mesi di età (senza aspettare i 67 anni di età richiesti per la pensione di vecchiaia) e avendo maturato almeno 36 anni di contributi. Tra i lavoratori che rientrano nella lista dei gravosi ci sono, tra gli altri, lavoratori e operai dell’agricoltura.
I lavoratori agricoli possono andare, dunque, in pensione prima con l’Ape sociale a 63 anni e 5 mesi di età a condizione, però, di aver svolto almeno per 7 anni in via continuativa negli ultimi 10 anni il lavoro gravoso. Precisiamo che i lavoratori agricoli che maturano i requisiti per andare in pensione anticipata con l’Ape sociale possono usufruire di questo sistema di uscita prima anche nel caso di cambiamenti legislativi a condizione che i requisiti siano stati raggiunti entro il termine della misura, per effetto della cosiddetta cristallizzazione del diritto alla pensione.
Altra forma pensionistica ancora in vigore fino alla fine del 2024 che permette ai lavoratori agricoli di andare in pensione anticipata è la quota 103. Si tratta del sistema che permette di andare in pensione a 62 anni di età e con 41 anni di contributi.
Per poter fare domanda di pensione con quota 103 è necessario che i requisiti anagrafici e contributivi siano maturati contemporaneamente, cioè non si può chiedere la quota 103 con 63 anni di età e 37 di contributi, servono sempre e comunque 41 anni di contributi.
La domanda può essere presentata una volta maturati i requisiti e la prestazione decorre solo dopo la maturazione anche delle cosidette finestre pensionistiche previste.
I lavoratori agricoli possono uscire prima rispetto ai requisiti richiesti dall’attuale legge pensionistica anche se si tratta di lavoratori precoci, vale a dire lavoratori che abbiano maturato almeno un anno, anche non continuativo, di contributi prima del compimento del diciannovesimo anno di età.
Chi ha, infatti, maturato 12 mesi di contributi prima del 19esimo anno di età può andare in pensione anticipata con 41 anni di contributi e a prescindere dal requisito anagrafico.