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Come funziona quota 103 nel 2025. Le spiegazioni e chiarimenti INPS

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
quota 103 inps

Quali sono i requisiti, le regole e le procedure per andare in pensione nel 2025 con la quota 103: tutto quello che c'č da sapere

La Quota 103 è stata ufficialmente prorogata e confermata per tutto il 2025, rappresentando un'importante opzione di pensionamento anticipato per i lavoratori italiani. Questa misura permette di lasciare il mondo del lavoro prima di raggiungere i requisiti ordinari previsti per la pensione di vecchiaia (67 anni di età e almeno 20 anni di contributi).

Sebbene i requisiti di base rimangano invariati rispetto all'anno precedente, le condizioni di accesso e le regole per il calcolo dell'assegno pensionistico presentano alcune particolarità che è fondamentale conoscere per valutare correttamente questa opportunità di pensionamento.

Chi può accedere alla Quota 103 nel 2025

Possono richiedere la Quota 103 per l'uscita anticipata dal lavoro nel 2025 tutti i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, i lavoratori autonomi e gli iscritti alla Gestione separata dell'INPS.

Rimangono invece esclusi dalla possibilità di usufruire di questa misura:

  • Gli iscritti alle Casse dei liberi professionisti
  • I militari e il personale delle Forze armate
  • I Vigili del fuoco
  • Gli iscritti al Fondo Clero
La misura è aperta a una platea piuttosto ampia di lavoratori, permettendo di pianificare un'uscita anticipata dal mondo del lavoro a chi possiede i requisiti necessari.

I requisiti per accedere alla Quota 103

Per poter andare in pensione con la Quota 103 nel 2025, è necessario soddisfare contemporaneamente due requisiti principali:

  • Età anagrafica: aver compiuto almeno 62 anni
  • Contribuzione: possedere almeno 41 anni di contributi versati
L'INPS ha chiarito che, ai fini del calcolo dei 41 anni di contribuzione richiesti, sono validi tutti i tipi di contributi accreditati per la pensione, tra cui:
  • Contributi obbligatori
  • Contributi volontari
  • Contributi da riscatto (come il riscatto della laurea)
  • Contributi derivanti dal cumulo di due o più gestioni previdenziali dell'INPS
  • Contributi figurativi
È importante sottolineare che è necessario possedere almeno 35 anni di contribuzione effettiva, escludendo dal conteggio i periodi di disoccupazione e malattia. Questo requisito rappresenta una soglia minima imprescindibile per accedere al beneficio.

Il calcolo della pensione con Quota 103, limitazioni e penalizzazioni

Chi decide di uscire dal lavoro sfruttando la Quota 103 nel 2025 deve essere consapevole delle potenziali penalizzazioni sull'importo pensionistico. La normativa prevede infatti che:

  • L'assegno pensionistico sarà calcolato esclusivamente con il sistema contributivo, anche per i periodi di lavoro antecedenti al 1996 (che normalmente sarebbero calcolati con il sistema retributivo o misto)
  • È stabilito un valore massimo lordo mensile pari a quattro volte il trattamento minimo INPS, che per il 2025 corrisponde a 2.413,60 euro (considerando il trattamento minimo di 603,40 euro)
  • Questa limitazione sull'importo si applica fino al raggiungimento dell'età prevista per la pensione di vecchiaia (67 anni)
Una volta compiuti i 67 anni, l'assegno pensionistico verrà ricalcolato secondo le norme vigenti e sarà erogato l'importo intero spettante. È importante sottolineare che le eventuali penalizzazioni non sono permanenti, ma si applicano solo fino al raggiungimento dell'età per la pensione di vecchiaia.

Le finestre di accesso alla pensione con Quota 103 nel 2025

Un elemento fondamentale da considerare quando si pianifica l'uscita con Quota 103 sono le cosiddette finestre mobili, ovvero i periodi di attesa tra la maturazione dei requisiti e l'effettiva erogazione del primo assegno pensionistico.

Per il 2025, le finestre di attesa sono state modificate rispetto agli anni precedenti e prevedono tempistiche diverse in base alla categoria di lavoratori:

  • Lavoratori dipendenti del settore privato: 7 mesi di attesa (in aumento rispetto ai precedenti 3 mesi)
  • Lavoratori dipendenti pubblici: 9 mesi di attesa (in aumento rispetto ai precedenti 6 mesi)
Questo significa che un lavoratore privato che matura i requisiti a gennaio 2025 potrà ricevere il primo assegno pensionistico solo ad agosto 2025, mentre un dipendente pubblico dovrà attendere fino a ottobre 2025.

L'allungamento delle finestre rappresenta un elemento di cui tenere conto nella pianificazione dell'uscita dal lavoro, poiché determina un periodo in cui, pur avendo maturato i requisiti, non si percepisce ancora la pensione.

Incompatibilità tra pensione Quota 103 e redditi da lavoro

Una caratteristica importante della Quota 103 riguarda l'incompatibilità con i redditi da lavoro. L'INPS ha specificato che questa pensione anticipata non è cumulabile con redditi derivanti da attività lavorativa, sia svolta in Italia che all'estero.

L'unica eccezione prevista riguarda i redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale, che sono compatibili con la pensione Quota 103 entro il limite di 5.000 euro lordi annui.

Se il pensionato percepisce redditi da lavoro diversi da quelli autonomi occasionali, o se i redditi da lavoro autonomo occasionale superano la soglia dei 5.000 euro annui, è prevista la sospensione dell'erogazione della pensione per l'intero anno in cui si producono tali redditi, con possibile recupero delle rate di pensione già erogate.

Questa limitazione resta in vigore fino al raggiungimento dell'età prevista per la pensione di vecchiaia (67 anni), momento in cui decade ogni vincolo di incompatibilità tra pensione e redditi da lavoro.

Come presentare domanda per la Quota 103 nel 2025

Per accedere alla Quota 103 nel 2025 è necessario presentare apposita domanda all'INPS. Esistono diverse modalità per l'inoltro della richiesta:

  • Online: attraverso il portale web dell'INPS, accedendo con le proprie credenziali (SPID, CIE o CNS)
  • Telefonicamente: contattando il Contact Center dell'INPS al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06164164 (da rete mobile a pagamento)
  • Tramite intermediari: rivolgendosi a CAF o Patronati, che offrono assistenza gratuita per la presentazione della domanda
Al momento della presentazione della domanda di pensione con Quota 103, è necessario compilare anche il modello AP140, con il quale il richiedente dichiara l'eventuale produzione o meno di redditi da lavoro, essenziale per determinare la compatibilità con l'assegno pensionistico.

Il diritto alla Quota 103 e la cristallizzazione del beneficio

Un aspetto particolarmente vantaggioso della Quota 103 riguarda la cristallizzazione del diritto alla pensione. L'INPS ha chiarito che il diritto maturato nel corso dell'anno 2025 permette di andare in pensione in qualsiasi momento successivo all'apertura della finestra mobile.

In pratica, una volta maturato il diritto di andare in pensione con Quota 103 nel 2025, questo si mantiene per sempre, anche una volta esaurita la misura sperimentale. Questo principio di cristallizzazione garantisce che, anche se in futuro dovessero cambiare le norme o la misura non venisse rinnovata, chi ha maturato i requisiti nel 2025 potrà comunque accedervi in qualsiasi momento successivo.

Questa caratteristica offre una maggiore flessibilità nella pianificazione del pensionamento, permettendo al lavoratore di scegliere il momento più opportuno per lasciare l'attività lavorativa senza il timore di perdere il diritto acquisito.

 

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